Home | Economia e Finanza | Cooperazione | Prodi a Vezzano: «Camminare senza paura verso il futuro»

Prodi a Vezzano: «Camminare senza paura verso il futuro»

Ospite d’onore alla Settimana della Cooperazione della Cassa Rurale Valle dei Laghi: «I cittadini non devono pensare che occuparsi di politica sia tempo perso»

image

>
Romano Prodi è stato questa sera ospite d’eccezione, al teatro di Vezzano, della Settimana della cooperazione.
L’evento, giunto alla settima edizione, è promosso dalla Cassa Rurale Valle dei Laghi.
Prodi ha attraversato da protagonista decenni di storia italiana ed europea: in qualità di ministro, di presidente dell’Iri, di primo ministro (per due volte) e in veste di presidente della Commissione Europea.
Lontano dalle dispute partitiche, negli ultimi anni il «professore» ha ulteriormente allungato il suo sguardo verso i continenti del futuro, Cina e Africa.
Con la moderazione di Michele Dorigatti della Federazione Trentina della Cooperazione, Romano Prodi ha dialogato a 360 gradi davanti ad un ampio pubblico.
Molti i temi di grande attualità sul piano nazionale e internazionale approfonditi dal professore: dalla fragilità dell’Europa alla tragedia dell’immigrazione, dalla crisi finanziaria della Grecia a quella della Cina, dagli antichi mali dell’Italia alla rinascita dei populismi, dalle nuove regole di Vigilanza bancaria alla riforma del credito cooperativo, dal terrorismo islamico al futuro del Mediterraneo.
Prodi si è dichiarato ottimista rispetto all’uscita dalla crisi.
«Già da alcuni mesi – ha affermato – il sistema si è rimesso in moto, dando un minimo di speranza. Penso che durerà.»
La politica ha le sue enormi responsabilità, ma anche i cittadini devono fare la loro parte assumendo un atteggiamento mentale nuovo: l’invito è ad uscire dalla cultura della rassegnazione e del lamento, frutto velenoso di «una lunga stagione di desensibilizzazione delle coscienze e della partecipazione politica».
«I cittadini – ha detto il professore – non devono pensare che occuparsi di politica è tempo perso. Fare politica è difficile, costa fatica, ma dedicarsi al bene comune è l’arte più nobile dell’umanità.»
 
Cliccando l’immagine che segue si avvia l’intervista.
 

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande