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Stamani il governatore Rossi al «Mart di Maraniello»

Il presidente era accompagnato dall'assessore Mellarini, dal dirigente Bettotti, presente il cda del Museo presieduto da Vescovi

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Le Collezioni permanenti con alcuni focus d'approfondimento sul patrimonio museale e la mostra dedicata a Giuseppe Penone, un allestimento che ha cambiato radicalmente il volto del museo: la visita di stamattina del presidente Ugo Rossi al Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ha toccato tutti i punti di forza del museo.
Il governatore del Trentino, assieme all'assessore alla cultura Tiziano Mellarini e al dirigente generale del Dipartimento Cultura, turismo, promozione e sport Sergio Bettotti, è stato accompagnato dal direttore Gianfranco Maraniello e dal cda presieduto da Ilaria Vescovi, in un percorso inedito alla scoperta delle novità e dei nuovi orientamenti che il direttore sta dando al Mart.
Il Mart, nato nel 1987 come ente funzionale della Provincia autonoma di Trento, opera oggi in tre luoghi distinti: a Rovereto la sede principale del Museo (un ampio complesso architettonico inaugurato nel 2002 su progetto di Mario Botta e Giulio Andreolli) e la Casa d’Arte Futurista Depero, e a Trento la Galleria Civica.
Quest’ultima sede è entrata a far parte del Mart, inaugurando i propri spazi nel centro storico di Trento, a ottobre 2013.
 

 
Dal giugno del 2015 il direttore è Gianfranco Maraniello che, nell'ambito di un percorso di riposizionamento del ruolo e della mission del Museo, è partito dalla ridefinizione dell'identità istituzionale, privilegiando il collegamento con il territorio.
Le mostre aperte a dicembre e visitate dal presidente Rossi e dall'assessore Mellarini, hanno inaugurato un nuovo museo.
L'allestimento permanente esalta il progetto architettonico originale, con il quale dialoga in una coerenza di colori, luci, utilizzo degli spazi.
In particolare al secondo piano è stata messa in evidenza una grande vetrata, che consente di ammirare il paesaggio di Rovereto, i profili montuosi e il sottostante giardino delle sculture.
 

 
Grazie al ritorno dei grandi capolavori delle Collezioni del Mart, la riflessione sull'architettura del Museo e sulle sue raccolte è un primo tassello nel mosaico che nei prossimi anni intende consolidare l’identità del Mart.
Costituite nel tempo grazie a una politica di importanti acquisizioni, depositi e donazioni, le Collezioni del Mart attraversano 150 anni di storia dell’arte, dalla fine del XIX secolo a oggi.
Il nuovo allestimento, voluto da Gianfranco Maraniello, è suddiviso in due percorsi cronologici: L’invenzione del moderno e L’irruzione del contemporaneo.
Partendo da questo vasto repertorio e isolando alcuni nuclei tematici, i Focus periodici si configurano come rassegne d’approfondimento sul patrimonio museale.
 

 
Al momento sono allestiti tre focus, il primo dedicato a Mario Raciti, il secondo a Mimmo Jodice e il terzo alla mostra Materiale Immateriale realizzata nell’ambito del progetto VVV VerboVisualeVirtuale.
Anche la mostra temporanea «Giuseppe Penone. Scultura» (fino al 26 giugno 2016) è un percorso espositivo sulla pratica della scultura, in stretto rapporto con l’architettura progettata da Mario Botta e i differenti ambienti.
Esposte opere inedite, significative riletture di lavori storici e una monumentale installazione in un allestimento che ha cambiato il volto del museo.
Tra i maggiori protagonisti dell’arte italiana, Giuseppe Penone è presente con le sue opere nelle principali collezioni internazionali, ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche del panorama contemporaneo.

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