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Kompatscher incontra Boschi: «Collaborare porta buoni risultati»

Visita a Bolzano della Ministra Maria Elena Boschi, incontro con Kompatscher e i parlamentari: funziona la collaborazione con il governo

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Anche a Bolzano la ministra Boschi, come vedremo nel testo dell’articolo che segue, si è lanciata alla difesa delle autonomie.
«Nessuno ha mai pensato o ipotizzato di depotenziare le autonomie speciali – ha dichiarato Maria Elena Boschi, – che anzi verranno ulteriormente valorizzate.»
Tanto meglio per tutti, aggiungiamo noi. Tutto bene quel che finisce bene.
Quindi dimentichiamo ciò che disse il 24 ottobre 2014 all’assemblea del PD, quando affermò che «le autonomie sono anacronistiche e che vanno soppresse».
Cos'è cambiato? Semplice: la ministra, non potendo sopprimerle, ne è diventata paladina.

Trasferta bolzanina per la Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, che nel pomeriggio di oggi (6 giugno) ha incontrato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher.
Dopo un colloquio a quattr'occhi nell'ufficio del Landeshauptmann, i due si sono recati prima nella sala di Giunta dove hanno incontrato il resto dell'esecutivo, i vertici del Consiglio provinciale e i parlamentari altoatesini, e quindi nel cortile interno di Palazzo Widmann dove c'è stato spazio per le dichiarazioni ufficiali di fronte ai media.
Presentando l'elenco degli obiettivi raggiunti negli ultimi due anni, e guardando ai traguardi fissati per il futuro, Kompatscher ha spiegato che «la collaborazione fra governo nazionale e governo locale funziona.
«La gran parte dei punti presenti all'interno dell'accordo politico è stata infatti portata a termine.»
 
A partire dalla clausola di salvaguardia in tema di riforma della Costituzione, che prevede la possibilità di modificare lo Statuto di autonomia solo d'intesa con la Provincia, sino alla procedura semplificata per il trasferimento di competenze.
«In questo modo – ha commentato Kompatscher – abbiamo raggiunto importanti garanzie per un'autonomia che, grazie all'ancoraggio internazionale, si conferma speciale tra le speciali.»
Per quanto riguarda il futuro, il Landeshauptmann ha ribadito di voler proseguire «lungo un percorso a forte vocazione europea che faccia dell'Alto Adige non solo un ponte fra l'Italia e il mondo germanico, ma un vero e proprio laboratorio».
 
Su questo punto è tornata anche Maria Elena Boschi, la quale ha ricordato «il ruolo di cerniera e di mediazione svolto dalla Provincia di Bolzano su un tema delicato come quello del Brennero».
La Ministra, inoltre, parlando di riforma della Costituzione, ha aggiunto che «nessuno ha mai pensato o ipotizzato di depotenziare le autonomie speciali, che anzi verranno ulteriormente valorizzate.
«La fiducia è reciproca – ha spiegato la Boschi – la collaborazione sino ad oggi è stata estremamente positiva, e per questo l'accordo tra governo locale e nazionale funzione: l'Alto Adige resta per molti aspetti un modello da seguire.»
 
Scendendo nel dettaglio, la Ministra Maria Elena Boschi ha annunciato che «le due norme di attuazione sul commercio e sulla caccia sono in dirittura d'arrivo», quindi è toccato al sottosegretario Gianclaudio Bressa e ai parlamentari Karl Zeller e Daniel Alfreider chiudere gli interventi.
Bressa ha sottolineato che «il nuovo ordinamento che regola i rapporti finanziari tra Stato e Provincia basato su autonomia, responsabilità e solidarietà è un modello da seguire – e che – anche su un tema delicato come quello della toponomastica ci si avvia verso una soluzione.»
 
Daniel Alfreider, invece, oltre che sulla proposta di legge che tutela la minoranza ladina, si è concentrato sull'intesa legata al rinnovo della concessione A22 ad una società in house, «un accordo importante perché ci consente di gestire localmente le questioni chiave legate a mobilità e investimenti sul territorio, con particolare attenzione al tunnel del Brennero e alle tratte di accesso».
Il senatore Karl Zeller, infine, ha spiegato che «mai come in questi due anni si è riusciti a collaborare in maniera proficua con il governo nazionale: ciò è frutto di un buon accordo programmatico, di un governo forte e sensibile alle questioni dell'autonomia, e di una squadra parlamentare coesa».

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