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Inaugurato a Trento dal Ministro Franceschini il «Vigilianum»

Si tratta di uno scrigno di giacimenti culturali ora accessibili da qualsiasi studioso

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Abbiamo descritto l’altro ieri il «Vigilianum» inaugurato oggi dal Ministro Franceschini alla presenza dell’arcivescovo Bressan, del Cardinale Carlos Moreira Azevedo, del sindaco di Trento Andreatta, del presidente della Provincia Rossi e della presidente della Regione Avanzo.
Ricordiamo solo che nel servizio (vedi) abbiamo descritto la ricchezza delle giacenze culturali del Polo, di cui vale la pena ricordare qui che dispone di oltre 200.000 volumi, 2.946 cinquecentine, 98 incunaboli, 600 manoscritti, più di 100 testate di periodici in abbonamento, 3.000 pezzi di musica a stampa; una banca dati interna di 40.000 articoli di periodici reperibili e consultabili.
Il tutto è conservato con il massimo offerto dalla tecnologia, sia per una corretta conservazione del patrimonio che per una facile consultazione del materiale.
Il tutto è costato 12 milioni, per due terzi grazie al contributo della Provincia autonoma di Trento.
 

 
È evidente che presidente Rossi e monsignor Bressan credono nel futuro, perché la cultura è una ricchezza inestimabile che si esprime nel tempo.
«Questo luogo è come una fabbrica di pensiero nobile, positivo e moderno – ha detto il presidente Rossi, – che partendo proprio dalle nostre radici più profonde, da ciò che noi siamo, sa farci sentire in presa diretta con il mondo a servizio di un'idea: quella di essere capaci di costruire un mondo migliore.»
«La Chiesa risponde così a un mandato pastorale di servizio al bene globale delle persone, – ha detto il vescovo Bressan. – E accanto all’aiuto materiale ha sempre sviluppato una carità intellettuale.
«Basti pensare al ruolo dei monasteri, alla promozione delle scholae presso le cattedrali, all’immenso lavoro delle missioni per l’alfabetizzazione.»
 

 
«È un giorno di festa – ha detto il ministro Franceschini. – Aprire un centro che raccoglie archivi, unisce tre biblioteche in una unica, si fa polo culturale, trasforma questa inaugurazione in un segnale fortissimo per il nostro Paese. Ma anche per il mondo intero, che sempre più considera patrimonio dell’umanità il sapere, la conoscenza, la cultura.»
«Si tratta – commenta la presidente della Regione, Avanzo – di un dono per l'intera collettività che potrà avere un punto di riferimento importante per la storia e la cultura della nostra terra e un centro per la promozione del dialogo, fondamentale in questo momento storico così delicato.
«Ringrazio monsignor Bressan che ha voluto fortemente la nascita di questo polo culturale.»

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