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In cosa consiste l’agopuntura – Di Nadia Clementi

Ne parliamo scientificamente con l’esperta, la dottoressa Cecilia Lucenti

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La dottoressa Cecilia Lucenti.
 
L'agopuntura è senz'altro la branca della Medicina Tradizionale Cinese più nota al pubblico occidentale, anche perché è stata la prima tecnica terapeutica cinese ad essere introdotta in Europa.
Dapprima nel XVII secolo grazie a olandesi e portoghesi che intrattenevano relazioni commerciali dirette con l'impero della Cina e successivamente, nel secolo XX, da medici di origine indocinese.
Oggi l'Agopuntura è praticata in tutto il mondo ed è scelta come terapia da milioni di persone.
L'Agopuntura è una pratica medica che permette di curare o alleviare numerose patologie cliniche. In alcuni casi può essere indicata come sostituto dei medicinali, mentre in altri casi permette di migliorare la risposta alle terapie farmacologiche e/o di lenirne gli effetti collaterali.
In ogni caso, è indispensabile accertarsi che sia un medico a praticare l'Agopuntura. (Dal 1982 in Italia, è obbligatoria la laurea in Medicina e Chirurgia per praticare l'agopuntura)
Lo scopo di questa intervista è semplicemente quello di «informare» chi ci legge e di rispondere a domande come che cosa è l’Agopuntura? Come agisce? Quali sono le indicazioni e i suoi limiti?
Tutto questo perché oggi si parla tanto, ma spesso in maniera nebulosa e inesatta dell’Agopuntura e da qui la curiosità di realizzare un’ intervista chiara e semplice con la specialista in agopuntura dottoressa Cecilia Lucenti.

 Chi è la Dottoressa Cecilia Lucenti? 
Vive e lavora a Siena. Si laurea in Medicina con il massimo dei voti a soli 24 anni.
Si interessa dell’Agopuntura già durante l’Università e ne comincia lo studio negli anni della formazione medica.
Completa gli studi in Francia ed è allieva di numerosi maestri in Italia e all’estero.
Partecipa alla sperimentazione della Regione Toscana del primo Ospedale pubblico dove si utilizza l’Agopuntura su pazienti ricoverati a Pitigliano nella riabilitazione neurologica, ortopedica e nella geriatria.
È il primo medico Agopuntore inserito nello staff medico di un team sportivo di massima serie con la MensSana Basket con cui ha vinto due scudetti e numerosi altri trofei. Attualmente collabora con la Robur Calcio Siena in Lega Pro.

Dottoressa, com’è nato l'interesse per la medicina tradizionale cinese?
«Mentre studiavo Medicina, mio marito ebbe un attacco di sciatica molto forte. Per alcuni mesi fu costretto a una serie di terapie riabilitative e farmacologiche che non riuscivano a modificare la sua situazione, ma che, al contrario, peggioravano di giorno in giorno finché un suo amico non lo accompagnò da un medico Agopuntore.
«Quando tornò era di nuovo in grado di camminare. La volta successiva lo accompagnai e conobbi quello che sarebbe diventato il mio maestro. In poche settimane era completamente ristabilito e, affascinata dalla possibilità di sollevare la sofferenza dei malati, mi iscrissi pochi mesi dopo alla Scuola di Agopuntura di Firenze.
«Da allora non ho mai smesso di studiare questa affascinante materia e non ho ancora finito di scoprirne le potenzialità che riguardano moltissimi aspetti della malattia.»
 

 
Molto brevemente, in che cosa consiste l'agopuntura?
«Il termine Agopuntura descrive una famiglia di procedure che coinvolgono la stimolazione di precise localizzazioni anatomiche sulla pelle tramite una varietà di tecniche. La stimolazione più utilizzata e studiata è quella che usa un ago metallico sottile e solido, ma sono possibili altri tipi di stimolo come il calore, la pressione, il laser, l’elettricità.
«Ci sono diversi approcci alla diagnosi e al trattamento che incorporano le tradizioni mediche orientali (Cina, Giappone, Korea) o provenienti da altre nazioni. L’effetto che si ottiene è l’attivazione di riflessi locali o centrali che inducono modifiche nella trasmissione del dolore, nella secrezione di ormoni e neurotrasmettitori, nell’attivazione di aree cerebrali che consentono l’attivazione di processi di guarigione più specifici e strutturali di quelli normalmente in atto nel nostro organismo.»
 
