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Riforma del Credito Cooperativo: non ancora trovato l'accordo

Il CdA del Gruppo Bancario Cooperativo ha rinviato ogni decisione a una riunione del prossimo primo luglio

Sin dal gennaio 2015, data di emanazione del Decreto Legge di riforma del settore delle Banche Popolari, e dall’annuncio di un imminente intervento legislativo che avrebbe interessato anche le Banche di Credito Cooperativo, il Gruppo Cassa Centrale Banca - con il supporto delle Federazioni e delle BCC di riferimento - ha elaborato un progetto che delinea un nuovo modello di Gruppo Bancario Cooperativo.
Focus del nuovo modello era ed è la volontà di dar vita ad un assetto organizzativo originale basato su di un approccio risk based, in grado cioè di coniugare il corretto equilibrio fra le prerogative di un Gruppo Bancario e l’autonomia delle BCC-CR.
Il centro sono e devono rimanere le BCC che rappresentano un valore straordinario per il sistema Paese e che devono continuare a svolgere il loro insostituibile ruolo di banca di comunità in un Gruppo che ne promuova la redditività, l’efficienza e la competitività.
 
La bozza del progetto è stata presentata al Consiglio nazionale di Federcasse il 17 aprile 2015 e successivamente in occasione di una conferenza stampa presso la Borsa valori di Milano a fine luglio.
Ha poi rappresentato il leitmotiv del meeting svoltosi il 19 settembre 2015 alla presenza di oltre 150 BCC provenienti da tutto il territorio nazionale.
Banche di Credito Cooperativo che, nel tempo e in larga parte, hanno riconosciuto la qualità dei prodotti e servizi offerti dal Gruppo nonché l’approccio al mercato basato su di una visione improntata al rigore ed al pragmatismo.
Cassa Centrale Banca, con le proprie società di riferimento Phoenix Informatica Bancaria, IBT, CSD, Cesve, Assicura, Assic.ra, Neam ed anche con il supporto di Mediocredito Trentino Alto Adige nell’attività corporate, rappresenta un network di riferimento primario nel panorama del credito cooperativo italiano.
Un network al quale in termini informatici fa riferimento (per le masse) oltre il 50% delle BCC e costituisce in termini di servizi finanziari un partner per oltre 200 BCC nel settore del risparmio gestito, nell’attività di tesoreria e per circa 160 BCC in quello della consulenza direzionale.
Costituisce inoltre un riferimento nel settore del bancassicurazione grazie alla qualità del lavoro svolto da Assicura Group ed Assi.cra.
 
Federcasse, raccogliendo anche l’invito formulato da numerose BCC dopo il meeting di Bologna, ha chiesto l’apertura di un confronto fra il Gruppo Cassa Centrale e il Gruppo Iccrea Holding con l’obiettivo di costruire un unico Gruppo Bancario Cooperativo.
Il Gruppo Cassa Centrale Banca, nel sedersi al tavolo, ha responsabilmente condiviso l’obiettivo, sottolineando però che il valore dell’unità deve essere sostenuto e finalizzato ad una rifondazione del Sistema che, basandosi anche su elementi di forte discontinuità, realizzi un complessivo efficientamento bancario e industriale.
 
Il Consiglio del Gruppo CCB, dopo mesi di incontri con i vertici di Federcasse e Iccrea Holding, pur ringraziando il Presidente Azzi, molte Federazioni e BCC per il supporto prestato, ha preso atto, con estremo rammarico, che non sussistono ad oggi gli elementi concreti per realizzare l’integrazione fra il Gruppo CCB e il Gruppo Iccrea Holding, condizione necessaria ma non sufficiente per la costruzione strategico - operativa di un unico Gruppo Bancario Cooperativo.
In questo scenario, alla luce della doverosa necessità di dare conto e certezze alle numerose BCC italiane che negli anni hanno condiviso le scelte industriali, il consiglio del Gruppo CCB nella seduta odierna ha approfondito e valutato le linee strategico-operative e le tappe temporali di accelerazione del progetto del proprio Gruppo Bancario Cooperativo presentato prima a Milano e quindi a Bologna nell’autunno del 2015.
 
Il consiglio di amministrazione del Gruppo, tenendo conto delle sollecitazioni giunte in questi giorni da Federcasse, Iccrea Holding e molte Federazioni, ha deciso - riconoscendo ancora una volta il valore dell’unità del Sistema - di convocare una riunione straordinaria per il prossimo primo luglio, rinviando a quella data le definitive e improrogabili decisioni.

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