Home | Economia | Cooperazione | Fusione tra le Casse Rurali di Trento e Aldeno-Cadine

Fusione tra le Casse Rurali di Trento e Aldeno-Cadine

La Federazione: «L’aggregazione tra i due istituti è una straordinaria opportunità per i soci e i territori. I tempi sono cambiati, per la banca doveroso cambiare»

image

Giorgio Bagozzi, Giorgio Fracalossi, Luigi Baldo e Pio Zanella.
 
I vertici dei due istituti alla vigilia delle assemblee dei soci: L’aggregazione tra i due istituti è una straordinaria opportunità per i soci e i territori. I tempi sono cambiati, per la banca doveroso cambiare.
La nuova realtà di credito potrà contare su una raccolta di oltre 2,6 miliardi, impieghi per 1,4 e un patrimonio di oltre 210 milioni.
E sarà molto solida, con un coefficiente Tier 1 del 15%. Questo consentirà ai soci e clienti di avere servizi più qualificati e condizioni più convenienti, oltre ad un miglior accesso al credito.
La rappresentanza sarà garantita attraverso numerosi strumenti di partecipazione.

Visto dall’alto, il territorio in cui operano le due Casse Rurali di Trento e di Aldeno-Cadine è omogeneo e coincide con la conca di Trento, da Meano ad Aldeno.
Due Casse con un territorio ed una storia comuni: entrambe provengono da precedenti fusioni di piccole rurali di sobborgo.
L’ultima, quella di Sopramonte confluita in Trento, fornisce forse la migliore risposta a chi si sente ancora intimorito dal cambiamento. Nessun problema e molti vantaggi.
«In realtà, hanno insistito oggi i presidenti Giorgio Fracalossi e Luigi Baldo, l’esperienza passata depone a favore di una aggregazione costruttiva e rispettosa dei territori.
«E lo scenario attuale ci dà la consapevolezza e la forza di farla. Serve fiducia, lealtà e trasparenza nella gestione.
«I soci hanno tutti gli elementi per decidere con coscienza.»
 
Domani, venerdì 29, sono convocate le assemblee straordinarie della Cassa Rurale di Aldeno-Cadine alle 18 e di Trento alle 20.
«Siamo e saremo trasparenti, – affermano i presidenti. – Ad esempio, gli statuti prevedono in assemblea l’espressione di voto palese, che deve essere riconoscibile. Per questo motivo si è scelto di far votare i soci in urne distinte per i “sì” e i “no”.
«Nessuna volontà di condizionare il voto, ma solo uno strumento di chiara e doverosa identificazione di una libera espressione del voto, concordata con i notai che sono i garanti del rispetto della legge e degli Statuti.»
 
«La Cassa Rurale cambia in una realtà che sta cambiando – ha affermato Fracalossi. – Oggi le parole chiave sono innovazione, prossimità, investimenti.
«Le famiglie e le imprese non ci chiedono solo vicinanza, ma anche servizi vantaggiosi, sempre più evoluti ed efficienti.
«Con una struttura aziendale più forte ed efficiente avremo maggiore possibilità di fare consulenza e garantire ricadute sulla comunità continuando a sostenere l’associazionismo, lo sport, la cultura.
«Nasce una banca molto solida, ben patrimonializzata e pronta anche per la riforma del credito cooperativo appena avviata.
«Come è noto, in un gruppo bancario cooperativo cui anche le nostre Rurali dovranno aderire l’autonomia sarà direttamente proporzionale alla loro solidità e capacità di generare valore.
«Più una Cassa è in salute, più sarà autonoma e quindi vicina alle esigenze del proprio territorio.»
 
Per il presidente di Aldeno e Cadine Luigi Baldo si tratta di una «opportunità che la Cassa ha valutato con serietà, attenzione e responsabilità.
«Il progetto di fusione che domani sarà sottoposto ai soci è frutto di una approfondita analisi da parte del gruppo dirigente cui è seguita  ampia condivisione sul territorio.
«Siamo convinti che per i soci e i clienti ci saranno solo vantaggi.
«Anche in termini di partecipazione alle scelte e di rappresentanza del territorio. I tempi sono cambiati, dobbiamo adeguarci e siamo in ritardo.»
 