L'Agopuntura, un tempo solo medicina alternativa, ora è riconosciuta dalla comunità scientifica?
«A partire dagli anni 70 l’Agopuntura è stata riconosciuta dall’OMS come efficace in una trentina di patologie e da allora le prove della sua efficacia si moltiplicano.
«Nel 1997 il National Institute of Health ha sancito la sua efficacia in diverse patologie evidenziando come sia indiscutibile una sua attività su numerosi parametri (immunità, circolazione sanguigna, attivazione di aree cerebrali, secrezione di ormoni, neurotrasmettitori e neurormoni). Effettuando una ricerca su PubMed è possibile trovare più di 20.000 studi che esplorano tutte le facce dell’Agopuntura, dalla sperimentazione animale a quella clinica.
«In Italia è una specialità medica e solo un medico iscritto ad un albo presso il proprio ordine può esercitarla. È disponibile in numerose Asl e in Toscana ho partecipato io stessa alla sperimentazione del primo Ospedale, a Pitigliano (GR), dove viene utilizzata sui pazienti ricoverati.»
 

 
Quali sono i disturbi che si curano più frequentemente con l'agopuntura?
«È utilizzata in particolare nel dolore, nelle patologie muscoloscheletriche (dalla lombalgia a tutte le patologie tendinee e muscolari), nella cefalea, nella riabilitazione post ictus, in tutti i dolori neurologici (nevralgie trigeminali o post herpetiche, nevralgie da esiti di interventi chirurgici, dolori neuropatici in genere) nei disturbi ormonali, nei disturbi gastrointestinali, nelle allergie cutanee e respiratorie, nelle patologie autoimmuni, nelle patologie reumatiche, nella psoriasi, in molti tipi di disturbi psichiatrici, come l’ansia e l’attacco di panico, fino a molti disturbi locali come la rinite vasomotoria e l’occhio secco.
«Sono tuttavia moltissime le patologie per cui l’Agopuntura è indicata e i risultati osservati in molti casi sono piuttosto stupefacenti. Ci sono alcune patologie dove l’Agopuntura è addirittura l’unica opzione terapeutica come la Sindrome delle gambe senza riposo o gli acufeni
 

 
L'agopuntura potrebbe potenzialmente curare tutte le patologie, oppure ci sono dei limiti?
«È difficile stilare un elenco delle malattie che possono trarre un contributo dall’Agopuntura. In generale è un trattamento specifico per il sistema nervoso con cui interagisce ed è indicato in tutti quei casi dove la genesi della patologia implichi il controllo neurologico e funzionale.
«Dato che il nostro corpo è governato dal sistema nervoso centrale, in ogni patologia esiste una componente elettrica che spesso è sottovalutata o sconosciuta.
«Sono dunque varie e moltissime le situazioni in cui po’ essere utilizzata, da sola o in associazione alle altre terapie farmacologiche o riabilitative.
«L’Agopuntura appartiene alle cosiddette CAM (Complementar and Alternative Therapies) può essere infatti Alternativa ai trattamenti convenzionali, come nel caso della lombalgia e di tutto il dolore muscolo scheletrico dove riporta un indice di successo superiore, o Complementare dove sia utilizzata in associazione agli altri trattamenti per aumentarne l’efficacia o ridurne gli effetti collaterali.»
 
L'agopuntura è efficace nella medicina sportiva per quali patologie?
«I campi di applicazione sono molti oltre a quelli già citati di tutto il dolore muscolo scheletrico e neurologico poiché può essere considerata di prima scelta in tutte le patologie tendinee e nella pubalgia.
«È molto efficace nel recupero dopo l’infortunio, dove migliora molto la cosiddetta propriocezione, cioè la capacità del corpo di sentire la zona malata. Questo accelera molto il percorso riabilitativo e migliora il lavoro degli altri componenti dello staff medico. Il suo utilizzo più interessante è però quello tonico che consente di ottimizzare la preparazione atletica e di fronteggiare i periodi di stanchezza muscolare.
«Data la sua forte azione miorilassante e di stimolo del sistema nervoso riesce a migliorare la prestazione su diversi piani riuscendo a modificare molti fattori inclusi quelli mentali, immunitari e ventilatori, connessi alla prestazione atletica.
«In una competizione sportiva, anche una piccola variazione di questi parametri è in grado di fare la differenza. È poi specifica per alcuni disturbi tipici dell’atleta come la nausea e il vomito legato alla prestazione.
«In Italia è utilizzata in modo sporadico e molto spesso da operatori non Medici ma credo che la tendenza stia cambiando anche perché i giocatori stessi, una volta provata, non vogliono più rinunciare al suo contributo.
«La mia esperienza di Agopuntore di squadra è stata molto intensa. Per tre anni ho lavorato con la MensSana Basket vincendo tra l’altro due scudetti e oggi collaboro con la Robur Calcio Siena. Ho potuto sperimentare personalmente il grande contributo che dà l’Agopuntura e la sua versatilità che la rendono indispensabile per gestire un team di alto livello.»
 

 
Quali sono gli effetti collaterali e quali sono i pregi?
«L’Agopuntura è completamente priva di effetti collaterali che si stimano essere tra lo 0 e lo 0,3% che comprendono dolore nella zona di inserzione, formazione di ematomi, sensazione di lieve nausea dopo il trattamento.
«L’unico effetto collaterale grave riportato in letteratura è lo pneumotorace che si stima abbia un’incidenza di 1-2/250.000 casi ma che in Italia non è mai stato osservato su pazienti trattati da medici correttamente formati.
«L’Agopuntura è poi una terapia molto economica dato che il costo di aghi metallici è irrisorio rispetto a tutti gli altri trattamenti medici. L’assoluta assenza di effetti collaterali gravi, il basso costo e la sua efficacia in alcuni casi molto sorprendente sono i principali pregi dell’Agopuntura e il motivo per cui, nonostante l’assenza di sponsor e di canali commerciali, è sempre più utilizzata in tutto il mondo.
«Considerando che i ricoveri e le morti per gli effetti avversi dei farmaci sono in continuo aumento a causa delle multiterapie farmacologiche i cui effetti sono spesso imprevedibili, l’uso di terapie non tossiche risulta vitale per il benessere dei pazienti.
«Non dimentichiamoci poi l’attenzione che dobbiamo avere per la sostenibilità del sistema sanitario: l’Agopuntura oltre ad essere una terapia estremamente economica riduce la necessità di esami medici e di farmaci con grande risparmio complessivo. Non a caso tutte le assicurazioni la rimborsano volentieri ai loro clienti.»
 

 
Come si svolge la prima visita medica da un agopuntore?
«La prima seduta verte sulla ricerca dei sintomi che caratterizzano la patologia e la costituzione della persona in cui si manifesta. Una stessa cefalea viene distinta in diversi tipi per dedurre la terapia in base alle caratteristiche del dolore, all’orario di insorgenza ecc.
«A differenza delle altre terapie complementari non necessita di una prima visita molto lunga e approfondita e i segni che si ricercano sono dedotti soprattutto dall’osservazione del paziente e dal suo racconto.
«Caratteristiche dell’Agopuntura sono l’analisi dei polsi e della lingua e in alcune tecniche è utilizzata la palpazione dell’addome.»
 

 
Come si svolge una seduta di agopuntura, quanti aghi vengono utilizzati e quanto profondamene vengono infissi e in quali parti del corpo? È dolorosa?
«L’Agopuntura non è dolorosa e molto spesso i pazienti dopo l’infissione degli aghi provano una sensazione di benessere che si estende ai giorni successivi al trattamento. Ovviamente in alcuni punti l’ago può essere più doloroso, ma in generale non viene riportato un disagio che sia superiore a quello delle altre visite mediche.
«Di solito si utilizzano aghi di 5 cm di lunghezza molto sottili di diametro che vengono inseriti nella pelle ad una profondità che varia da pochi millimetri a qualche centimetro in base alla zona da trattare e alle strutture sottocutanee che si vogliono stimolare.
«Ci sono tuttavia moltissimi tipi di ago che variano per dimensione e per composizione ed è possibile trattare i punti anche con il calore, il laser, l’elettrostimolazione ottenendo risultati terapeutici diversi. Il numero di punti trattato è estremamente variabile in base alla patologia e alla tecnica utilizzata.»
 

 
Dopo quante sedute il paziente comincia a trarre i primi benefici dalla cura?
«In generale è possibile osservare delle modifiche nell’intensità e nelle caratteristiche della patologia già dalla prima seduta, ma per ottenere un risultato terapeutico stabile si deve fare un ciclo di sedute che varia dalle 4 alle 8. Non è comunque possibile generalizzare poiché alcuni casi possono richiedere più tempo sia per la tipologia della malattia che per la presenza di patologie concomitanti.
«Molto dipende dalla cronicità e dal grado di compromissione delle strutture anatomiche su cui si agisce. Nei casi più complessi è poi necessario ripetere il ciclo a distanza di 6-12 mesi per garantire una remissione completa del disturbo. »
 
L’agopuntura ha delle controindicazioni? Ci sono soggetti a rischio che non possono praticarla?
«L’Agopuntura è controindicata nelle patologie in cui non sia stata effettuata una diagnosi per non interferire nel processo diagnostico e negli eventuali aggravamenti.
«Dato che in Italia è una specialità medica si suppone che questo rischio sia molto limitato. Sono necessarie alcune precauzioni in gravidanza ben note a tutti gli operatori.»
 
