Il sistema di allarme terroristi a Venezia ha funzionato

Arrestato un militante dell’organizzazione terroristica che ad Ankara ha portato al sequestro e alla morte del giudice

La Polizia di Stato di Venezia ha fermato questa mattina all’alba un cittadino turco, Unal Erdel, 45enne di professione medico, nei cui confronti c’era un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura di Ankara per terrorismo.
L’uomo si trovava in vacanza a Venezia da alcuni giorni con la moglie e le figlie, ma la segnalazione di alert dal «sistema online archivio alloggiati» è arrivata sul tavolo della Digos, che è intervenuta e lo ha arrestato,
L’uomo, che da anni vive in Austria, aveva compiuto nel 1995 un attentato negli uffici della banca di Konia Street di Ankara. Ma soprattutto è indagato perché ritenuto reclutatore per conto dell’associazione terroristica Dhkp-c, il «partito-fronte rivoluzionario di liberazione del popolo», l'organizzazione turca di ispirazione marxista-leninista fondata nel 1978 che nei giorni scorsi avrebbe firmato il sequestro e l'uccisione del Pubblico Ministero a Istanbul.
 
L’uomo, che questa mattina sarebbe dovuto ripartire per l’Austria, è rimasto scosso per l’arresto. 
Dopo i controlli di rito, l’uomo è stato portato nella Casa circondariale di Venezia a disposizione della Corte d’Appello di Venezia, competente per le estradizioni.
La Digos è riuscita a risalire a lui grazie ai nuovi sistemi anti terrorismo attivati dopo i fatti di sangue di Parigi. Oggi, infatti, i titolari di strutture ricettive devono inserire i dati degli ospiti in una banca dati comune a cui possono accedere le forze dell’ordine per controlli mirati.
Positivo il commento del ministro dell’Interno Alfano, che annota come «il livello di allerta è tale che, anche e soprattutto nei giorni della Pasqua, i controlli di sicurezza, su tutto il territorio, sono altissimi».