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Concorso Great Place to Work: l'EURAC tra i migliori ambienti di lavoro in Italia

Il centro di ricerca altoatesino si classifica al 18°posto – 98 le aziende partecipanti

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La società di ricerca e consulenza internazionale Great Place to Work ha stilato la classifica dei 35 migliori ambienti di lavoro in Italia: l’EURAC si aggiudica il 18° posto nella categoria delle imprese fino a 500 dipendenti.
Ai vertici della classifica delle grandi aziende si classifica come lo scorso anno la Microsoft Italia.
La cerimonia di premiazione si è svolta il 17 febbraio alla Triennale di Milano, alla presenza dei rappresentati delle aziende partecipanti.
Per decretare i vincitori del concorso, Great Place to Work ha analizzato quasi 100 aziende, ascoltando la voce di circa 35.000 collaboratori.
La valutazione ha considerato in modo particolare il senso di appartenenza all’azienda, la fiducia nei responsabili e le relazioni positive tra colleghi.
Secondo gli organizzatori questi aspetti sono infatti indicatori di un eccellente luogo di lavoro e all’EURAC sono stati valutati in modo particolarmente positivo dai collaboratori.
 
I dipendenti del centro di ricerca bolzanino hanno segnalato di apprezzare in particolare anche le opportunità di crescita, la flessibilità e la conciliazione lavoro-famiglia.
Werner Stuflesser, presidente dell’EURAC, ha partecipato alla cerimonia di premiazione a Milano, questo il suo commento.
«Siamo convinti che il clima lavorativo sia un presupposto fondamentale per ottenere ottimi risultati nella ricerca, per questo vogliamo continuare in questa direzione. Questo piazzamento ci rende molto orgogliosi perché il titolo Great Place to Work è assegnato sulla base delle opinioni delle persone.»
La valutazione dei migliori luoghi di lavoro si basa infatti in gran parte sulle risposte date dai collaboratori in un questionario anonimo.
Per l’EURAC questa è la seconda partecipazione al concorso nazionale.

«Abbiamo deciso di partecipare regolarmente per avere un feedback continuo sul clima aziendale. I risultati ci aiutano a capire come agire per gestire eventuali problemi e per migliorare sempre di più la soddisfazione di chi lavora in EURAC» spiega Stephan Ortner, direttore dell’EURAC.
Oggi l’Accademia Europea conta oltre 370 collaboratori.
La quota di ricercatori provenienti da paesi europei ed extraeuropei è in costante crescita e quest’anno tocca il 20 per cento.
«Questi numeri ci confermano come l’EURAC sia una realtà lavorativa di rilievo non solo per l’Alto Adige, ma sempre più anche a livello nazionale ed europeo» concludono Stuflesser e Ortner.

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