Ci spieghi che cosa sono l'elettroagopuntura e la moxibustione?
«Sono due tecniche di stimolazione dei punti cutanei: le’elettricità e il calore. La moxibustione consiste nel riscaldamento dei punti di Agopuntura sulla pelle con un sigaro di Artemisia.
«È molto indicata nei bambini, nei dolori mestruali, nei disturbi gastrointestinali anche gravi ed è estremamente utile come trattamento domestico di numerose malattie.
«L’Artemisia è una pianta molto affascinante perché grazie alla forte capacità batteriostatica è attualmente l’unico rimedio che riesce ad arrestare la malaria farmacoresistente.»
 
Ci sono differenze tra l’agopuntura utilizzata in Cina e quella occidentale? Quali possibilità offre l’agopuntura ai malati occidentali?
«Le differenze sono soprattutto pratiche, infatti, in Oriente si utilizza l’Agopuntura in fase più precoce della malattia, con applicazioni quotidiane e generalmente le tecniche utilizzate sono più invasive di quelle usate in Occidente.
«Nella storia cinese la medicina coloniale prima e la rivoluzione culturale poi hanno interrotto i fili con la tradizione più antica che è paradossalmente più viva in Europa dove è giunta nel 600 e dove si è sviluppata nell’ultimo secolo grazie alla mediazione culturale di grandi maestri come Van Nghi, medico francese di origine Vietnamita che ha tradotto molti testi e posto le basi dell’integrazione con la medicina occidentale.
«È molto difficile generalizzare perché tra il Giappone, la Cina e la Corea, per citare i paesi più rappresentativi, ci sono grandi differenze di cultura medica e d’integrazione con la medicina occidentale che si riflettono sull’utilizzo dell’Agopuntura che resta comunque un sistema medico altamente efficace a tutte le latitudini.»
 
La nuova frontiera è nella neuro-Auricoloterapia, di che cosa si tratta e per quali patologie è indicata?
«Molte tecniche tradizionali dell’Agopuntura sono state riviste in epoca moderna per svilupparne e per spiegarne la straordinaria efficacia. Una di queste è l’Auricoloterapia che è stata compresa e utilizzata a partire dagli studi del medico Francese P. Nogier.
«Attualmente la sua attività è stata confermata con i lavori del neurofisiologo D. Alimì che ha confermato, grazie alla risonanza magnetica funzionale, la specifica connessione che ha l’orecchio con le vie del dolore e della sensibilità e l’attivazione che determina sulle aree cerebrali.
«L’orecchio diventa un punto dove intercettare la comunicazione neurologica tra centro e periferia per influenzarla con trattamenti specifici e basati sulle stesse leggi che regolano il sistema nervoso. Le applicazioni terapeutiche sono innumerevoli anche nelle patologie più complesse.»
 
L’Agopuntura ha una storia millenaria. Che futuro si attende?
«Il futuro è di sicuro l’integrazione a tutti gli effetti nella medicina promuovendo a tutti i livelli il suo utilizzo così efficace e sicuro. Grazie alle possibilità che ci offre la scienza dobbiamo continuare a studiare i meccanismi attivati dall’Agopuntura per comprendere non solo come utilizzarla nelle patologie ma anche la base stessa del nostro funzionamento.
«Le osservazioni millenarie sull’Uomo che stanno alla base delle teorie dell’Agopuntura sono estremamente pragmatiche e valide ancora oggi. Rappresentano una chiave per comprendere i fenomeni più complessi che sfuggono alle dinamiche quantitative e dosabili.
«Rinunciare alle possibilità che ci offre sia sul piano terapeutico che su quello teorico sarebbe assai poco lungimirante.
Per quanto mi riguarda vorrei che potesse essere utilizzata da tutti i pazienti all’esordio della malattia e non solo dopo mesi di ricerche e di terapie non efficaci.
«Vorrei anche che fossero sempre di più i medici a utilizzarla nei suoi due livelli, quello più semplice da apprendere e da applicare che si utilizza nel dolore muscoloscheletrico e nello stress, e l’altro quello più complesso, che necessita di più studio e dedizione, di vero e proprio sistema medico in grado di intervenire sulle grandi leggi che regolano l’Uomo e tutta la sua sfera vitale.»
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
Cecilia Lucenti – Medico Chirurgo Agopuntore - www.cecilialucenti.it
Studio Medico Siena Centro - Via Pantaneto 105, Siena
 
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