 Rappresentanza e partecipazione 
Se la normativa impone certe caratteristiche in merito alla composizione dei consigli di amministrazione, questo non significa che verrà a mancare la partecipazione. Tutt’altro.
Ai tre consiglieri che verranno cooptati in consiglio da Aldeno se ne potrebbe aggiungere un quarto: si tratta di Debora Cont, 42 anni, professione ingegnere, residente a Villamontagna ma originaria di Aldeno, già amministratrice di quella Cassa Rurale.
Si presenterà candidata per un posto in consiglio nella Rurale di Trento all’assemblea (in sede ordinaria) di venerdì. E ciò rappresenta un ulteriore e concreto segnale di rispetto e condivisione.
Ma la partecipazione non si ferma qui. Rappresentanti della comunità di Aldeno saranno integrati (entro l’estate) negli altri organismi di partecipazione quali la Fondazione, la Commissione interventi sul territorio interna al Consiglio, nell’associazione Giovani soci e nella Consulta dei soci (che sarà integrata con 10 soci/e della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine) e che diventerà il vero elemento di raccordo tra la Cassa e la base sociale.
 
«Occorre saper leggere i tempi – ha affermato il direttore della Rurale di Trento Giorgio Bagozzi – ed i tempi ci dicono che questo è il momento per unire e non dividere, cogliere le opportunità di crescita e non chiuderci dentro confini.
«La nuova Cassa saprà essere vicina alla propria comunità con la consapevolezza di poter apportare valore alle Comunità ed essere stimolo all’economia.»
«Oggi la Cassa Rurale di Aldeno – afferma il direttore Pio Zanella – opera al 90% sul territorio di Trento. Se due anni fa nessuno pensava alla fusione è perché lo scenario era diverso.
«Oggi è cambiato il quadro normativo e di mercato, e la responsabilità ci impone di pensare alla sostenibilità futura ed a strutturarci in maniera tale da essere pienamente efficaci nello svolgere il nostro ruolo di “banca del territorio”, a sostegno delle esigenze dell’economia locale e delle nostre comunità.
«Tali argomenti ci convincono a ritenere la fusione la risposta più efficace ai profondi cambiamenti che l’intero territorio trentino sta vivendo.»
 
 I numeri delle due Rurali 
La fusione favorirà guadagni di efficienza ed importanti economie di scala. Insieme le due Rurali potranno contare su una raccolta complessiva di risparmio di 2,6 miliardi (di cui 1,8 miliardi di raccolta diretta e 0,8 miliardi di raccolta indiretta), impieghi a 1,4 miliardi e un patrimonio di 210 milioni di euro. Il margine di intermediazione a fine 2015 ha sfiorato gli 87 milioni e il risultato lordo di gestione circa 47 milioni.
Al 31.12.2015 entrambe le Casse hanno applicato una rigorosa politica di accantonamento sui crediti «non performing».
Tali interventi hanno prodotto un utile di quasi 2,8 milioni di euro per la Cassa Rurale di Trento e una perdita di 5,4 milioni per la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine.
La nuova Cassa sarà molto solida, con un coefficiente Tier 1 del 15% (minimo previsto dalla normativa 10,5%). 
Con la fusione è previsto che da qui al 2019 la nuova Cassa Rurale potrà contare su una crescita della raccolta di oltre 100 milioni e dei prestiti di 70 milioni, e grazie alle economie di scala, su un consistente calo dei costi. Fattori che porteranno l’utile netto a superare i 7 milioni di euro.
 
 L’assemblea ordinaria della Rurale di Trento 
Doppio impegno domani per i soci della Rurale di Trento, che oltre all’assemblea straordinaria di fusione saranno chiamati anche ad approvare il bilancio in assemblea ordinaria.
In scadenza tre consiglieri: Giulia Degasperi, 38 anni di Sardagna, imprenditrice, consigliere della Fondazione Cassa Rurale, si ricandida; David Pellegrini e Matteo Tapparelli non si ripresentano.
Tra i nuovi candidati, oltre a Debora Cont, si presenta per la prima volta anche Paolo Frizzi, 49 anni, avvocato, impegnato nell’associazionismo (attualmente è vicepresidente dell’ANA di Trento), socio dal 2004.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande