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Presentazione del libro «I sentieri raccontano»

Sabato 16 maggio, ore 17 Museo della Civiltà contadina della Vallarsa

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Titolo: I sentieri raccontano
Autore: Manuela Broz
 
Editore: Edizioni Osiride 2015
Collana: Pasubio 100 anni
 
Presentazione: Sabato 16 maggio
Sede: Museo della Civiltà contadina della Vallarsa
 
I sentieri raccontano, raccontano le storie di chi li ha percorsi e attraversati.
In Vallarsa - dove la grande Guerra venne combattuta in ogni angolo del territorio, che ancora oggi, 100 anni dopo, conserva e costudisce i segni del conflitto – raccontano la guerra, le sofferenze, le vicende dei soldati e di chi fu costretto ad abbandonare le proprie case.
L’associazione Pasubio 100 anni, nell’intento di recuperare la memoria e valorizzare il territorio, ha messo in luce, catalogato e «mappato» una serie di manufatti realizzati sul territorio del comune di Vallarsa durante il periodo della prima guerra mondiale, che ha così profondamente segnato il territorio e la storia della Valle.
Per rendere fruibili e far conoscere tali manufatti, e soprattutto per consentire che essi siano compresi quali elementi di un più generale contesto storico, sono stati realizzati alcuni sentieri che possono essere percorsi con l’accompagnamento di una guida audio che fornisce informazioni sui manufatti e sulle vicende belliche della specifica zona.
 
Molti itinerari partono nei pressi dei paesi della Valle e la loro realizzazione e manutenzione a cura dei volontari dell’associazione diviene un valore aggiunto nella cura del paesaggio e nella valorizzazione dell’ambiente e dell’identità della Valle.
La conoscenza dei luoghi e dei fatti legati alla Grande Guerra da parte dei valligiani, la volontà di far conoscere a turisti o camminatori i luoghi e alcune vicende specifiche favorisce la comunicazione, stimola l’incontro.
Oltre al racconto delle vicende belliche, si è voluto però anche dare voce ai veri protagonisti: soldati e civili che nel periodo dal 1914 al 1918 hanno vissuto i luoghi e che spesso hanno lasciato testimonianze e ricordi.
I sentieri dunque raccontano delle distruzioni della guerra, della situazione in cui vivevano i soldati, dei loro pensieri e desideri, delle loro paure, ma anche dello sgombero della popolazione civile, della vita da profughi lontano da casa e del ritorno a guerra finita nei paesi devastati.
I testi audio «I sentieri raccontano» possono essere liberamente scaricati dal sito di Pasubio 100 anni su vari applicativi: cellulare o tablet ed accompagnare valligiani e turisti che desiderano per- correre i luoghi della Grande Guerra, non solo a scopo ricreativo o sportivo, ma anche storico-culturale.
Oltre alla guida audio l’Associazione ha voluto anche realizzare una pubblicazione «I sentieri raccontano» – che sarà presentata sabato 16 maggio alle 17 al museo della Civiltà contadina di Riva di Vallarsa - per valorizzare in modo completo le numerose fonti raccolte, per raggiungere un maggior numero di persone, per documentare anche con lo scritto le varie voci raccolte.
 
«L’associazione Pasubio 100 anni si augura che, con l’ascolto delle audio-guide o con la lettura dei testi si possa favorire un momento di riflessione personale riguardo la condizione delle persone durante la guerra e il valore della vita umana. Riteniamo importante che in questo periodo di «commemorazioni» della Grande Guerra non si dimentichi la tragedia che la guerra rappresenta, le distruzioni che essa porta con sé, le morti, le deportazioni, gli scempi ambientali. La nostra Vallarsa è stata ferita dalla guerra, la nostra gente ha dovuto vivere da profughi lontano da casa, l’ambiente è stato distrutto e tutt’ora conserva ferite, non dimentichiamolo!» spiega il presidente Lucio Angheben.
Durante la serata verrà presentato anche lo spettacolo teatrale-musicale «Vallarsa…i sentieri raccontano» che andrà in scena per la prima volta sabato 23 maggio al teatro comunale di Sant’Anna.

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Luigi Pozza 08/11/2022
Libro interessante,abbiamo scelto dall' opuscolo con i percorsi della grande guerra in Vallarsa in n.11.1 e oggi siamo andati a farlo.Percorso molto interessante ma di non facile intuizione,la descrizione aiuta poco e senza traccia GPS ci vuole pratica e fantasia.Leggendo l'opuscolo e vedendo la foto del tracciato si ha l'impressione che sia abbastanza semplice ma non lo è.Secondo me sarebbe bene specificare che sono sentieri non per tutti per evitare eventuali incidenti.Si declina ogni responsabilità scritto a caratteri minuscoli non basta.Cordiali saluti,Luigi Pozza
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