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Estate 1915: la guerra dei forti

È online la sedicesima puntata del progetto «Grande Guerra+100» – Le foto eccezionali dei duelli tra fortificazioni

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Artiglieria dei forti italiani.
 
L’agosto di cento anni fa vide aprirsi definitivamente il fronte meridionale: è proprio nel Trentino che viene lanciata la prima offensiva italiana.
Protagonisti di questi mesi sono i possenti forti che entrambe le parti, italiani e austro-ungarici, avevano costruito nei decenni antecedenti al conflitto.
Della guerra dei forti si occupa la sedicesima puntata del calendario digitale www.lagrandeguerrapiu100.it.
Nel testo curato da Alessandro Salvador scopriremo assieme il processo di graduale fortificazione del confine, che iniziò in quel lontano 1882 quando Italia e Austria-Ungheria siglarono un’alleanza che non avrebbe retto il primo conflitto mondiale.
Regno d’Italia e impero austro-ungarico che svilupparono due modelli differenti di forti: i primi pesantemente armati, i secondi più improntati alla difesa.
La guerra dei forti fu l’ennesima occasione nella quale la tecnologia si mostrò superiore alla forza umana e allo stesso tempo non diede risultati strategici significativi. Il fronte non si mosse.
 

Il bombardamento di Forte Verle.
 
Con la testimonianza del giornalista austriaco Fritz Weber, stanziato al forte Busa Verle proprio all'inizio della guerra, oltrepasseremo le spesse mura di cemento e le cupole di metallo.
Vedremo la vita degli uomini dentro e fuori quelle fortezze: chi attaccava incurante delle difese chi si difendeva chiuso in una «tomba» di acciaio e calcestruzzo.
Alcuni brani del suo famoso libro «Das Ende einer Armee» sono proposti nella puntata di questo mese tramite questo link.
 
 
 
Sempre di forti si occupa l’infografica. Una mappatura di tutte le fortificazioni, grandi, medie o piccole, che Italia e Austria-Ungheria costruirono sul confine.
Un complesso reticolato di possenti dimensioni, nonostante appunto le due potenze fossero alleate. Testimonianza di quelle fortezze e della loro distruzione è offerta dalla galleria di questo mese, realizzata grazie alla collaborazione del Centro di Documentazione di Luserna.
Esula invece dal tema specifico di questa puntata la tavola del mese di agosto.
L’intensità degli eventi sui numerosi fronti aperti portò a una concomitanza di avvenimenti dei quali la redazione del calendario ha dovuto tenere conto.
E così attraverso la tavola si vola direttamente sui Dardanelli, dove il 6 agosto di cento anni fa il giovane Mustafà Kemal si mise in luce sbaragliando le truppe australiane.
Quello stesso Mustafà Kemal «Atatürk», che nel dopoguerra divenne il padre della moderna Turchia.
 
Link della pagina dedicata.
Link dell’intero progetto.

Forte Campolongo distrutto dai bombardamenti dell'artiglieria.

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