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Rovereto, bibliotecari in assemblea per difendere posti di lavoro

Con il cambio appalto i dipendenti della biblioteca comunale di Rovereto rischiano di restare senza lavoro

La prestigiosa biblioteca cittadina rischia di perdere un valido gruppo di professioniste e professionisti che in questi anni si sono formati e hanno garantito un lavoro di qualità nella gestione del back office e fronte office.
Per questa ragione domani, 12 febbraio, a partire dalle 10 i lavoratori si riuniranno in assemblea.
Non sarà, però, una riunione come le altre: nella sala della circoscrizione del Brione non ci saranno solo i bibliotecari che con il cambio appalto rischiano di vedere andare in fumo il loro posto di lavoro, ma anche politici e amministratori cittadini e una parte di quella cittadinanza e del tessuto culturale roveretano che in questi giorni si è mossa a sostegno di questi lavoratori con appelli e raccolte firme. Ne sono state raccolte 700.
 
«Vogliamo risposte chiare e chiare assunzioni di responsabilità - dicono i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Mirko Carotta, Fisascat Cisl, Fabio Bertolissi, e Uiltucs, Stefano Picchetti. - Le vogliamo dall'amministrazione comunale che ha fatto un bando poco chiaro e che non ha alcuna intenzione di vigilare affinché le condizioni di gara siano rispettate. Le pretendiamo da chi ha vinto la gestione del servizio, con un ribasso notevole.»
La società che si aggiudicata l'appalto, su cui pesa comunque un ricorso del Tar, ha già annunciato che non manterrà tutti e 20 gli attuali bibliotecari e non sembra intenzionata ad applicare il contratto nazionale di settore, cioè Federculture.
«Hanno fatto un'offerta al ribasso scegliendo consapevolmente di ridurre il costo lavoro - insistono i sindacati. - Ci siamo chiesti come faranno ad assicurare il servizio, ma sembra che su questo abbiano già le idee chiare: ricorreranno ad altro personale, meno pagato.»
Filcams, Fisascat e Uiltucs puntano il dito anche contro l'amministrazione comunale «colpevole quantomeno di aver agito con leggerezza nella valutazione delle offerte e inadempiente di fronte alla responsabilità di vigilare sulla corretto rispetto dei criteri del bando».

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