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Sfruttamento di lavoratori stranieri: disposti controlli

In Italia sarebbero 2 milioni i lavoratori in nero con un’evasione di 20 miliardi di euro

In Italia ci sono 2 milioni di persone che lavorano in nero.
La cifra è spaventosa, perché significa che ogni due lavoratori regolari uno è al nero.
Nero significa che il lavoratore prende molto meno del minimo di legge, che non ha coperture Inps né Inail, che non produce reddito conosciuto al fisco, che genera economia del tutto sconosciuta al Paese.
Secondo un’analisi della «Fondazione studi dei Consulenti del lavoro», nei primi 6 mesi del 2015 l’economia sommersa sarebbe di «41 miliardi», con la conseguente evasione di 25 miliardi di imposte e contributi.

Come convenuto in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, sono stati disposti con Ordinanza del Questore di Caserta, i servizi straordinari interforze per far fronte al fenomeno del «caporalato» e dello sfruttamento dei lavoratori stranieri.
Gli agenti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro, hanno setacciato alcuni poderi agricoli ubicati nei territori dei comuni di Villa Literno, Cancello Arnone, Sessa Aurunca, Santa Maria La Fossa, Sparanise, al fine di contrastare il fenomeno del reclutamento di mano d’opera a bassissimo costo da impiegare nel settore agricolo , attraverso intermediari senza scrupoli.
 
Controllate 12 aziende agricole e 88 operai di diverse nazionalità. Nel corso dei laboriosi servizi gli agenti, nel territorio del Comune di Villa Literno, hanno ispezionato sei aziende agricole ove venivano coltivati ortaggi e pesche.
Sono stati controllati 44 lavoratori di varie nazionalità , prevalentemente bulgari e rumeni di cui 17 in nero. Nei confronti dei titolari sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 70.000,00 euro. Il titolare di un’azienda agricola è stato deferito all’A.G. per aver assunto un lavoratore extracomunitario privo di permesso di soggiorno.
In località Camponuovo Frazione Fasani di Sessa Aurunca gli agenti hanno controllato una cooperativa agricola ove erano intente al lavoro 31 persone.
 
Al titolare è stata contestata un’unica infrazione relativa ad una lavoratrice di nazionalità rumena che non era stata sottoposta alle prescritte visite mediche. A Santa Maria La Fossa, in località Camino veniva controllata un’azienda agricola in cui si accertava la presenza di 4 operai, di cui tre italiani ed un rumeno, nessuno dei quali in regola e pertanto tutti lavoratori «in nero».
Nei confronti del titolare dell’azienda agricola venivano elevate sanzioni amministrative per un ammontare di 16.000,00 ( sedicimila euro).
 
Analogo controllo veniva effettuato presso un’azienda bufalina di Cancello Arnone ove veniva rintracciato un operaio indiano in possesso di regolare permesso di soggiorno, mentre sul fronte contributivo l’ispettorato del Lavoro si riservava più approfonditi accertamenti.
Infine gli agenti della Polizia di Stato nel territorio del comune di Sparanise hanno controllato, unitamente a gruppi ispettivi misti, tre aziende, di cui due in regola con le norme sull’assunzione di manodopera mentre una terza azienda sita in loc.
Ceraselle sono stati sorpresi otto operai, tutti italiani, intenti nella raccolta di noci pesche, di cui solo uno in regola mentre gli altri sette totalmente “in nero”.
Al titolare sono state comminate le relative sanzioni amministrative.

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