Home | Letteratura | Libri | Giovanni Kezich: «Carnevale re d’Europa»

Giovanni Kezich: «Carnevale re d’Europa»

Viaggio antropologico nelle mascherate d'inverno: diavolerî, giri di questua, riti augurali, pagliacciate – Presentazione venerdì 20 febbraio a Palazzo Roccabruna

image

Titolo: Carnevale re d’Europa
Autore: Giovanni Kezich
 
Editore: Scarmagno, Priuli & Verlucca Editori, 2015
Pagine: 544 con 74 disegni e 85 foto a colori
 
Presentazione: Venerdì 20 febbraio a Trento
Prezzo di copertina: € 29,50

Venerdì 20 febbraio alle ore 18 a Palazzo Roccabruna, in via Santissima Trinità 24, Trento, si presenta, fresco di stampa, un nuovo libro importante di analisi antropologica del carnevale europeo, opera di Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.
Un volume poderoso, autorevole, molto ricco, certamente destinato a lasciare un qualche segno negli studi di carnevalogia europea.
 
Prima che nascessero i grandi carnevali cittadini dei corsi mascherati, dei carri allegorici, della satira politica e degli eccessi di ogni fatta, in tanti e tanti paesi dell’Europa il passaggio del nuovo anno veniva salutato da mascherate augurali semplici e colorite, sempre uguali a se stesse, forti di misteriosi personaggi rituali silenziosi e autorevoli come tarocchi, araldi di una breve interruzione festosa del corso inarrestabile del tempo, e dell’instaurarsi, nel freddo e nella quiete dell’inverno contadino, di un effimero regime di spensieratezza e di allegria.
Era il tempo delle questue augurali, dei balli portati casa per casa, di semplici esilaranti pantomime caricaturali che sollevavano un po’ il languire invernale della vita dei paesi.
Molti di questi riti, in realtà, esistono ancora – basta andarli a cercare – e molti se ne trovano anche sulle nostre montagne, lungo tutta la valle dell’Avisio – da Valda a Grauno a Valfloriana fino ai piedi della Marmolada – in val dei Mòcheni, in val di Non e anche altrove.
 
E così, seguendo le molte suggestioni proposte dai personaggi e dalle pantomime rituali di questi carnevali arcaici, era possibile allargare lo sguardo, fino a comprendere l’intero continente europeo.
Nasceva così un progetto di ricerca che, a partire dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, riusciva a coinvolgere altri otto grandi musei etnografici europei – di Bilbao Marsiglia Varsavia Lubiana Zagabria Sibiu Sofia Skopje – e consentiva al team di ricerca guidato da Kezich di osservare direttamente e documentare poco meno di cento mascherate in una dozzina di paesi diversi, creando i presupposti per un nuovo sguardo etnologico sulla vicenda del nostro continente.
«Carnevale re d’Europa» è la storia di questa ricerca. Da un lato, esso fissa i termini di una ripresa di un approccio etnologico comparativo, che si rifà esplicitamente alla grande opera di sir James Frazer, «Il Ramo d’Oro», che proprio nel 2015 compie 100 anni. Dall’altro, esso si presenta come un libro di viaggio, una specie di Baedeker antropo-esistenzialista, dove di ciascuna mascherata – e se ne narrano poco meno di un’ottantina – si cercano di restituire il clima, lo spirito proprio, il gusto individuale di ciascun evento: dai Balcani alla Polonia, dal Paese Basco alla Sardegna, passando naturalmente per il nostro arco alpino.
 
Il libro, ricco di illustrazioni al tratto (Helene Lageder), di splendide fotografie a colori (Antonella Mott), di un certo numero di trascrizioni musicali (Laura Gasperi), e di alcune interessanti cartografie, è arricchito da eccellenti apparati di consultazione, curati da Antonella Mott, che consentono, in modo del tutto originale, la navigazione tematica attraverso il volume, che può essere pertanto utilizzato come una vera e propria «enciclopedia del carnevale».

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande