La Comunità della Vallagarina dà contributi per salvare le api
Raddoppiato da € 50 a € 100 per ogni 250 mq. di superficie per il recupero, la semina e piantumazione dei terreni interessati dal progetto
E' risaputo che un’agricoltura senza insetti è un’agricoltura che muore. E insetti come le api stanno scomparendo e mettono in serio pericolo l’impollinazione delle colture.
La vitalità degli alveari sta diminuendo, tra i fattori di degrado ambientale, derivante dalle trasformazioni economiche e sociali che hanno interessato la Vallagarina c’è l’abbandono delle aree silvo-pastorali, soprattutto nelle zone più elevate e lungo i ripidi pendii delle valli laterali all’asta dell’Adige così che il bosco è in continua espansione.
Cosa fare per migliorare le condizioni di vita e di produttività delle api allevate in Vallagarina?
L'assessorato all’ambiente guidato da Roberto Bettinazzi della Comunità della Vallagarina, già da qualche anno ha messo in campo un progetto per il recupero del territorio e lo sviluppo dell’apicoltura, insieme alla Provincia e ai Comuni di Ala, Brentonico, Isera, Mori, Nogaredo, Ronzo-Chienis, Terragnolo, Villa Lagarina, Avio, Besenello, Noriglio e Trambileno.
Sono stati organizzati corsi formativi di base per apicoltori, sono stati riconosciuti ai Comuni contributi per il recupero e la semina/piantumazione delle aree, per l'acquisto delle arnie e delle api regine.
Ora si fa di più: viene raddoppiato (da € 50 a € 100 per ogni 250 mq. di superficie recuperata) il contributo per il recupero, la semina e piantumazione dei terreni interessati dal progetto che richiedono particolari interventi di estrazione di radici di alberi con l’uso di mezzi meccanici e viene dato un contributo di 20 euro per l'acquisto dell'ape regina a ogni richiedente.
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