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Al Festival dell’Economia per guardare al futuro...

La sala della Provincia decorata dall’artista futurista F. Depero ha ospitato il tema dedicato al futuro dei giovani artisti in maniera piuttosto singolare

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L’articolo che segue è scritto dal nostro collaboratore più giovane, dato che frequenta l'Istituto d'arte A.Vittoria.
Lui e gli studenti di altre scuole d’arte trentine sono andati ad ascoltare la voce di tre personalità che hanno avuto successo proprio nel mondo dell’arte.
Eppure, quello che sono sentiti raccontare è che prima di pensare all’arte è meglio… pensare al lavoro.
Che prima di dedicarsi all’arte è bene frequentare l’università.
Che per cominciare nell'arte sarebbe bene lavorare gratis.
Ecco, dopo questa ventata di ottimismo, ci auguriamo che i ragazzi che frequentano le scuole d’arte del Trentino abbiano ancora fiducia in quello che stanno facendo. 
(E pensare che Dorigatti in persona aveva voluto l'evento per dare ai giovani il senso della vita, facendogli toccare con mano un possibile futuro pieno di soddisfazioni...)

All’apparenza la solita minestra che tutti continuano a riscaldare e servire, ad un pubblico che ormai è stanco di mangiare. Mobilità sociale e crescita, sono i titoli racchiusi nel tema del lavoro, trattato quest’anno al festival dell’economia, da tre ospiti d’eccezione.
L’evento si è tenuto il 30 maggio 2015 presso la sala Depero, sita nel palazzo della Provincia, affacciato sui giardini di piazza Dante.
L’evento, organizzato dal consiglio provinciale in occasione del festival, si è aperto con una prima introduzione di Casalini, seguito da un breve discorso di Bruno Dorigatti.
Al termine, sono stati presentati i tre ospiti speciali: la regista Lina Wertmuller, il cantante Elio (senza le storie tese) e lo scrittore Vanni Santoni.
Sono stati loro a discorrere di questo tema, coordinato dal capo ufficio stampa Luca Zanin.
 
Ognuno di loro ha espresso i propri punti di vista, anche facendo riferimento alle proprie faccende personali.
Lina Wertmuller, oltre a portare un po’ di esperienze personali, ha continuato a sottolineare che era meglio aprire subito una pizzeria e dedicarsi in seguito all’arte. Ha ribadito che essere giovani è difficile.
Elio tra ironia e serietà, ha parlato brevemente di sé e ha consigliato ai giovani di andare all’università e di ambire ai propri sogni, ma stando con i piedi per terra. I talk show sono solo delle mode.
Vanni Santoni, anche lui ha portato delle esperienze personali, dicendo ai ragazzi che in un campo come quello artistico bisogna continuare ad esercitarsi, dedicare tempo, passione e soprattutto, per chi vuole vivere della propria arte, deve avere pazienza. Talvolta abbassandosi anche a lavorare gratis.
L’importate però è cercare di dimostrare ciò che si vale e farsi conoscere.
 
Tra i tanti partecipanti all’evento, erano presenti numerosi ragazzi provenienti dalle scuole d’arte trentine di Pozza di Fassa e Trento, invitati a partecipare non solo per interessi culturali.
Per loro è un’iniziativa di spunto per creare delle opere d’arte a tema, proposta dal consiglio provinciale, curata dal prof. Massimo Parolini; intitolata «il nostro lavoro».
Le opere presentate verranno attentamente selezionate, le migliori verranno esposte il prossimo anno assieme a quelle di artisti già affermati nel settore, permettendo ai ragazzi/e, di guadagnarsi una fetta di gloria nel pubblico dell’arte.
 
Daniele Bebber

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