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Camera di Commercio: programmi e preventivo economico

Approvate le sette priorità d’azione per il quinquennio in corso e il documento di programmazione economica per il prossimo anno

Nel corso della seduta di ieri il Consiglio della Camera di Commercio di Trento si è riunito per approvare le Linee programmatiche per la presente consiliatura e il Preventivo economico per il 2016, documenti in stretta connessione tra loro.
«In un quadro di riferimento ancora indefinito per l’Ente camerale – ha spiegato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – sul quale pesa l’incertezza generata dal cambiamento che interesserà il proprio assetto giuridico, istituzionale e finanziario, si scelse, a suo tempo, di posticipare l’approvazione del Programma pluriennale di consiliatura.
«Ora, nonostante il panorama di riferimento non si sia ancora del tutto assestato, non è opportuno rinviare ulteriormente.»
 
 Le linee programmatiche per la consiliatura si articolano in sette priorità strategiche 
 
1. Esemplificare per crescere e aprirsi all’impresa.
La Camera di Commercio si impegna ad essere il primo agente di semplificazione al fianco del mondo imprenditoriale, incrementando le azioni che rendono più efficiente il sistema amministrativo sia al proprio interno sia nei confronti delle amministrazioni pubbliche operanti sul territorio;
 
2. Accompagnare l’impresa nei campi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.
L’Ente camerale, in stretta sinergia con la Provincia autonoma di Trento, si candida al ruolo di interlocutore privilegiato a sostegno dei progetti innovativi e del processo di internazionalizzazione, grazie anche al circuito delle Camere di commercio italiane all’estero;
 
3. Ruolo di osservatorio dell’economia.
Negli ultimi anni l’Ente camerale ha posto in essere un serio e concreto processo di miglioramento nella realizzazione di studi e ricerche statistico-economiche e nella loro divulgazione, nell’intento di costituire un solido e affidabile punto di riferimento per le imprese private e per le istituzioni pubbliche;
 
4. Conoscenza: qualità e competenze per la competitività delle imprese.
Accanto alle tradizionali aree di operatività, ad Accademia d’Impresa si richiede ora un impegno ulteriore per far emergere le professionalità, necessarie all’innovazione del tessuto economico, e per ridurre la distanza tra esigenze delle imprese e profili attivi e presenti sul mercato del lavoro;
 
5. Valorizzazione e tutela del territorio e dei suoi prodotti.
Palazzo Roccabruna proseguirà l’attività di valorizzazione del patrimonio agroalimentare trentino. Parallelamente, risulta indispensabile offrire tutela legale ai prodotti e alla creatività imprenditoriale, difendendoli dalle frequenti contraffazioni, con certificazioni e marchi, anche collettivi;
 
6. Pubblicità legale, tutela e regolazione del mercato. 
È nella natura stessa dell’Ente favorire la trasparenza, garantire l’affidabilità dei sistemi di misura, verificare la sicurezza dei prodotti, vigilare sulla corretta e libera concorrenza, promuovere il Servizio di conciliazione e dare attuazione ai piani di controllo per vini e grappe
 
7. Obbiettivi interni.
L’Ente camerale perseguirà un’attenta politica di controllo dei costi e di ottimizzazione della gestione delle risorse umane e materiali a disposizione e compirà ogni sforzo necessario a mantenere alto il livello qualitativo dei servizi garantiti a imprese e cittadini.
 
La parola è quindi passata a Mauro Leveghi, Segretario generale della Camera di Commercio, che ha illustrato il dettaglio del Preventivo economico 2016.
 
Il documento presenta proventi per 13.886.858 euro a fronte di oneri complessivi per 14.296.811 euro.
Il Preventivo economico registra un disavanzo di 409.953 euro, che viene coperto mediante il parziale utilizzo degli avanzi patrimonializzati risultanti dall’ultimo bilancio, ed è integrato da un piano essenziale degli investimenti che presenta risorse complessive per 440.000 euro. L’ammontare del disavanzo previsto sul 2016 è sensibilmente inferiore all’ipotesi formulata un anno fa.
 
Tre gli interventi cardine che hanno permesso di ridurre in modo sostanziale la previsione di disavanzo: la revisione della spesa corrente; la neutralizzazione dell’effetto a cascata sul finanziamento regionale legato alla riduzione del diritto annuale; la sottoscrizione del nuovo Accordo di programma, che prevede la delega all’Ente camerale di specifiche funzioni a cui si affiancano una serie di interventi di supporto al sistema economico che contemplano una diretta compartecipazione finanziaria dei due Enti con responsabilità gestionale in capo alla Camera di Commercio.
 
Entrambi i documenti sono stati approvati all’unanimità.

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