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Trentino Book Festival 2015: Caldonazzo 12-13-14 giugno

«La memoria come vera testimonianza, l’immaginazione come terapia»

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Il Trentino Book Festival è pronto a riproporsi nella sua quinta edizione, da venerdì 12 a domenica 14 giugno, preceduto dal consueto «fuori programma» giovedì 11 giugno.
Il ricco programma della rassegna è stato illustrato oggi a Trento nell’ambito della conferenza stampa di «Cultura Informa» dal direttore artistico Pino Loperfido, dall’assessore del comune di Caldonazzo Marina Eccher e dall’editore Roberto Keller.
Fra i protagonisti della prossima edizione di Book Festival sono intervenuti all’incontro con i giornalisti gli scrittori Loreta Failoni e Fiorenzo Degasperi, l’attore Riccardo Gadotti, il musicista Sergio Tessadri e il giornalista Carlo Martinelli.

L’immaginazione terapeutica di Stefano Benni, forse in grado di curare le crisi giovanili interpretate ed esplorate da Paolo Crepet, o per omaggiare il genio di Pasolini come espresso dalla regia di Abel Ferrara, trovando anche il coraggio di affrontare la guerra vera, quella vissuta sulla propria pelle, non quella tracciata sulle carte.
Memoria quindi, non reperti. Immaginazione, non sterile concretezza. Quello che quest’anno il Trentino Book Festival propone non è un memoriale, un monumento, una semplice eco del nostro passato (che sia vicino o lontano).
Non è la ricetta giusta per trovare la soluzione a tutti i mali, ma richiede invece sforzo e inventiva, capacità d’astrazione.
Chiama a sé i ricordi, le reminiscenze le esperienze vissute. Interpella la fantasia che si annida in ciascuno di noi, pronta ad esprimere tutto il suo potenziale.
Il Trentino Book Festival quest’anno non è una bacheca da museo, un ambiente anestetizzato, ma vuole essere storia vera, esplorazione creativa, come è nel suo DNA.   



 
Giovedì 11 giugno. Fuori programma con omaggiando T. S. Elliot e un ricco bestiario di incerta umanità.
Il Trentino Book Festival parte in anticipo anche quet’anno, presentando un paio di appuntamenti da non perdere nella serata.
Ad ora di cena infatti un omaggio a T. S. Eliot a 50 dalla sua morte con i versi di «The Waste Land», da ascoltare, non interpretate, da assorbire, fino a quando ad accarezzare il cuore della memoria di ognuno di noi, animali rituali, letti e interpretati da Bubamara e Massimo Libardi e che si collega ad una mostra permanente curata da Luca Montecchi, Francesco Valenti e Daniele Gomarasca.
Sul calare del sole invece Giorgio Atoniacomi commenterà il suo ultimo lavoro, «Bestiario di incerta umanità», un libro indignato e offeso che propone una carrellata di persone che esprimono a pieno i vizi capitali: il perbenista, l’opportunista, il fastidioso…
Presso la Casa della Cultura apre i battenti anche la XXIII Rassegna Internazionale di Satira «Città di Trento» dal titolo «Il libro (di carta) è morto, viva il libro», una delle più antiche rassegne del genere in Italia e tra le più importanti al mondo.
 
Venerdì 12 giugno. Dalla guerra vissuta dai nostri nonni ai giovani raccontati da Crepet.
Apre i battenti la quinta edizione del Trentino Book Festival venerdì pomeriggio con l’inaugurazione ufficiale in Piazza Municipio, cui seguirà il primo incontro con l’autore, quello con Aldo Cazzullo, che guiderà il pubblico tra i tanti episodi di vita “vissuta” ripresi dalle testimonianze raccolte nel suo libro «La guerra dei nostri nonni», mentre a seguire Serge Latouche racconterà della propria vocazione all’economia e le sue personali dottrine sviluppiste.
Andrea Nicolussi Goio darà voce al popolo cimbro, aprendo una discussione sul senso d’identità e di appartenenza di questa preziosa minoranza linguistica, ma non solo mentre sul calare del sole Paolo Crepet affronterà un tema spinoso, l’incapacità di ascoltare gli adolescenti e i bambini, fornendo qualche suggerimento pratico come solo lui è in grado di fare.
Chiude la serata di venerdì l’appuntamento a teatro S. Sisto con Stefano Benni, che porterà sul palco del Trentino Book Festival 2015 la sua versione di Cyrano, un’interpretazione che riscopre un testo intramontabile un’esibizione squisitamente esclusiva con accompagnamento al pianoforte della giovane e talentuosa Giulia Tagliavia.
All’esterno, nella splendida cornice di Corte Celeste, «Addio alle armi», uno spettacolo tratto dal noto romanzo di Hemingway con Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis.
 
