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Migliorare la reputazione del turismo invernale altoatesino

ProNeve: simposio sul valore aggiunto creato dal settore e sulla sostenibilità

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Foto © TIS AFilz.
 
Il valore aggiunto creato dal turismo invernale è stato il tema centrale del simposio della ProNeve organizzato dal Cluster sports & winterTECH del TIS.
Grazie all’evento si è giunti alla conclusione che in Alto Adige si deve lavorare molto per aumentare il consenso verso il turismo invernale, e si può imparare come farlo da St. Moritz in Svizzera.
ProNeve è il nome della piattaforma di esperti del TIS che si dedica al tema neve.
Una volta all’anno la ProNeve invita relatori rinomati che, con i loro input, permettono di allargare lo sguardo oltre i propri confini.
E questo è quanto è successo giovedì scorso 12 novembre alla Camera di commercio di Bolzano.
 
Relatore principale della serata è stato il Prof. Harald Pechlaner, Direttore dell’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’EURAC.
Pechlaner, nella sua relazione, ha affermato che la misurazione precisa del valore aggiunto generato dal turismo invernale è un’impresa difficile.
Molto più importante sarebbe riuscire a migliorare la reputazione delle prestazioni imprenditoriali di comprensori sciistici, impianti di risalita e strutture ricettive, mettendo chiaramente in luce i vantaggi di queste attività per la collettività.
«Alla ProNeve finora abbiamo supposto che approssimativamente il 25% del valore aggiunto regionale venisse generato direttamente e indirettamente dal turismo invernale» spiega Thomas Egebrecht, Manager del Cluster sports & winterTECH del TIS, che continua: «oggi abbiamo sentito che bisogna trattare questi numeri con attenzione. Quello che mi porto a casa da questo simposio è che dobbiamo migliorare la reputazione delle aziende altoatesine che lavorano col turismo invernale».
Come si può fare, lo sta dimostrando St. Moritz in Svizzera, la destinazione di lusso per gli amanti degli sport invernali, che sta organizzando i campionati mondiali di sci alpino 2017.
 

 
Hugo Wetzel, presidente dei campionati di St. Moritz, ha presentato il cosiddetto «NIV-Project».
NIV sta per Nachhaltigkeit + Innovation = Vermächtnis (dal tedesco: sostenibilità + innovazione = eredità).
«Vogliamo gestire i campionati mondiali di sci alpino in modo che lasci alla popolazione di St. Moritz e dell’Engadina un’eredità positiva e duratura» ha affermato Hugo Wetzel.
Le strategie della «NIV-Initiative» includono 20 sotto-progetti: dalla mobilità dolce, a una gestione dei rifiuti poco invasiva fino a un servizio alberghiero con alimenti regionali, biologici o del commercio equo.
Un progetto si occupa di come verranno riutilizzate le infrastrutture dopo i campionati di sci e un altro affronta il tema delle opportunità future per i giovani nelle Alpi.
 
«La comunicazione è l’asso nella manica» spiega Wetzel. Le persone devono essere informate bene e in modo comprensibile sugli obiettivi, le sfide e le misure messe in atto; in questo modo aumenta il loro grado di accettazione e nasce un vero spirito comunitario.
«Sostenibilità, quindi, che comunicata bene e portata avanti all’insegna della cooperazione regionale porta a creare valore aggiunto» così Thomas Egebrecht riassume gli input dell’evento.
«In Alto Adige dobbiamo rafforzare una comunicazione buona e tempestiva soprattutto gli effetti positivi del turismo invernale per la collettività» conclude Egebrecht.
Oltre ai posti di lavoro nel settore sportivo, si tratta anche dei miglioramenti infrastrutturali e del know-how tecnico e specifico nel settore delle tecnologie alpine.
I relatori presenti al simposio della ProNeve alla fine della discussione si sono trovati d’accordo sul fatto che dovrebbero essere prodotti studi comparativi sul tema «Il valore aggiunto creato dal turismo montano».

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