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Coinvolgente cerimonia per tutti i caduti a Bedollo

Il centenario della Grande Guerra fa riscoprire un'umanità spontanea e viva

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Alle 18 di sabato scorso si è svolta a Bedollo una fiaccolata per la commemorazione di tutti i caduti.
La fiaccolata è partita dal punto più alto del paese di Bedollo, nei pressi della «Baita Alpina», a 1.300 mt di altitudine, per poi proseguire su strada forestale che dopo circa 2,5 Km conduce alla «Cros del Cuc» (1.500 mt), punto panoramico che abbraccia l’intera vallata pinetana.
L’idea della fiaccolata è nata dai giovani del gruppo A.N.A. di Bedollo che sicuramente sono stati sorpresi da una partecipazione così massiccia: più di 400 partecipanti tra giovanissimi e meno giovani che hanno reso questa prima edizione un vero successo!
 
Gli Alpini di Bedollo hanno potuto contare per quanto concerne la parte logistica sul Corpo dei Vigili del Fuoco di Bedollo, che supportato dalla Croce Rossa di Sover-Bedollo hanno reso  sicuro e senza imprevisti lo svolgersi della manifestazione.
I quali hanno poi permesso, con un servizio trasporto, la partecipazione di chi non se la sentiva di compiere il tragitto a piedi.
Il lungo serpentone, formatosi nel bosco, reso spettacolare dalle numerose fiaccole, è stato accompagnato, durante i 45 minuti di cammino, dal racconto di alcune lettere giunte dal fronte.
 
Parole toccanti che hanno attecchito in giovani attenti e ricettivi.
Un segno questo che la dice lunga sul fatto che anche le nuove generazioni avvertono un forte bisogno di conoscere la propria identità storica e le vicende provocate dalla guerra.
Giunti alla Cros del Cuc, dopo uno sguardo sulla stupenda vallata in notturna, il capogruppo A.N.A. di Bedollo Giulio Broseghini ha calorosamente salutato i partecipanti, le varie autorità intervenute come il sindaco di Bedollo, i sindaci di Fierozzo e di Palù, il vicesindaco di Baselga di Pinè, il commendatore Mario Eichta inviato dalla Croce Nera austriaca, il maresciallo dei carabinieri di Baselga, le varie delegazioni A.N.A., fanti, carabinieri in congedo, Schützen, don Giorgio, don Carmelo ed il coro Abete Rosso e il Consigliere di Zona ANA Broseghini.
Broseghini soddisfatto ha concluso con un grazie ai giovani del proprio gruppo A.N.A. promotori dell’evento.
A seguire l’ alzabandiera ,italiana, austriaca, europea accompagnate dai rispettivi inni.
 
Il giovane sindaco di Bedollo, ing. Fantini Francesco, ha apprezzato la riuscita della manifestazione che si auspica possa ripetersi.
Commovente ed intenso l’ intervento di Mario Eichta- della Croce Nera austriaca-che rivolgendosi ai piu’ giovani li ha esortati a riflettere sull’ orrore della guerra per poi ricordare che tutti i soldati defunti sono uguali ,non si deve avere pregiudizio sulla loro appartenenza, perché come scrive un soldato: «Anch’io con gran dolore, dovetti abbandonare lavori, mestieri e famiglia per recarmi sotto i colpi del cannone». Sottolineando l’ obbligo e non la libera scelta.
Avvicendatesi i vari ed efficaci interventi delle autorità, si e’ proseguito con la S. Messa celebrata da Don Giorgio e da Don Carmelo, accompagnata dal coro Abete Rosso che con maestria ha saputo regalare con la rigida temperatura la giusta emozione alla suggestiva celebrazione.
La fede àncora di salvezza e di speranza per ogni soldato, nelle lettere si legge: «Nella trincea udì molti recitare il Rosario». E ancora, «Che scrissi: Addio? Arrivederci? Saluti? Non ricordo, ero confuso. Strangosiavo de braciarve tuti, a casa. Dio vorrà consegnarla ai miei cari».
Al termine della S.Messa è stata letta la preghiera dei caduti.

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