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CCB: un progetto per l'evoluzione del credito cooperativo

Cassa Centrale Banca archivia il miglior bilancio nei suoi quarant’anni di attività e si conferma partner di riferimento per le Bcc e Casse Rurali

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 Il Gruppo bancario oggi in assemblea. Il direttore Sartori: Cassa Centrale Banca archivia il miglior bilancio nei suoi quarant’anni di attività e si conferma partner di riferimento per le Bcc e Casse Rurali. Utile cresciuto da 14,3 a 19 milioni di euro, patrimonio a 247 milioni, indice di solidità (totale capital ratio) sfiora il 20%. Agli azionisti dividendo al 4% netto.
Il presidente Fracalossi: entro l’anno sarà operativo il Gruppo Nord Est Holding, premessa per il riordino del credito cooperativo italiano.
Sull’autoriforma occorre coniugare responsabilità della capogruppo con l’autonomia delle singole banche. La proposta: maggiore solidità = più autonomia. Incoraggiamento dalle Bcc di Veneto e Friuli V.G..
Schelfi: Cassa Centrale ha dimostrato di essere attrattiva anche per gli investitori. Se restiamo compatti riusciremo ad andare fino in fondo.   

Nel giorno in cui Cassa Centrale Banca – nel suo quarantesimo anniversario – offre agli azionisti il suo volto migliore di efficienza e redditività, rilancia il ruolo di riferimento per molte banche cooperative su tutto il territorio nazionale e si candida ad una parte da protagonista nella costruzione della autoriforma del credito chiesta dal Governo il 20 gennaio scorso e fortemente voluta anche dalle autorità di vigilanza.
I dati di bilancio – il migliore di sempre – con l’utile che vola da 14,3 a 19 milioni di euro e consente di remunerare gli azionisti con un dividendo del 4% e consolida ulteriormente gli indici patrimoniali, diventano il trampolino di lancio per fare una proposta chiara e precisa al tavolo di lavoro sull’autoriforma del credito cooperativo nazionale.
Lo ha fatto il presidente Giorgio Fracalossi nelle sue considerazioni finali all’assemblea degli azionisti che si è tenuta stamani presso il Grand hotel Trento.
«Il Gruppo Nord Est, annunciato qualche anno fa, entra ora nella sua fase concreta con gli adempimenti che consentiranno di essere operativi entro la fine dell’anno.
«È la premessa per costruire un gruppo bancario forte e competitivo insieme alle proprie banche Bcc e Casse Rurali. Consapevoli però di appartenere ad un movimento nazionale siamo disponibili a un dialogo più ampio, ma le condizioni di salvaguardia delle Bcc e Cr e di efficientamento e razionalizzazione del sistema industriale sono irrinunciabili.»
 
Un nuovo modello di gruppo bancario in grado di rispettare l’autonomia della singola banca secondo un approccio basato sul rischio. Le singole banche cioè aumenterebbero la propria autonomia in funzione della diminuzione del loro grado di rischiosità.
«Una garanzia di indipendenza per le banche solide, un aiuto del sistema per quelle più in difficoltà.»
Fracalossi ha annunciato che Cassa Centrale Banca aprirà in tempi brevi i cantieri per individuare la struttura organizzativa adeguata ad assicurare le funzioni di capogruppo.
Una adesione convinta al progetto è venuta da Ilario Novella, presidente della federazione del Veneto.
«Occorrerà cambiare anche modello di business, ci aspettiamo qualità, prezzo e velocità da parte della capogruppo.»
 
Sì ad un contratto che definisca bene il ruolo delle Bcc è venuto anche da Giuseppe Graffi Brunoro, presidente della federazione del Friuli Venezia Giulia, che ha citato don Guetti: «Dobbiamo scegliere galantuomini a prova di bomba, siamo tutti legati da garanzie incrociate formali e anche informali, come la reputazione.»
Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina ha invitato ad essere veloci e compatti.
«Per ora manca la chiarezza, per questo occorre essere determinati e assumere decisioni velocemente. Nessuno farà sconti alla cooperazione, che è un modello vincente anche dal punto di vista economico, come dimostra Cassa Centrale. Se facciamo fronte comune riusciremo a sbloccare le cose.»
All’assemblea è intervenuto il vicepresidente vicario Luigi Cristoforetti, annunciando l’intenzione di presentare le proprie dimissioni, in quanto non più presidente di una Cassa Rurale (lo scorso anno infatti non si era ricandidato alla presidenza della Rurale Tuenno Val di Non).
 

