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Meteotrentino: un mese di gennaio più caldo della media

Diffuso il nuovo rapporto mensile, dal quale appaiono i dettagli dell’andamento

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Il lago di Tovel in una foto scattata da Claudio Boninsegna il 17 gennaio 2016.
 
Gennaio 2016 è risultato più caldo e leggermente più asciutto della media in tutte le stazioni meteorologiche analizzate, fatta eccezione per Malè dove invece è risultato un po’ più freddo e più bagnato.
 
 Caratterizzazione del mese di gennaio 2016 (stazione di Trento Laste) 
Dopo il dominio anticiclonico che ha caratterizzato gli ultimi due mesi del 2015, il nuovo anno inizia con una ritirata dell’anticiclone e conseguente afflusso di aria più fredda e a tratti instabile.
Deboli perturbazioni atlantiche determinano precipitazioni nevose anche a bassa quota: il 2 gennaio nevicate diffuse da deboli a moderate mediamente oltre i 400-600 m ma localmente e temporaneamente anche a quote inferiori e/o fondovalle.
Mediamente sul territorio dai 5 ai 10 cm di neve fresca cumulata; a sud localmente dai 15 ai 25 cm.
Il 4 deboli nevicate sparse con valori di 2-5 cm oltre i 400 m di quota.
Nei giorni successivi correnti occidentali debolmente instabili interessano le Alpi determinando temporanei annuvolamenti.
 
Tra il 9 gennaio transita un fronte caldo, dalla tarda mattina a partire da ovest precipitazioni diffuse prima deboli poi moderate; quota neve a 1.600-1.800 per le zone alpine, 1.800-2.000 m per le aree prealpine.
Quantità cumulate medie di neve fresca al suolo di 10-20 cm. Localmente a ovest valori un po’ superiori (25-30 cm).
L’11 gennaio un fronte freddo interessa le Alpi: precipitazioni diffuse da moderate a forti al mattino fino al pomeriggio.
Limite nevicate mediamente a 1.600-1.800 m, a sud anche a 1.900 m; quantità cumulate di neve fresca misurate variabili da 10/15 cm fino a 20/25 cm (area val di Sole; valli gruppo Adamello; area passo Rolle-Valles-Pale di S. Martino).

Le alte temperature permettono lo sviluppo di locali temporali.
In seguito affluiscono masse d’aria via via più fredde e in quota le temperature scendono su valori inferiori alla media, mentre nelle vallate più basse il calo termico è molto mitigato dall’effetto föhn.
Dal 18 però il föhn si attenua e le temperature crollano anche nei fondovalle più bassi.

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