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Omicidio stradale, il senato approva: adesso è legge

Singolare che il governo abbia dovuto mettere la fiducia per ottenere l'approvazione

Qui parliamo solo dell’«omicidio stradale», non vogliamo dare spazio alle polemiche.
Ma francamente ci è sembrato singolare che, per ottenere l’approvazione di una legge che ha poco di politico, il Governo abbia dovuto chiedere la fiducia al Senato.

L'Assemblea del Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale e il reato di lesioni personali stradali.
Nel dettaglio, con la nuova legge resta la pena già prevista, dai 2 ai 7 anni, nell'ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada, ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi.
Le nuove regole, infatti, stabiliscono che chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere.
Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).
La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.

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