Industria alimentare, rinnovato il contratto di lavoro
Intesa su 105 euro di aumento salariale, congedo retribuito di sei mesi per donne vittime di violenza e Rls di sito
Al termine di una lunga trattativa è stata trovata l'intesa per il rinnovo del contratto nazionale delle industrie alimentari, siglato unitariamente da Flai Cgil Fai Cisl e Uila Uil.
I lavoratori, 400mila in Italia circa 2mila in Trentino, ottengono un aumento salariale mensile di 105 euro, l'estensione delle tutele sul piano della sicurezza a tutti i lavoratori del sito produttivo non solo dell'azienda con l'istituzione delle rls di sito, cioè i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza per tutta la filiera, e il raddoppio del congedo per le donne vittime di violenza, che passa dai tre mesi previsti per legge a sei mesi.
Il contratto è stato firmato unitariamente venerdì scorso e decorre dal 1° dicembre 2015 al 30 novembre 2019.
«Le organizzazioni sindacali sono state impegnate in un confronto molto serrato in cui non sono mancati anche momenti di forte tensione – ammette la segretaria generale di Flai del Trentino Manuela Faggioni. – Alla fine però è stata raggiunta una buona intesa. È un accordo fortemente inclusivo e che sottolinea anche il ruolo chiave della contrattazione di secondo livello.»
Tra gli altri punti qualificanti dell'accordo l'inclusione dei lavoratori stagionali storici nei processi di stabilizzazione, l'importanza della contrattazione di secondo livello e la creazione di un fondo per chi è stato licenziato e per le trasformazioni volontarie in part time, creando una sorta di ponte generazionale in grado di produrre vera e reale occupazione.
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