Scatta l’operazione «Il Gatto e la Volpe» e il cerchio si chiude
Gli autori della rapina all'Eurospin di Mezzolombardo sono in carcere, ma avevano commesso anche la rapina avvenuta a Rovereto un mese prima
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Ricordate o due rapinatori arrestati in flagranza di reato lo scorso 19 febbraio dopo aver messo a segno una rapina all’Eurospin di Mezzolombardo?
Beh, oggi sono stati raggiunti mentre si trovavano in carcere da un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare per aver perpetrato anche la rapina presso il negozio «Isola dei tesori» di Rovereto avvenuta il 12 gennaio.
I due rapinatori sono un 41enne di Caserta residente ad Arco, pluripregiudicato per vari reati contro il patrimonio, e il suo complice e “palo” 38enne di Bolzano ma residente a Riva del Garda, in orario di chiusura si presentavano nelle vicinanze dell’Eurospin di Mezzolombardo.
La rapina si era svolta così.
Mentre il palo attendeva nell’auto, una VW New Beetle di colore blu elettrico, il complice indossato il passamontagna faceva ingresso nello “store” e impugnando una pistola si faceva consegnare l’incasso dalle commesse. Già che c’era sparava un colpo rivelando così che l’arma era una pistola a salve.
Poi i due si allontanavano dalla zona, destando però il sospetto di un cittadino che segnalava all’arma locale un parziale di targa.
L’immediata osmosi operativa tra il Comando Provinciale e le Compagnie distaccate sul territorio ha permesso di individuare subito il veicolo e quindi allertare il personale del Nucleo Operativo di Rovereto, che già da tempo stava sulle tracce dei due monitorandone i movimenti, di procedere all’arresto in flagranza.
Attività che si è compiuta con la collaborazione del Radiomobile di Riva del Garda che fermava dapprima il veicolo con solo un uomo a bordo e successivamente con il diretto intervento del Nucleo Operativo della città della Quercia che conosceva il nascondiglio del secondo rapinatore, presso un albergo di Riva del Garda.
I due si erano già spartiti il malloppo che in complesso ammontava ad oltre € 5.000 e, a seguito di accurata perquisizione del veicolo, veniva rinvenuta nascosta all’interno del vano motore dell’auto usata per la fuga, l’arma a salve avvolta nel passamontagna utilizzati per la rapina.
I due pregiudicati sono stati ritenuti colpevoli anche della rapina ai danni del negozio «Isola dei tesori» di Rovereto avvenuta il 12 gennaio scorso.
In quella occasione nel tardo pomeriggio i due uomini si erano procurati uno scooterone di grossa cilindrata rubandolo dal parcheggio della stazione ferroviaria di Mori Stazione per poi dirigersi verso il negozio situato in corrispondenza della rotatoria che unisce via Craffonara con via Cavour.
Anche in questo caso un uomo, travisato con passamontagna faceva ingresso poco prima dell’orario di chiusura e con la minaccia di una pistola si faceva consegnare l’incasso, in quell’occasione di circa €950.
Si dileguava a bordo del veicolo rubato la cui targa veniva fornita dalla commessa del negozio.
È da quell’episodio che sono iniziate le indagini degli uomini del Nucleo Operativo di Rovereto che meticolosamente hanno ricostruito l’accaduto.
Veniva quindi dato corso ad attività tecniche d’indagine e, una volta avute le prime certezze su chi fossero gli autori della prima rapina, sono riusciti a giungere alla correlazione della rapina di Mezzolombardo che ha fatto accelerare l’indagine.
Ulteriori attività d’indagine sono tutt’ora in corso per accertare eventuali responsabilità su fatti analoghi accaduti sia in Provincia che nelle zone limitrofe.
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