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Dopo aver saltato un anno, ecco 79ª Mostra vini del Trentino

Si rinnova l’appuntamento primaverile con il vino trentino dal 19 al 22 maggio degustazioni a Palazzo Roccabruna e un ricco programma di eventi sulla città

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Dopo aver improvvidamente saltato l’edizione dello scorso anno, torna la Mostra Vini del Trentino, tradizionale occasione di incontro fra consumatori e mondo enologico locale.
È la 79ª edizione, frutto della collaborazione fra Consorzio Vini del Trentino e CCIAA di Trento con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, l’APT di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, il Consorzio Trento Iniziative e il patrocinio del Comune.
 
Nella conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo Roccabruna, sono intervenuti Giovanni Bort, presidente della CCIAA di Trento, Mauro Leveghi, segretario generale dell’Ente camerale, Graziano Molon (a destra nella foto), direttore del Consorzio tutela vini del Trentino, Elda Verones, direttrice dell’Apt di Trento e Roberto Stanchina, assessore comunale al turismo.
«La Mostra vini del Trentino è un evento che anima la città di Trento dal 1925 e ben 35 edizioni sono state organizzate presso la Camera di commercio di Trento», – ha ricordato Mauro Leveghi che, nel sottolineare la funzione di organismo di controllo della filiera vitivinicola svolta dall’Ente, ha fornito brevemente i dati più significativi del settore. – Nel 2015 la raccolta totale di uve è stata di 1.244.000 quintali, la produzione enologica ha toccato i 750.000 ettolitri, di cui 404.000 certificati Doc.
«L’imbottigliamento, fra vini Doc e IGT di annate diverse, è stato lo scorso anno di 551.000 ettolitri.»
[*** Vedi nota a pié di pagina.]
 
Giovanni Bort ha posto l’accento sul ruolo strategico dell’agricoltura, e della vitivinicoltura in particolare, per l’immagine del territorio.
«L’agricoltura in tutte le sue espressioni non ha solo un valore economico in sé – ha affermato il Presidente della CCIAA – ma è anche un prezioso strumento di tutela idrogeologica dell’ambiente montano e di comunicazione in campo turistico.»
Al suo debutto alla 79ª Mostra vini del Trentino, il direttore del Consorzio vini del Trentino, Graziano Molon, ha presentato il programma delle iniziative sottolineando l’importanza della collaborazione con le istituzioni del territorio al fine di veicolare un’immagine integrata e coordinata dell’offerta culturale ed enogastronomica della provincia.
Infine, l’assessore comunale al turismo, Roberto Stanchina, esprimendo soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto dalla Mostra, oggi alla sua 79ª edizione, ha richiamato l’attenzione su un aspetto fondamentale della cultura enologica, quello del bere consapevole; aspetto che trova nei vari laboratori proposti dal programma della rassegna, un posto di particolare rilievo quale elemento strategico della comunicazione del prodotto.
 
Sono 43 le aziende che hanno aderito all’iniziativa con 128 etichette, 31 di queste sono rappresentate dalle bollicine del Trentodoc.
Palazzo Roccabruna ospiterà le degustazioni da giovedì 19 a domenica 22 maggio con il seguente orario: giovedì e venerdì 17-22; sabato 11-23 e domenica 11-21.
Da venerdì a domenica in orario mostra sarà possibile gustare nella cucina del Palazzo le proposte gastronomiche preparate dagli chef delle Strade.
Venerdì sarà ospite dell’Enoteca l’agritur Fior di Bosco (Valfloriana) accompagnato dalla Strada dei Formaggi delle Dolomiti, mentre sabato e domenica in collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino saranno protagonisti, ai fuochi del Palazzo, rispettivamente lo Scrigno del Duomo (Trento) e l’agritur Rincher di Roncegno.
 
Non mancheranno laboratori di approfondimento (ingresso gratuito) che si proporranno di trasformare la degustazione enologica in un’esperienza sensoriale a tutto tondo: Divinisensi a cura di Carlo Casillo e Mariano De Tassis venerdì alle 20.00 e alle 21.30 nonché sabato alle 19.30 e alle 22.30.
Domenica mattina alle 11.00 sarà la volta di un laboratorio dedicato al profumo in compagnia di un’esperta di essenze, Erica Angeli (ArtFoodLab), e di un sommelier, Antonio Falzolgher che ci introdurranno in un mondo affascinante e complesso, quello delle sensazioni olfattive (Profumo di-vino, prenotazioni allo 0461/887101; costo consumazione 5,00 Euro)
 
Oltre a Palazzo Roccabruna anche il Libercafé – la cosiddetta Palazzina Liberty di Piazza Dante – da poco inaugurata sarà teatro di momenti di accostamento ai vini autoctoni trentini attraverso rapidi laboratori curati da sommelier (giovedì e venerdì alle 11.00 e alle 18.00 – prenotazioni allo 0461/887101; ingresso libero).
Il teatro con Maura Pettorruso svilupperà il tema del vino in due appuntamenti, venerdì e sabato alle 20.45, dal titolo «Sei vitigni in cerca d’autore» rispettivamente all’Area Sass in piazza Cesare Battisti e al Museo Diocesano.
 
Al cinema Astra proiezioni gratuite di film e documentari sul vino (giovedì alle 19.00 Archevitis e «L’approdo enoico» di Nereo Pederzolli e venerdì sempre alle 19.00 «Barolo boys. Storia di una rivoluzione» di Paolo Casalis e Tiziano Gaia) con degustazioni dei vini in mostra nello spazio enologico interno.
 
Infine numerose iniziative in cantina (Spagnolli, Borgo dei Posseri, Cantina di Aldeno, Cantina di Isera, Cantina Mezzacorona, Cantina di Mori Colli Zugna, Villa Corniole e Consorzio Cembrani Doc) per scoprire i vini là dove nascono in compagnia di chi li produce.

*** Un lettore ci ha inviato il commento che segue.

«Facendo un rapido calcolo tra quanto dichiarato in quintali e quanto trasformato in ettolitri, non tornano i conti... e relazionando la produzione a DOC in percentuale, questa non arriva al 50% del totale... Qualcosa non quadra oppure qualcuno ha dato i numeri in sensu stricto.»
 
Abbiamo girato il commento alla Camera di Commercio, che ci ha risposto così.

«C'è stato un equivoco nei dati forniti in conferenza stampa. La produzione totale 750 mila ettolitri è la produzione potenziale a Doc che si ottiene moltiplicando le rese per ettaro per gli ettari.
Invece i 404mila ettolitri a Doc sono la produzione certificata nel 2015 ovvero quella che ha superato gli esami di idoneità e che può essere il risultato di vendemmie anche di anni precedenti al 2015.
Per farla in breve la produzione totale di vino nel 2015 si aggira intorno agli 850mila ettolitri.
Nel 2015 poi 404mila ettolitri avevano tutti i requisiti di idoneità e hanno ottenuto la certificazione. Questo è il sensi del tutto.»
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