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Dal Castello di Stenico ai castelli delle Giudicarie

Giovedì 6 agosto sarà presentato nel municipio di Stenico il volume dedicato al castello e ad alcuni itinerari d’arte alla scoperta dei manieri delle Giudicarie

Sarà presentato giovedì alle 20.30 nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Stenico il volume intitolato «Dal castello di Stenico ai castelli delle Giudicarie. Itinerari d’arte e di storia» volume realizzato nell’ambito del progetto promosso dalla Fondazione Caritro e dedicato alla valorizzazione del territorio delle Giudicarie.
È una guida illustrata in formato «leggero», adatta a viaggiatori e curiosi interessati alla scoperta delle principali attrattive di un’area ricca di tesori culturali, immersi in un paesaggio di suggestiva bellezza.
È dedicata alle Giudicarie, uno dei territori più affascinanti del Trentino. L’agile volume di itinerari pone al centro dell’attenzione i castelli: l’esplorazione dei luoghi fortificati che costellano il panorama giudicariese e le aree contigue è il filo conduttore di appassionanti percorsi d’arte e di storia, che si soffermano, «lungo la strada», sulle più rimarchevoli occasioni di sosta.
 
Il lettore troverà infatti, insieme a manieri e borghi murati, bastie e strutture daziarie, la segnalazione di importanti aree archeologiche, di chiese, palazzi, centri abitati.
L’ideale punto di partenza è il Castello di Stenico, principale realtà monumentale di questa zona e sede di rappresentanza Unesco per la Riserva della Biosfera Alpi ledrensi e Judicaria.
La visita all’antica residenza, che è attualmente una delle sedi del complesso museale del Castello del Buonconsiglio, offre la possibilità di scoprire un luogo affascinante e prestigioso, ma anche di immergersi in un importante capitolo di storia.
Dalle pagine della guida apparirà infatti chiaro al viaggiatore il ruolo strategico che questo territorio, compreso tra il lago di Garda e le pendici alpine dell’Adamello e del Brenta, ha svolto nel corso del tempo.
Ma c’è un altro motivo di interesse: le varie tappe degli itinerari sono infatti introdotte da una suggestione letteraria.
L’autore, Michele Dalba, premette infatti ad ogni testo descrittivo una breve citazione.
Così, evocando riflessioni e ricordi, è possibile a ciascuno seguire idealmente le orme dei viaggiatori del passato, all’ombra dei castelli posti «a cavaliere delle rupi, alti sopra i villaggi».

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