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Da Bolzano: approvato il disegno di legge sul rendiconto 2015

La Giunta provinciale ha chiuso oggi ufficialmente l’anno finanziario 2015 con l’approvazione del disegno di legge sul rendiconto generale

Il ddl «Approvazione del rendiconto generale della Provincia per l’esercizio finanziario 2015» è stato approvato oggi dalla Giunta.
Sarà ora trasmesso alla Corte dei Conti e poi al Consiglio provinciale.
L’anno finanziario 2015 della Provincia si è concluso registrando entrate per 5.952,2 milioni di euro e impegni di spesa per 5.940,4 milioni di euro.
Il volume iniziale del bilancio pari a 5.382 milioni è cresciuto nel corso dell’esercizio per l’iscrizione di fondi a destinazione vincolata, l’aumento degli stanziamenti relativi alle contabilità speciali e per gli effetti generati dall’assestamento, fino a raggiungere il volume complessivo di 6.068 milioni di euro.
 
Il risultato d’amministrazione dell’anno finanziario 2015 fa registrare un avanzo di 305,9 milioni di euro, in linea con quello degli anni precedenti.
La cifra si ridurrà presumibilmente di un terzo dopo il computo dei residui, ma a bilancio nel 2016 non è stata iscritta alcuna quota di tale saldo positivo, che nelle intenzioni della Giunta sarà invece pianificata per gli interventi nel 2017.
Nel 2015 sono state mantenute le principali misure introdotte negli anni precedenti.
Diverse agevolazioni per le famiglie e la conferma di aliquote fissate a livelli minimi, compreso il settore autoveicoli.
 
Nel 2015 ha inoltre iniziato a produrre i suoi effetti, con una notevole diminuzione del gettito, la cosiddetta no tax area che prevede la deduzione di 20mila euro sull’imponibile all’addizionale regionale IRPEF.
Le imprese hanno beneficiato nel 2015 degli effetti della manovra IRAP, grazie alla conferma da parte della Provincia dell’aliquota ordinaria al 2,68%, e grazie all’introduzione attraverso la legge di stabilità dello Stato della deducibilità del costo del lavoro dalla base imponibile.
A copertura delle manovre fiscali ha contribuito l’aumento del gettito dei tributi devoluti dalla Stato.
Va evidenziato che grazie al Patto di garanzia la quota di compartecipazione sull’IVA interna è passata dai 7 decimi agli 8 decimi.

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