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«Fra poco, tutto è finito», da sabato 28 novembre

È il nuovo spettacolo del Club Armonia: un atto unico di Renzo Fracalossi che scolpisce le ultime parole dei «Condannati a morte della Resistenza europea»

«Fra poco, tutto è finito». Sono queste scarne parole che chiudono una lettera breve, con la quale un ragazzo di vent’anni prende commiato dalla vita. Non è un romanzo, né un invenzione.
Sono parole che stanno scolpite nella storia dell’Europa, perché sono quelle dei «Condannati a morte della Resistenza europea».
Nel settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale, la domanda che sempre più frequentemente ci si pone è quella del valore del tramandare la Memoria, consapevoli come siano che senza Memoria non c’è passato e quindi non c’è presente e, tanto meno, futuro.
«Ecco perché – spiega Renzo Fracalossi – in collaborazione con l’A.N.P.I. del Trentino e con la Provincia autonoma di Trento, abbiamo voluto ricercare sconosciute storie di ragazze, di ragazzi, di uomini e donne, coraggiosi e spaventati, che si sono battuti per un’idea grande di libertà e di pace; quell’idea che permette a noi, oggi, di guardare indietro e di imparare, ammesso che lo si voglia fare, dagli orrori della storia.»
 
«Fra poco, tutto è finito» è qualcosa di diverso dal racconto storico.
È un appello «ai liberi e ai forti», affinché la notte della ragione e della paura non abbia a calare più sul nostro orizzonte.
«Fra poco, tutto è finito» è un allestimento che narra di come in ogni Paese europeo occupato dal nazifascismo non ci furono eroi da pellicola cinematografica, bensì persone normali che dissero ad alta voce: No!
Fu un «No» carico di dolore, di paura, di drammi, ma fu quel No che, alla fine, vinse.
«Fra poco, tutto è finito» non è il rituale della retorica, perché non si piega alle commozioni da salotto, ma prova da indagare ed a segnalare come le Resistenze d’Europa furono la culla della democrazia e del sogno, ancor lontano peraltro, dell’unione dei popoli europei.
Il Club Armonia continua così a raccontare, a tramandare, a cercare nelle pieghe sconosciute della storia del vecchio continente vicende e personaggi ai quali tributare un dovere del ricordo che è monito e stimolo per il domani, soprattutto in un tempo in cui sembra così comodo dimenticare e fingere di non vedere. In scena non ci sono personaggi, ma Nazioni; non ci sono scene d’azione, ma parole che scavano la pietra; non ci sono effetti speciali, ma storie speciali, sconosciute, taciute e, spesso, dimenticate.
 
«Fra poco, tutto è finito» debutta a San Michele all’Adige (Sala comunale) sabato 28 novembre, poi replica a Spiazzo Rendena (Teatro) martedì 1 dicembre; a Taio (Auditorium della Biblioteca) mercoledì 2 dicembre; a Tione (Sala comunale) giovedì 3 dicembre; a Cavalese (Sala della Biblioteca) venerdì 4 dicembre e a Trento (Aula magna del Liceo G. Prati, via SS. Trinità) venerdì 11 dicembre.
Tutti gli spettacoli avranno inizio ad ore 20.30 con ingresso libero e gratuito.

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