 
 I numeri e l’attività di Cassa Centrale Banca 
L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio illustrato dal direttore generale Mario Sartori. Il totale della raccolta è stato pari a 8 miliardi, con un utile netto che ha raggiunto i 18,91 milioni, miglior risultato nei quarant’anni della storia di Cassa Centrale. Il patrimonio netto si attesta a  247,1 milioni di Euro.
Anche quest’anno quindi, grazie al risultato della Banca, il Gruppo distribuirà ai propri Soci, tramite la Capogruppo Centrale Finanziaria, un dividendo pari al 4%.
Riguardo alle attività dell’Area Finanza, da segnalare nel 2014, il controvalore dei titoli negoziati sui mercati obbligazionari pari a circa 54 miliardi di Euro (+40,00% rispetto al 2013), nonché il totale dei titoli di terzi in amministrazione che al 31 dicembre ammontava a 19,7 miliardi.
Nell'ambito dell'Asset Management le gestioni patrimoniali, sia retail che istituzionali, sono in costante crescita e hanno raggiunto i due miliardi e duecento milioni di patrimoni in gestione. A fine aprile 2015 è stata superata la quota dei tre miliardi.
Anche il fondo di diritto lussemburghese NEF, di proprietà di Nord Est Asset Management che fa capo in quote paritetiche alla Federazione Veneta delle BCC ed a Cassa Centrale, nel 2014 ha registrato una massa in gestione di circa due miliardi di Euro grazie al lavoro delle 188 banche collocatrici.
In marginale calo la liquidità raccolta dal canale BCE per effetto del parziale rimborso da parte delle BCC-CR delle operazioni in scadenza a tre anni. La raccolta da questo canale a fine 2014 si è attestata a 4,5 miliardi di Euro.
Il 2014 è stato anche il decimo anno di attività di Centrale Trading, la quale promuovendo il trading on line di Directa Sim – prodotto di punta nel panorama nazionale - ha superato  le 200 BCC-CR convenzionate coprendo l’intero territorio nazionale.
Alcuni dati sull’Area Crediti: per quanto riguarda gli impieghi il dato di bilancio al 31 dicembre indica una crescita a 1,4 miliardi (758 milioni nel 2013). Analizzando più compiutamente il dato si può evidenziare che gli impieghi a clientela ordinaria (corporate e famiglie) sono rimasti pressoché invariati rispetto all’anno precedente, mentre sono cresciuti gli impieghi a clientela istituzionale non bancaria, specificatamente verso Cassa Compensazione e Garanzia che funge da controparte centrale a garanzia dell’operatività sui mercati monetari.
Nel corso del 2014 Centrale Credit & Real Estate Solution, società attiva nella consulenza per operazioni di project financing e nelle energie rinnovabili, ha realizzato per conto delle BCC-CR, in qualità di advisor, un’operazione di cessione di crediti non performing (NPLs) per un controvalore di 250 milioni di Euro, alla quale hanno partecipato 27 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali con sedi in tutto il territorio nazionale.
Analoga operazione è già in corso di strutturazione nel 2015 ed ha ricevuto riscontro positivo da un considerevole numero di BCC-CR italiane.
Centrale Leasing Nord Est, la società del Gruppo specializzata nell’intermediazione leasing e factoring, ha conosciuto un buon ampliamento dell’operatività raggiungendo le 245 operazioni intermediate per un controvalore dei beni sottostanti raddoppiato rispetto al 2014.
Cassa Centrale Banca si pone come partner privilegiato delle banche clienti nell’affrontare in maniera organica e tempestiva i problemi di gestione dei rischi finanziari.
Da segnalare il Servizio Consulenza Direzionale dove le banche aderenti a fine 2014 erano 178 e rappresentavano da un punto di vista delle masse intermediate più della metà del complessivo sistema nazionale del Credito Cooperativo.
Nell'ambito della Monetica e dei Sistemi di Pagamento è proseguita l'attività di gestione di tutte le fasi di adeguamento ai nuovi standard paneuropei, supportando le Banche clienti in questo delicato passaggio.
Particolarmente significativo nei numeri è il mondo delle carte di pagamento. A fine anno erano 794 mila le carte di debito e di credito collocate dalle banche clienti, circa 172 mila le carte prepagate, oltre 35 mila i POS e 1.287 gli ATM gestiti.
L’attività dell’Ufficio Tesorerie Enti Pubblici vede 627 Enti gestiti. Da segnalare inoltre che a fine 2014 gli Enti che hanno adottato il mandato informatico sono saliti a 295 (245 a fine 2013). L’Ufficio ha inoltre fornito supporto alle CR-BCC per la partecipazione a 89 gare.
 

 
 Il Gruppo Cassa Centrale Banca 
La Capogruppo è Centrale Finanziaria del Nord Est il cui capitale sociale è interamente detenuto dalle Casse Rurali Trentine, dalle Banche di Credito Cooperativo del Veneto, dalle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e dai principali Consorzi di secondo grado della Cooperazione Trentina.
Centrale Finanziaria del Nord Est controlla il 70% del capitale di Cassa Centrale Banca. Il restante fa capo per il 25% a DZ BANK di Francoforte (la Banca di secondo livello delle Raiffeisen e Popolari tedesche) e per il 5% ai Soci privilegiati, fra i quali la Provincia Autonoma di Trento e la locale Camera di Commercio.
Oltre a Cassa Centrale Banca, fanno parte del Gruppo anche Centrale Leasing Nord Est con sede a Padova che opera quale intermediario specializzato nel settore del leasing e del factoring.
Centrale Credit & Real Estate Solutions (CCRES in sigla), società di consulenza attraverso la fornitura di servizi non finanziari alle imprese e alle Banche di Credito Cooperativo e Centrale Soluzioni Immobiliari, società strumentale all’attività del Gruppo, che ha come oggetto sociale l’acquisto, la vendita, la permuta di beni immobili sia urbani che rurali, commerciali o industriali, ivi compresi gli interventi di valorizzazione o completamento delle aree e delle strutture immobiliari acquisite.

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