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Consorzio Lavoro Ambiente: fatturato 2014 per 52 milioni

Il fatturato in diminuzione risente del prolungamento della crisi che colpisce in modo particolare il settore dell’edilizia

Renzo Cescato, presidente di CLA, considera «positivo tenuto conto del contesto economico in cui si sta operando» il bilancio 2014 del Consorzio, che è stato presentato stamani ai rappresentanti delle imprese cooperative associate riuniti per l’assemblea annuale.
Le cooperative che aderiscono a Consorzio Lavoro Ambiente sono aumentate di una unità nel 2014 e hanno raggiunto il numero di 42.
Il valore della produzione realizzato dal Consorzio si è attestato sui 52 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente.
Il risultato risente della forte contrazione delle gare pubbliche nel settore dell’edilizia e delle infrastrutture che, anche nel 2014, ha limitato notevolmente la possibilità di acquisizione di nuove commesse sul mercato.
Non ci sono state ripercussioni sul personale, che si compone di 55 dipendenti, di cui 51 a tempo indeterminato.
 
 Le aree di operatività 
Con riferimento al settore storico dei lavori socialmente utili e, in particolare, del «Progettone», che vede coinvolte 30 cooperative socie sparse su tutto il territorio provinciale, il difficile momento congiunturale che sta colpendo anche in termini occupazionali l’economia trentina ha spinto la Provincia ad investire più risorse nel numero delle persone impiegate.
E’ aumentata, quindi, di circa 1,5 milioni, raggiungendo l’importo di 34,5 milioni, la quota destinata per i costi di stipendi e organizzazione della manodopera, mentre è in contrazione di circa 500 mila euro il valore per beni, servizi e opere compiute prestati nei cantieri.
Nella gestione del «Progettone» il Consorzio ha continuato, anche nello scorso esercizio, ad anticipare alle cooperative associate gli importi necessari al regolare pagamento dei lavoratori, in particolare nei momenti di carenza di liquidità da parte della Provincia.
L’ambito delle «gestioni dirette», che comprende le attività che il Consorzio gestisce con personale dipendente, evidenzia un decremento del valore della produzione di quasi 1,3 milioni di euro dovuto al passaggio a cooperative socie della gestione di alcune commesse, come il front office e il call centre per l’Azienda Provinciale Servizi Sanitari,  che prima veniva gestita direttamente da CLA.

L’ambito delle «attività affidate», rappresentato dalle commesse acquisite dal Consorzio ed assegnate alle cooperative socie per l’esecuzione di lavori e la fornitura di servizi nel settore dell’edilizia, dell’ecologia e dei servizi alle imprese, sconta, come già detto, la forte crisi del settore edile pubblico e privato, mentre per quanto riguarda i servizi il trend è positivo con un incremento di oltre 1 milione rispetto all’esercizio precedente.
Analizzando gli aspetti economici del bilancio, il direttore del Consorzio Melchiorre Lino Orler ha riferito che l’esercizio chiuso al 31 dicembre riporta un utile di 93.372 euro.
Questo risultato positivo è stato raggiunto dopo prudenti accantonamenti per svalutazioni e costi futuri, che portano i fondi per rischi ed oneri ad un importo di 663 mila Euro.
In particolare, nel bilancio 2014 CLA ha tenuto conto dei rischi legati alla difficile situazione patrimoniale e finanziaria  della cooperativa socia BTD.
A fine esercizio 2014 il patrimonio netto di CLA ammonta a 16,5 milioni (16,2 lo scorso anno).
Esaurita l’illustrazione dei conti, un passaggio della relazione del presidente Cescato è stato dedicato, anche alla luce della vicenda BTD, alla questione della governance nelle cooperative e alle competenze richieste agli amministratori.

«Indispensabile con la crescita dimensionale delle nostre aziende - ha affermato Cescato - è definire e distinguere con precisione i ruoli e le responsabilità nell’organigramma aziendale, per diminuire i rischi e condividere le strategie e le scelte. Anche una relazione continua tra cooperativa e Consorzio, non solo nell’acquisizione di lavori, ma anche nella condivisione delle strategie di sviluppo, è sempre più necessaria per rafforzare le opportunità del sistema in un’economia in rapida evoluzione.»
 
 Votate le modifiche allo Statuto 
Nella parte straordinaria dell’assemblea, che ha preceduto la parte ordinaria, sono state approvate all’unanimità alcune modifiche allo statuto.
In particolare, è stato stabilito il limite massimo di tre mandati per il presidente ed è stato integrato l’oggetto sociale con la previsione di attività di riqualificazione e certificazione energetica degli edifici.

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