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Sabato 21 maggio al Teatro Sociale Requiem per Battisti e Filzi

Due orchestre e due cori lirici eseguiranno l'impeto di Giuseppe Verdi. Ingresso libero

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio provinciale onorerà in musica, sabato prossimo 21 aprile, il centesimo anniversario della morte di Cesare Battisti e di Fabio Filzi, accomunando in tale ricordo anche tutti i Caduti di tutte le guerre.
E’ stato promosso per questa ricorrenza un evento particolare, inserito nel complessivo programma per il centenario.
Verrà allestita l’imponente «Messa da Requiem» di Giuseppe Verdi, nell’esecuzione dell’orchestra trentina de «I Filarmonici», diretta dal maestro Alessandro Arnoldo, della Kammerorchester St.Pauli e del Chor der Friedenskirche di Amburgo, diretti da Fernando Swiech, infine del Coro Città di Piazzola sul Brenta, diretto dal maestro Paolo Piana.
Un grande organico per coinvolgere e raccontare storie plurali, legate dal sottile filo del sacrificio della «meglio Gioventù» di allora.
 
Il maestro concertatore sarà Mauro Roveri, le voci quelle del soprano Rosanna Lo Greco, del mezzosoprano Luciana Pansa, del tenore Paolo Antognetti e del basso Maurizio Franceschetti.
Il Concerto si terrà a Trento, nella splendida cornice del Teatro Sociale, con inizio ad ore 20.30 e ingresso libero al pubblico senza prenotazioni, fino ad esaurimento dei posti.
Qualche cenno sul Requiem verdiano. Dopo il grandioso successo di «Aida», Giuseppe Verdi decise di abbandonare provvisoriamente l’opera lirica, per dedicarsi ad altri generi musicali.
Fatto salvo un progetto per una «Messa da Requiem» in onore di Rossini, morto nel 1868, Verdi non si era mai occupato di musica sacra.
 
Per ricordare Rossini, Verdi aveva contribuito ad un grandioso progetto, suddiviso fra dodici compositori, per una solenne Messa dei Defunti, alla quale Verdi aveva offerto il «Libera me».
Poi non se ne fece più nulla e la composizione verdiana rimase nel cassetto.
Essa venne però ripresa da Verdi nel 1873, in morte di Alessandro Manzoni e quel «Libera me» divenne il fulcro attorno al quale comporre un’intera «Messa da Requiem», pensata, non tanto per l’uso liturgico, quanto piuttosto come una solenne esecuzione da concerto.
L’organico è quello di una grande orchestra d’opera, con ben otto trombe nel «Dies Irae», quattro Solisti ed un Coro misto che si suddivide in due Cori nel «Sanctus».
L’impetuosità della musica e la sua espressione fanno di questa «Messa» uno dei migliori lavori verdiani.
 
 La mostra d’arte a palazzo Trentini 
Rimane aperta fino a sabato prossimo 21 maggio la mostra d’arte organizzata dalla Presidenza del Consiglio provinciale nella sede di via Manci a Trento e inserita nel programma del Trento Film Festival.
Da vedere le splendide tele di Gotthard Bonell, in questa rassegna tematica – dal titolo «Le montagne della luce» – allestita da Gianluigi Rocca e da Daniela Ferrari. Orari: 10-13 e 14-19.
E’ gradita la pubblicazione anche nelle agende degli eventi espositivi.

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