Sabato 13 giugno. Immaginazione come terapia con Benni e l’ultima intervista a Pasolini con Abel Ferrara.
La seconda giornata del Trentino Book Festival si apre all’insegna dell’immaginazione con l’incontro con Stefano Benni, che spiegherà come solo la fantasia e l’inventiva possano essere la giusta cura a quel virus che ha destabilizzato la società moderna, sterilizzandola e anestetizzandola.
Subito dopo, a mezzogiorno, un doppio incontro particolare, con Furio Colombo (ultimo giornalista ad intervistare Pasolini) e il regista hollywoodiano Abel Ferrara, ultimo interprete cinematografico dell’ultimo giorno del grande poeta e cineasta italiano, che parteciperà anche alla proiezione di questo suo ultimo film presso il Cinema Teatro di Pergine Valsugana.
In contemporanea, sotto il Portico di via Roma a Caldonazzo, spazio alla memoria della Grande Guerra col dizionario realizzato da Gustavo Corni ed Ezio Fimiani, con degustazione di Vini Imperiali a cura dell’Hotel Monte Cimone, e al mondo delle fiabe illustrate con il pluripremiato Roberto Innocenti.
In serata appuntamento con Giuseppe Culicchia che, insieme a Federica Mafucci, interpreterà un reading fuori dal comune, proporrà una serie di passi scelti dalla sue opere più note con «Tutti giù per terra remixed» mentre nelle ultime ore del pomeriggio incontro sibillino con Simona Sparaco che, mediata dalla nostra collega Luciana Grillo, presenterà il suo libro «Se chiudo gli occhi», un vero e proprio viaggio di formazione che accompagnerà il pubblico del Trentino Book Festival in una dimensione parallela la nostra, lì dove c’è sempre qualcosa dietro ciò che appare.
Lirica o musica d’autore a seconda dei gusti a chiudere la seconda giornata: al Teatro parrocchiale va di scena «E lucevan le stelle – Giacomo Puccini a Trento», un monologo concertato da Pino Loperfido che ruota intorno all’amore del compositore italiano per i motori ma al tempo stesso l’ossessione verso la vecchiaia e la morte, mentre a Corte Celeste omaggio a Giorgio Gaber, un esame di coscienza del Signor G. a 360 gradi, rivisitato attraverso quei pezzi attraverso i quali si pone in evidenza quella ricerca dei valori fondamentali dell’uomo che l’artista ha desiderato approfondire lungo tutta la sua carriera e la sua vita.
 
Domenica 14 giugno. A pranzo con Agnello Hornby… come abolire il carcere secondo il sen. Lugi Manconi.
L’ultima giornata di Festival si apre con Eraldo Affinati che attraverso le pagine dei loro due ultimi libri («Italiani come noi» e «Ricordati che sei stato straniero anche tu») affronteranno il delicato tema dell’uguaglianza tra un «noi» e un «loro», l’accoglienza verso chi è in fuga dalla guerra e dalla miseria, e in cerca di un rifugio nel nostro Paese, mentre verso mezzogiorno «ghiotto» appuntamento con Simonetta Agnello Hornby, che porterà in tavola «Il pranzo di Mosè», un romanzo che intreccia sei occasioni di convivio nella Mosè di oggi, mostrandoci i prodotti di stagione e guidandoci nella scelta dei menù.
Nel pomeriggio tre appuntamenti da non perdere, con Brunamaria Dal lago Veneri e Fiorenzo Degasperi, entrambi impegnati in una letteratura del sacro che li ha portati a indagare sui culti e sui santi adorati nella nostra regione e sulle tracce di San Romedio, risalendo il percorso che il santo seguì per raggiungere l’eremo dove troverà dimora, Isabella Bossi Fedrigotti, che ci riporterò indietro nel suo tempo, «Quando il mondo era in ordine», alla ricerca di ricordi lontani, mentre Loreta Failoni attraverso le pagine del suo ultimo libro «La voce della paura» ci racconterà l’intricato thriller con protagonista una donna, madre adottiva di un bambino muto, cui fa sfondo un paesaggio svedese ricco di sfumature e un complotto neonazista dalle tinte oscure.
In serata arriverà il sen. Luigi Manconi (Verdi) che con Valentina Calderone presenterà «Abolire il carcere: una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini», dieci proposte, già oggi attuabili, per provare a diventare un Paese civile e lasciarci alle spalle decenni di illegalità, violenze e morti.
Il Trentino Book Festival si conclude con una serata dedicata prima alla Grande Guerra, con un adattamento teatrale del romanzo «Uomini in guerra» di Andreas Latzko (Keller), spettacolo che racconta la crudeltà della trincea, di un luogo disumano, che trasforma le persone, anche le più pacifiche, in bestie e animali, per poi stemperare la tensione con un monologo che Loredana Cont «regala» in esclusiva al pubblico TBFino, «Io speriamo che me la cavo (Mi sperente de cavarmela)», un viaggio allegro, ironico, ragionato, lungo la penisola, che unisce idee e modi di fare all’apparenza tanto diversi.
 
