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Bilancio Risto3 2015: cresce ancora il (buon) lavoro

Assunte altre 60 persone, portando gli occupati a 1.095 unità – Sono stati 6,8 i milioni di pasti cucinati, per 40 milioni di fatturato

Farebbe già notizia il fatto che, di questi tempi, un’impresa riesca ad assumere 60 nuovi collaboratori in un anno.
Ma l’effetto è ancora più forte se si considera che di pari passo con le assunzioni sono aumentate le tutele e le forme di welfare che quella stessa impresa ha deciso di mettere a disposizione di tutto il personale.
L’impresa in questione è la Risto3, che con 1.095 dipendenti è la più grande cooperativa trentina per addetti, il 90,6% dei quali sono donne e l’8,5% stranieri provenienti da 28 stati diversi.
Le misure introdotte a favore dei soci e dei collaboratori riguardano sia l’organizzazione del lavoro (banca ore, integrazione di retribuzione per lunghe malattie, inserimento di  figure jolly per sostituzioni improvvise…), sia veri e propri benefit (sconti nella bolletta, sanità integrativa, viaggi formativo-culturali, prima assistenza legale, premi aziendali ecc.).
Oltre a questo è stata creata l’Associazione «Risto3 Insieme» che gestisce un fondo mutualistico in grado di elargire contributi allo studio dei figli, integrazioni di reddito per gravi malattie, permessi retribuiti (oltre contratto) per assistere famigliari, contributi in caso di decesso del collaboratore, del coniuge o convivente e dei figli.
 
 Il bilancio 
Le socie, riunite ieri sera in assemblea alla sala della Cooperazione, hanno approvato il bilancio che presenta un fatturato di 40 milioni di euro, in lieve flessione (0,7%) rispetto al 2014 a causa soprattutto della chiusura estiva per ristrutturazione di due ristoranti (Gaia a Trento e Gilda a Rovereto).
In quest’ambito, come ha spiegato il direttore Stefano Raffaelli, la cooperativa ha infatti realizzato notevoli investimenti (oltre 2 milioni di euro), rivolgendosi ad imprese trentine per la realizzazione dei lavori.
Positivo anche l’utile netto 1,9% pur inferiore rispetto al 2014.
Ma il valore generato dalla cooperativa per il territorio va ricercato anche in altri aspetti, dai 20 milioni di retribuzioni ai 475mila euro di tasse, fino ai 70mila euro di supporti ad associazioni sportive, culturali e onlus.
Risultati portati a termine grazie a scelte partecipate e ad una modalità cooperativa nell’assunzione delle decisioni: oltre alle frequenti riunioni del Consiglio d’amministrazione (una al mese), ci sono state 3 pre-assemblee zonali, 13 riunioni sulla sicurezza sul lavoro, 12 incontri del gruppo Area sociale e 4 di quello «Risto3 Insieme».
 
 L’appello sugli appalti 
Il 2015 è stato caratterizzato dalla soddisfazione per l’aggiudicazione di importanti appalti scolastici (Comunità ex Comprensorio C5, Comunità Valli Giudicarie) anche con la formula del Project Financing (Comunità Alta Valsugana) che interessavano quasi 400 lavoratrici.
Resta però ancora aperto il nodo della gestione delle formule di appalto, che secondo la cooperativa non riescono a verificare l’effettiva salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Di qui l’appello lanciato agli organismi di controllo.
«Nel settore della ristorazione – ha spiegato in assemblea la presidente Sara Villotti – gli appalti vengono, nella realtà, aggiudicati al massimo ribasso, in quanto la formula di attribuzione dei punteggi utilizzata in Provincia di Trento è molto sbilanciata verso l’offerta economica e non premia quindi i progetti che garantiscono la maggior qualità del servizio.
«Nella ristorazione aperta al pubblico c’è sempre più concorrenza, sia come numeri sia per tipologia di offerta: molto spesso ci confrontiamo con realtà imprenditoriali che non rispettano le normative basilari sul lavoro.
«Per questo chiediamo una maggior attenzione da parte di Enti ed Organismi di controllo soprattutto per la salvaguardare i diritti dei lavoratori.»
 
 Gli obiettivi 2016/2017 
La sfida maggiore per il prossimo futuro sarà la realizzazione della nuova sede, a Spini di Gardolo, su un’area di 18.000 acquisita qualche anno fa, dove saranno realizzati la nuova palazzina uffici, magazzini, ristorante self, laboratorio del settore Party.
Sul versante organizzativo, proseguirà il processo di informatizzazione aziendale, che renderà più fluida ed immediata la circolazione dei dati.
«Il nostro impegno proseguirà poi – conclude la presidente – con l’introduzione di nuovi strumenti di welfare aziendale, come la staffetta generazionale, e sempre maggiore attenzione sarà anche data alla promozione dell’educazione alimentare nelle scuole e alla lotta agli sprechi.»

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