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Un 25 aprile con un «Calcio senza confini»

A Rovereto un minuto di silenzio per ricordare le vittime del recente naufragio

Un minuto di silenzio insieme, richiedenti protezione internazionale e «autoctoni», per ricordare le centinaia di persone che hanno perso la vita nel recente naufragio nel canale di Sicilia.
Ieri pomeriggio a Rovereto, all'Oratorio di Borgo Sacco, i giocatori del torneo parrocchiale di calcetto hanno voluto ricordare, prima del fischio d'inizio, le vittime dell'ennesima tragedia del mare.
Il torneo, organizzato sul campo parrocchiale per iniziativa dell'associazione «Noi dell'Oratorio Borgo Sacco», annovera quest'anno fra le squadre partecipanti anche diverse compagini composte appunto da richiedenti protezione internazionale.
Per la cronaca, la partita d'esordio è stata vinta proprio dalla loro squadra (denominata «Brigata») per 5 a 1, in un match con il «Savignano» caratterizzato da grande impegno ma soprattutto da grande correttezza sul terreno di gioco.
La stessa correttezza che si poteva respirare tra i tifosi a bordo campo, sostenitori, più che dell'una o dell'altra squadra, di uno spontaneo spirito di fratellanza.

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