Mostre ed stands.
Durante i tre giorni di TBF 2015 spazio anche alla memoria visiva, con la mostra dedicata ad Eliot e stands dedicati ad «Amnesty International» e «Io, io, io e… gli altri?: il diritto di essere felici», una mostra sui diritti dell’infanzia illustrati da Nicoletta Costa, Susanna Tamaro, Grabriella Rodriguez, Vivian Lamarque
 
 TBF Junior con Topo Tip e l’ultimo romanzo per ragazzi di Susanna Tamaro  
Programma ricco di iniziative anche l’ormai collaudato TBF junior. Quest’anno la scuola materna apre i suoi spazi per accogliere piccoli lettori in erba, per creare un luogo sicuro e accogliente.
Anticipando i tempi si parte giovedì 11 nel contesto del fuori programma con «Il gatto con gli stivali» di Perrault presentato da Claudia Lodi e Massimiliano De Martini di Bubamara (età consigliata 5 anni) per poi ripartire quindi venerdì mattina dove l’appuntamento è con Tea alle prese con le sue care e amatissime «verdure» mentre subito dopo mezzogiorno scatta l’occasione per parlare di «buone merende e cose buone da mangiare», tutto quanto attraverso il gioco e l’improvvisazione (età consigliata 4 – 7 anni).
Sempre il primo giorno di TBF junior Cindarella Vampirella, figlai del conte Dracula, ci racconterà delle sue mirabolanti avventure tra Vampiri, draghi e streghe (Teatro Pirata, 4 – 10 anni).
La giornata di sabato è invece dedicata a Topo Tip, un topolino (per cambiare) un po’ monello ma pronto a ripassare insieme ai bambini le regole per diventare un bravissimo… topino, mentre nel pomeriggio, nella Corte Celeste, Stefano Bordiglioni porterà in scena le vicissitudini e le preoccupazioni di una classe alle prese con il passaggio dalle elementari alle medie, concludendo con una passerella di sue brevi storie, intervallate da canzoni nate spesso a scuola, con l’aiuto di giocattoli sonori. Il sabato sera appuntamento in biblioteca con un vivace «Ghiribizzo», non un animaletto da compagnia, ma qualcosa di veramente speciale, mentre un po’ più tardi rivive in Piazza Municipio la tratta ferroviaria Ancona – Roma, fino agli anni sessanta location per particolari viaggiatori, i «corrieri», che carichi di enormi valigioni prendevano il treno per arrivare a Roma, in mattinata, consegnare le loro merci ed essere di ritorno in serata (età consigliata 6 – 12 anni).
 
Domenica si chiude in grande stile con la presentazione del nuovo libro per ragazzi di Susanna Tamaro, «Salta Bart!», bimbo super tecnologico che però decide di ritrovare le proprie radici tuffandosi in un libro, mentre nel pomeriggio tutti sull’isola del tesoro, accompagnati da Federico Vivaldi e Giacomo Anderle, un gioco tra due ragazzi, in cui pochi oggetti servono a creare una scena in continua trasformazione, fino «all’ultimo respiro» (età consigliata dai 5 ai 12 anni).

 

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