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«SoloIlVento»: le fotografie di Alberto Bregani

Sulle tracce della Grande guerra al Museo della guerra di Rovereto e al Sass di Trento


 
Realizzato in occasione delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, «SoloIlVento» è il progetto fotografico dell’Ampezzano Alberto Bregani che negli ultimi due anni, su incarico della Provincia autonomia di Trento (Assessorato alla cultura e Ufficio emigrazione) e in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto e l’Accademia della Montagna del Trentino, ha camminato lungo le creste e i sentieri delle montagne trentine sulle tracce della Prima guerra mondiale.
«Con i miei scatti, 85 in tutto – sottolinea Bregani, considerato tra i migliori interpreti della fotografia di paesaggio e di montagna in bianco e nero – ho voluto raccontare la presenza della Grande Guerra attraverso la sua assenza, cercando di allontanarmi il più possibile da ogni inutile retorica, rispettando la quiete e, al tempo stesso, la drammaticità di ogni luogo, fotografando quanto di sospeso e cristallizzato è rimasto nel tempo, l’incancellabile, devastante memoria dei segni e dei loro significati, dentro e intorno a territori di indicibile bellezza e di stridenti contrasti.»
 
Ora, le fotografie di Bregani troveranno spazio in due mostre: al Museo Storico Italiano della Guerra, nel Castello di Rovereto e al Sass, Spazio archeologico sotterraneo del Sas in piazza Battisti a Trento.
 
Domani, venerdì 24 aprile, al Castello di Rovereto, alle ore 18, sarà inaugurata la mostra «Il segno e il silenzio. Visioni e percezioni della Grande Guerra in Trentino».
Si tratta di una selezione di 16 fotografie in bianco e nero che Bregani ha realizzato percorrendo - insieme all’amico e guida alpina Sandro Vidi e avendo come riferimento il Sentiero della Pace - decine di sentieri e visitando alcuni dei più significativi luoghi di media e alta montagna lungo quella che durante il conflitto era la linea del fronte.
Le foto riguardano il passo dei Contrabbandieri, il Crozzon di Lares, cima Avalina e Doss dei morti, Nagià Grom, la parte sommitale del Pasubio, la Forra del Lupo sull’altipiano di Folgaria, le trincee nei boschi dell’altipiano di Vezzena, il forte Busa Verle, alcune cime del Lagorai (cima Lasteati, cima Paradisi, Colbricon), cima Bocche e le postazioni militari del passo Ombretta.
La mostra, aperta fino al 28 giugno, rientra nel programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale.
 
Venerdì 1 maggio, al Sass-Spazio Archeologico sotterraneo del Sas, in piazza Battisti a Trento, alle ore 11, verrà inaugurata la mostra «SoloIlVento. Sulle montagne della Grande Guerra in Trentino».
Gli spazi archeologici del Sass, così fortemente connotati da una storia bimillenaria, faranno da prestigiosa e austera scena per la rappresentazione dei grandi panorami fissati da Bregani sui luoghi della Grande Guerra in Trentino per conto della Provincia autonomia di Trento. Saranno 14 le foto in mostra, grandi panoramiche in bianco e nero che fanno intravedere, ognuna, un segno, a delineare quasi «la grandezza dell’impossibile», testimonianza dell’unicità e della disumana «grandiosità» di una guerra che ha contaminato spazi da sempre considerati inviolabili.
Le immagini sono state scattate al passo di Lares, sul Carè Alto, a passo Rolle, passo Vezzena, cima Paradisi, malga Avalina e cima Obici.
Il titolo della mostra, che rimarrà aperta fino al 7 giugno, richiama il progetto e il blog di Bregani che completa e aiuta a ripercorrere il lavoro del fotografo: soloilvento.it.
 

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