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EURAC ha un nuovo statuto che privilegia la ricerca

L’assemblea dei soci punta sempre di più il focus sulla ricerca scientifica

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Roland Psenner e Stephan Ortner.
 
In 24 anni EURAC ha svolto un prezioso lavoro per il territorio e allo stesso tempo si è creata un nome e una reputazione nel mondo.
Solo nel 2015, 280 scienziati erano impegnati in 114 progetti di ricerca internazionali; attualmente sono attivi in 28 progetti europei, gestendo un budget — da record per EURAC — di oltre 44 milioni di euro.
Tra tutti i contributi nel corso dell'ultimo anno, i ricercatori hanno ad esempio scoperto alcuni geni associati all’insufficienza renale cronica, analizzato le abilità di scrittura degli studenti sudtirolesi e creato un catasto solare che riesce a mappare il posizionamento ideale e le potenzialità dei pannelli solari in un singolo edificio.
Il nuovo statuto, deliberato dall’assemblea dei soci venerdì scorso, prevede ora un focus esclusivo sulla ricerca.
Il presidente dell’EURAC Roland Psenner lo chiama «il nostro core business» e il direttore dell’EURAC Stephan Ortner spiega come negli ultimi mesi un processo democratico interno abbia distillato l'essenza di EURAC: ricerca scientifica eccellente e interdisciplinare, dalla quale trae vantaggio la società e che sviluppa soluzioni per i problemi del futuro.
 
Con il rinnovo dello statuto — sostanzialmente per la prima volta dal 1992 — EURAC non considera solamente i cambiamenti nella propria natura, ma tiene conto anche dello sviluppo che ha interessato la società: «Ora in Alto Adige c’è la consapevolezza dell’importanza della ricerca e di una vasta infrastruttura scientifica», dichiara Psenner, «ed EURAC, credo, abbia contribuito fortemente a questo sviluppo, assumendosi compiti che a volte oltrepassavano la ricerca. Ora ci concentriamo nuovamente sulla ricerca.»
«L’Alto Adige ha fatto grandi passi avanti nella ricerca scientifica, ma non dobbiamo mettere in secondo piano il fatto che ancora c’è molta strada da percorrere», aggiunge Ortner, «Secondo la strategia europea di Lisbona, il tre per cento del prodotto interno lordo dovrebbe essere investito in ricerca e sviluppo; siamo ancora lontani da questo obiettivo.»
Roland Psenner, entrato in carica da luglio 2015, descrive così la sua sensazione nei primi 318 giorni: «EURAC ha superato le mie aspettative quale centro di ricerca globale e ad azione locale.»
In occasione dell’assemblea è stato congedato il consigliere dimissionario Andrea Zeppa; al suo posto subentrerà l'agronomo Massimo Tagliavini, dal 2007 docente presso la Facoltà di scienze e tecnologie della Libera Università di Bolzano.

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