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«Corruzione rende impossibile la pace, ch’è opera di giustizia»

Mons. Romera chiude così a Castel Condino l’evento «100 anni dalla Grande guerra - contesa di Monte Melino»



«La corruzione rende impossibile la Pace, che è opera di Giustizia»
È uno dei passaggi legati alla cronaca di oggi in Italia proposti da Mons. Luis Romera (Rettore della Pontificia Università della Santa Croce di Roma e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie nel mondo,) nell’intervento sul tema «Condizioni e strumenti per una cultura della Pace» che a Castel Condino, nella Valle del Chiese, ha chiuso la serie di appuntamenti legati all’evento «100 anni dalla Grande Guerra - La Contesa del Monte Melino» che hanno goduto del Patrocinio del Senato della Repubblica.
Con una oratoria molto efficace e diretta il religioso spagnolo ha affrontato il tema Pace sotto varie angolazioni partendo da una premessa importante (l’essere umano anela la pace ma tutti noi ci rendiamo conto di quanto sia difficile avere la Pace) per chiarire che non esiste la pace perenne, ma accorre lavorare per la Pace.
Al riguardo ha citato Papa Francesco che di recente ha parlato degli Artigiani di Pace, proprio per chiarire che la Pace non è mai garantita, ma è il frutto del lavoro di ciascuno di Noi.
 
«La Pace – ha spiegato Mons. Romera al numeroso pubblico presente nella sala del Comune di Castel Condino – è il frutto nell’impegno quotidiano di ognuno di noi.
«Non c’è la Pace raggiunta – ha proseguito – ma c’è la necessità di creare costantemente uno sforzo collettivo per la Pace.»
E la Pace, ha proseguito, si manifesta in diversi ambiti con modalità differenti ma strettamente legate tra loro.
Si parte dal singolo individuo che deve riuscire a trovare la pace interiore (di qui l’importanza del silenzio non come assenza di dialogo ma come ricerca di tranquillità interiore capace di farci riordinare le idee e dare vita a una ricerca più incisiva del dialogo) per poi riuscire a trasmetterla a nuclei più allargati (la Famiglia) la cui somma da vita alla società civile, realtà sufficientemente grande per poi riuscire a influenzare la società internazionale.
Per Mons. Romero la Pace è opera di Giustizia perché la radice più profonda che ci porta alla Pace è il modo in cui si percepisce l’altro.
La Pace può quindi diventare stabile quando le istituzioni sono giuste, la prassi civile è giusta (infatti la corruzione rende impossibile la pace), le persone percepiscono queste condizioni e sono disposte ad agire con il perdono e anche un pizzico di umorismo.
 

 
Ad aprire la serata è stato il sen. Ivo Tarolli, anima di questa iniziativa voluta, e sostenuta, dal Comune di Castel Condino con il sindaco Stefano Bagozzi e dall’Associazione nazionale del fante, con il presidente provinciale Enzo Libardi.
Molti gli appuntamenti ospitati a Trento e nel Chiese. Tra questi la Lectio Magistralis Europa 2.0 tenuta lo scorso 11 settembre al Teatro Sociale di Trento dall’ex Governatore della banca d’Italia Antonio Fazio con la presenza anche del direttore generale della Federazione Trentina delle Cooperative Carlo Dellasega, del presidente della Camera di Commercio di Bolzano Michael Ebner e gli interventi introduttivi di Carlo Daldoss, assessore della Provincia autonoma di Trento all’Urbanistica ed Enti Locali del sen. Tarolli e del sindaco Bagozzi.
E poi il Raduno Interregionale del Fanti dedicato alla Brigata dei Lupi di Toscana dello scorso 13 settembre a Castel Condino con la presenza tra gli altri, del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, del presidente nazionale Anf Antonio Beretta, del medagliere dell’Associazione Nazionale Fanti (il più decorato d’Italia con 650 medaglie d’oro al valor militare) e delle rappresentanze Anf di Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia e di altre regioni del Nord Italia, per un totale di oltre 1.500 persone.
 
Altri appuntamenti sono stati la tavola rotonda di giovedì 3 settembre al Museo Storico delle Truppe Alpine sul Doss Trento con il direttore del Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e del ricercatore storico Vittorino Tarolli sul tema «Le ragioni del Conflitto della Grande Guerra», l’incontro di Venerdì 4 settembre a Condino su Il futuro delle Terre Alpine con l’assessore provinciale Carlo Daldoss, il vicesegretario della Svp Daniel Alfreider e il prof. Geremia Gios e, ancora, le valutazioni su Le ragioni del Conflitto e la ricaduta sulla Valle del Chiese ospitate il 12 settembre a Castel Condino con il direttore del Dolomiten Toni Ebner, il direttore del Museo storico del Trentino Ferrandi e Vittorino Tarolli
La Conferenza di Mons. Romera si è tenuta a tre mesi di distanza dalla richiesta di uno stop a tutte le guerre nel Mondo lanciata lo scorso 2 agosto dall’arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan durante la santa messa celebrata alla Sella di Bondolo, sopra Castel Condino, nell’ambito del Pellegrinaggio della valle del Chiese che ha aperto le celebrazioni dei “100 anni Dalla Grande Guerra – La Contesa del Monte Melino”.
«Dieci, venti milioni di morti, ha portato la grande guerra – ha ricordato in quell’occasione mons. Bressan. – E il Signore non vuole la guerra, vuole che ci formiamo in uno spirito di pace.
«E Gesù Cristo vuole la vita, la pienezza della vita non si accontenta di una vita a metà.»
Con un chiaro riferimento ai «50 milioni di profughi presenti oggi in tutto il mondo.»

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