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«Settearti» porta al Melotti un genio della «Street art»

Venerdì 12 febbraio sarà proiettato «Bansky does New York», il docu-film del regista statunitense Chris Moukarbel che racconta il misterioso writer inglese

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La rassegna cinematografica Settearti, programmata all'Auditorium «Fausto Melotti» di Rovereto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, propone per venerdì 12 febbraio «Bansky does New York», il terzo dei cinque titoli in calendario.
Si tratta di un docu-film del regista statunitense Chris Moukarbel che sarà proiettato per la prima volta nella nostra regione.
Era il primo ottobre 2013 quando Banksy, writer inglese considerato uno dei maggiori esponenti della street art, annunciò che per 31 giorni, nella città di New York, avrebbe svelato un'opera al giorno.
La performance si è trasformata in un mese di follia, raccontato da Moukarbel utilizzando i filmati e le foto realizzati dai fan dell'artista.
«Mi ha sempre interessato – spiega il regista – la notorietà che Banksy è in grado di ottenere. Si può discutere se considerarlo o meno un artista contemporaneo; personalmente quello che mi attira è lo spettacolo che si crea intorno alle sue opere, e mi sembra che lui stesso sia interessato a questo aspetto.»
 
«Bansky does New York» è l'esilarante resoconto dell'ennesimo sorprendente progetto del misterioso artista, il racconto della folle caccia alle sue opere che ha coinvolto fan, curiosi e chi in ogni modo ha cercato di approfittare di un'occasione unica.
Una gigantesca «caccia al tesoro» sulle tracce di Banksy e delle sue opere provocatorie, che inizia sui social network (Twitter, Facebook, Instagram, YouTube) e finisce negli angoli più disparati della metropoli.
Il documentario è, infatti, anche un inedito viaggio attraverso New York nei luoghi toccati dal progetto di Banksy: dal Queens e Staten Island, Bushwick e il Lower East Side, fino a 5 Pointz, luogo simbolo per i graffiti newyorchesi.
Chris Moukarbel ha riutilizzato centinaia di post, foto e video che i fan di Banksy si sono scambiati durante il mese in cui lo street artist ha sabotato un'intera città, compreso l'intervento a sorpresa rappresentato dalla vendita in incognito di suoi pezzi originali, a prezzi stracciati in un mercatino di strada.
«Bansky does New York» arriva al «Melotti» in un momento di grande attenzione per l'ineffabile street artist britannico da parte dei media di tutto il mondo.
 
Risale all'estate scorsa il progetto del distopico parco dei divertimenti «Dismaland», l'installazione artistica temporanea organizzata da Banksy dal 21 agosto al 27 settembre nella Contea del Somerset in Inghilterra.
L’ultima opera dell’artista è apparsa invece il 25 gennaio scorso a Londra, vicino all’ambasciata francese: un murale realizzato per denunciare l’uso di gas lacrimogeni da parte della polizia contro i migranti.
Venerdì 12 febbraio la proiezione di «Bansky does New York» avrà inizio alle 20,45.
Il successivo appuntamento con la rassegna Settearti è fissato all'Auditorium «Melotti» di Rovereto per venerdì 11 marzo con il film di James Crump «Troublemakers: The Story of Land Art» che, attraverso rari filmati storici e nuove spettacolari immagini delle opere più note, celebra il carattere ribelle, eroico e iconoclasta di artisti che, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, sfidarono le convenzioni.

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