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Sergio Menapace nuovo direttore della Fondazione Mach

Il Cda ha approvato la proposta della Provincia, ora un periodo di affiancamento

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In seguito al pensionamento dell’attuale direttore generale Mauro Fezzi, la Provincia autonoma di Trento ha proposto alla Fondazione Mach il nome di Sergio Menapace come suo successore.
Il Consiglio di amministrazione, nella seduta odierna, ha dato il via libera al nome dell’attuale direttore dell’Ufficio agricolo periferico di Cles.
Menapace entrerà in carica nei prossimi mesi, dopo un periodo di affiancamento, alla cessazione dell’attuale dg.
Il contratto del nuovo direttore sarà di tre anni, con un compenso ridotto del 13% rispetto a quello del suo predecessore.
Nella seduta di questa mattina, il Cda della Fondazione Mach, dopo aver esaminato la nota della Provincia autonoma di Trento, ha approvato la nomina di Sergio Menapace come nuovo direttore generale.
In seguito al pensionamento dell’attuale dg, Mauro Fezzi, alla guida della Fondazione dal 2012, la Provincia ha eseguito una ricognizione interna per cercare una figura adeguata a coprire la carica dell’ente di San Michele all’Adige.
 
Sergio Menapace è stato scelto alla luce del suo curriculum vitae.
Quarant’anni, ex studente dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, laureato in Scienze agrarie a Padova, ha seguito diversi corsi di aggiornamento sulla gestione del personale.
Attualmente è il direttore dell’Ufficio agricolo periferico di Cles.
Tra le caratteristiche più apprezzate dal Cda sono state citate le doti diplomatiche di Menapace, la sua conoscenza delle problematiche territoriali e la sua competenza.
Il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè, ha sottolineato come la giovane età di Menapace sia un vantaggio per l’ente, che sarà in questo modo proiettata verso il futuro.
Il Cda ha stabilito la durata del contratto del nuovo direttore generale in tre anni, con scadenza al 31 dicembre 2018, e si è occupato anche delle condizioni economiche dell’incarico: il compenso del nuovo direttore generale sarà ridotto del 13% rispetto al suo predecessore.
 
«Questo è un segnale positivo in un momento di ristrettezze economiche», ha sottolineato il presidente Segrè.
Per volere del Cda, il nuovo direttore arriverà in tempi brevi a San Michele all’Adige, in modo da poter essere affiancato da Fezzi nel passaggio delle consegne.
Il Cda ha inoltre approvato la riorganizzazione delle strutture legate alla Direzione generale in un’ottica di razionalizzazione dei processi e di riduzione dei costi.
Sono state individuate cinque ripartizioni alle quali afferiranno le funzioni delle ex strutture amministrative e dell’informazione e comunicazione.

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