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«Di legno e di corda», recital per voci e coro su Cesare Battisti

Lo spettacolo andrà in scena a Milano l’11 giugno e a Trento il 23 settembre nell’ambito delle manifestazioni ufficiali per il Centenario della morte di Cesare Battisti

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Paolo Frizzi (alpini), Renzo Fracalossi (Club Armonia), Maurizio Pinamonti (alpini) e Mauro Pedrotti (SAT).
 
La prima assoluta nazionale dello spettacolo teatrale «Di legno e di corda», - recital per voci e coro dedicato a Cesare Battisti, di Renzo Fracalossi - sarà a Milano l’11 giugno 2016, presso la sala Verdi del Conservatorio di Milano, quindi a Trento il 23 settembre 2016.
Il lavoro teatrale vede unite nell’organizzazione le tre Associazioni cui Cesare Battisti ha lasciato una forte eredità, ovvero l’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Trento, il Club Armonia e il Coro della SAT.
Nella conferenza stampa di presentazione tenutasi mercoledì 27 aprile presso la sede degli Alpini di Trento, il Presidente Maurizio Pinamonti, ha precisato che «Lo spettacolo nasce nell’ambito delle manifestazioni ufficiali per il Centenario della morte di Cesare Battisti, che godono del patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, del Consiglio provinciale e di altri Enti territoriali minori.»
 
Il centenario dell’impiccagione di Cesare Battisti viene così ricordato dalle tre associazioni del territorio trentino, ancora in attività e delle quali Battisti fu socio: gli Alpini (A.N.A.), il Club Armonia e la S.A.T. (Coro della S.A.T.), attraverso un recital-concerto che utilizza tre filoni narrativi.
Da un lato il Coro, con la tradizione popolare ed i canti della Grande Guerra che fanno da «fondale musicale».
Come ha sottolineato Renzo Fracalossi del Club Armonia «La narrazione si suddivide fra due elementi naturali che sono stati «compagni di viaggio» per l’intera vita di Battisti, ovvero il legno e la canapa.»
Il legno, dalla culla ai banchi scolastici; dai boschi percorsi come geografo ai banchi del Consiglio Comunale di Trento, della Dieta di Innsbruck e del Parlamento austroungarico al duro tavolaccio della cella, per finire con l’asse alla quale Battisti viene appoggiato per essere ucciso.
 

 
In tutto questo percorso il legno parla dell’uomo, con uno straordinario affetto ed una partecipazione profonda.
La canapa è invece il contraltare di quest’affetto.
Attende Battisti fin dall’infanzia, vestendolo con abiti di canapa; sospettando di lui, in una sorta di rapporto d’amore-odio, fino ad attenderlo al sommo sacrificio, che si consuma in un «tripudio» fotografico, primo esempio di un evento eccezionale e di portata europea, narrato per immagini.
Giocato su alcune alternanze e nell’arco di circa 90 minuti, lo spettacolo, modulato sulla dimensione dell’atto unico, principia con il Coro, si addentra nei racconti del legno e della canapa, ritorna al canto come catarsi e come guida storica, riprende a dar voce ai due elementi naturali e si conclude sulle ali di una musica struggente e densa si significanze, per offrire una lettura assolutamente originale e forse unica della vicenda battistiana nel suo complesso.
 
La colonna sonora sarà a cura del coro della SAT, con - fra gli altri - dei pezzi di vera archeologia musicale che si riferiscono all’attività dello stesso Battisti. In modo particolare da segnalare l’inno a Battisti, già inciso negli anni cinquanta dal coro della Sat e poi finito negli archivi.
Il testo - come si addice a tutti gli inni - è ovviamente molto retorico, ma a detta del Maestro Mauro Pedrotti «quello che ha colpito è la musica, l’adattamento per coro che presenta dei passaggi molto interessanti».
Nella foto sopra, il Club Armonia con un giovanissimo Cesare Battisti (il primo a destra, in piedi).

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