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Nasce la prima cooperativa di badanti in Trentino

La nuova realtà si chiama «Assieme». E’ la prima cooperativa sul territorio che ha come socie le assistenti familiari

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Continua il percorso innovativo della cooperativa sociale Sad di Trento.
Dopo avere attivato in Trentino un progetto del tutto originale di abitare collaborativo per anziani parzialmente autosufficienti (La Casa alla Vela), oggi propone un nuovo approccio organizzativo per la cura degli anziani presso il loro domicilio.
Se ne è parlato stamani a Trento durante una conferenza stampa.
E’ la cooperativa «Assieme». Assorbirà e organizzerà le assistenti familiari formate dalla stessa Sad.
Le donne coinvolte sono in maggioranza straniere, provenienti dai Paesi dell’Est Europa, disoccupate o con impieghi precari.
Con l’ingresso nella cooperativa acquisiranno il ruolo di socie-lavoratrici diventando al contempo operatrici ed imprenditrici.
In questo senso si supera il tradizionale ruolo subordinato dell’assistente familiare, generalmente dipendente da una famiglia o da un’agenzia interinale.
«È una bella occasione di continuità di lavoro – ha osservato Diego Agostini, amministratore delegato di Sad - Le assistenti sono sempre le stesse persone, fidate e formate, e quindi possono attivarsi rapidamente in nuove situazioni di bisogno o per un adeguato passaggio di consegne in caso di eventuali sostituzioni. In questo modo alle famiglie è sempre garantito un servizio continuo e sicuro. Rispetto a questi standard qualitativi, anche le condizioni economiche che «Assieme» potrà praticare sono particolarmente vantaggiose.»
L’obiettivo a breve termine - aggiunge Agostini - è di inserire nella cooperativa una quindicina di assistenti familiari offrendo loro la sicurezza di un posto a tempo indeterminato.
 
Le aree in cui il servizio di assistenza sarà offerto sono la città di Trento, la Piana Rotaliana, la Valle di Cembra e la Val di Non: le zone in cui Sad ha da tempo consolidato la sua presenza.
«Un tassello in più che arricchisce il nostro mosaico di servizi - ha aggiunto la presidente Daniela Bottura – che risponde alla richiesta sempre maggiore di servizi assistenziali. Per le famiglie rappresenta un riferimento prezioso per un motivo ulteriore: le famiglie non hanno oneri di gestione burocratica perché sono gestiti interamente da Sad. Altro aspetto: la badante non dorme in casa ma garantisce assistenza il tempo necessario. Professionalità ma anche umanità e cuore sono gli elementi distintivi di questo servizio. Il costo è in linea con le tariffe di mercato.»
La cooperativa Sad, con sede a Trento in via Gramsci, è stata costituita venticinque anni fa, nel 1990.
E’ attiva nel settore dei servizi alla persona rivolti ad anziani, disabili e persone in situazione di fragilità.
Il personale - 130 addetti - è costituito prevalentemente da donne. Le persone assistite sono circa 400.
Nel 2014 la cooperativa ha realizzato un fatturato di 3,5 milioni di euro.
Alla presentazione della nuova iniziativa attivata dalla cooperativa Sad, accanto alla presidente Daniela Bottura e all’amministratore delegato Diego Agostini, è intervenuta la responsabile del Servizio politiche sociali della Provincia di Trento Ileana Olivo.
«Quanto concretizzato da Sad – ha osservato – dimostra intelligenza e intuizione nell’individuare nuovi filoni di servizio e di attività e proporre soluzioni innovative rispetto a un problema gestito fino a oggi a livello familistico. La speranza è che questa iniziativa abbia un effetto moltiplicatore.»
 
Laura Castegnaro, direttore dell’ufficio innovazione del Servizio Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento, ha parlato del Registro provinciale delle/degli assistenti familiari istituito dalla Giunta Provinciale nel 2014 per fornire alle famiglie un punto di orientamento nella ricerca di un'assistenza sempre più qualificata agevolando, nel contempo, l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
«A oggi conta 264 iscritti: 250 donne, 14 uomini – ha spiegato – Altre trenta domande di iscrizione sono state presentate. La provenienza  è legata in particolare all’Europa dell’est (Romania, Moldavia, Ucraina). Età media 45 anni. In base ai dati Inps, riferiti al 2013 – è stato aggiunto - i lavoratori domestici assicurati (colf e assistenti familiari) erano 6043. Di questi 3632 con contratto di assistenza familiare come badanti. Nel 2014, infine, dai dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Trento le assunzioni di badanti sono state 2285, l’84% straniero, il 96,8% femminile.»

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