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Fabrizio Corona è stato trasferito in una comunità

Il giudice di sorveglianza lo ha affidato alla comunità «Exodus» di don Mazzi

Il giudice di sorveglianza di Milano Giovanna Di Rosa ha accolto l’istanza presentata da Corona tramite i suoi avvocati, Ivan Chiesa e Antonella Calcaterra, e lo ha fatto scarcerare per farlo accogliere in una struttura per l’affidamento terapeutico.
La comunità è quella comunità di don Antonio Mazzi denominata Exodus, che dovrà «aiutarlo a superare i problemi con la cocaina», ma anche a inserirsi di nuovo nella società.
Le prime parole che ha detto Corona sono state «Sono felice, giuro che in carcere non ci tornerò più», le ha pubblicate su facebook.
Come si ricorderà, Corona era stato condannato a 13 anni e due mesi di carcere per bancarotta della sua società Fenice e per i ricatti sulla base delle sue foto, tra le quali la più nota è quella fatta ai danni dell’allora calciatore della Juventus David Trezeguet.
L’opinione pubblica ha sempre rilevato l’enormità della sua condanna, non tanto per i reati commessi, ma in relazione a tantissimi altri fatti delittuosi riportati dalle cronache che erano stati puniti con pene molto meno pesanti.

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