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Piano sanitario dell'Alto Adige, parte l’iter d'approvazione

La Provincia autonoma di Bolzano ha approvato il Piano per il periodo 2016-2020

Con il nuovo Piano sanitario provinciale viene elaborato un importante strumento di indirizzo per reimpostare l'assistenza sanitaria in Alto Adige.
Il nuovo Piano 2016-2020 dovrà rappresentare una guida strategica per il coordinamento e la riorganizzazione dei servizi e delle prestazioni di tutela, di promozione e di recupero della salute.
Collaboratori del settore sanitario, rappresentanze di interesse e parti sociali, ma anche le organizzazioni dei pazienti, hanno fatto pervenire oltre 300 proposte al gruppo di esperti con Wolfgang Bayer, Michaela Moritz e Francesco Longo, che ha rielaborato il Piano risalente al 1999, definendo basi e campi di intervento in una serie di settori tra cui il riordino clinico, l'assistenza sul territorio, la prevenzione, la riabilitazione.
Oggi la Giunta provinciale ha dato via libera al progetto di Piano sanitario e ai prossimi passi dell’iter procedurale di approvazione.
«Il Piano è uno strumento che da un lato consente una sicurezza di pianificazione a lungo termine, dall’altro garantisce anche la necessaria flessibilità nell’attuazione delle singole misure», ha detto l’assessora provinciale Martha Stocker dopo la seduta di Giunta.
 
30 giorni per osservazioni e proposte
Ora la proposta di Piano elaborata dagli esperti viene pubblicata online e in forma cartacea per consentirne la visione a tutti i cittadini interessati nella Ripartizione provinciale sanità, nel Consiglio dei Comuni e nei 116 Comuni altoatesini. Previsti anche incontri pubblici e audizioni.
Da luglio singoli, enti e associazioni hanno 30 giorni di tempo per inoltrare le loro osservazioni.
«È importante che le persone diano il loro contributo con proposte di integrazione», ha spiegato Stocker.
La Giunta punta ad approvare definitivamente il Piano sanitario provinciale tra ottobre e novembre prossimi.
 
Obiettivi e settori di intervento
Obiettivo del Piano sanitario provinciale è di assicurare le basi organizzative come premessa per un'elevata qualità dell'assistenza futura, che sia tarata sulle esigenze del cittadino, completa, orientata al fabbisogno, interdisciplinare, vicina al domicilio, efficiente.
L’attenzione del gruppo di esperti riguarda 3 settori: l’assistenza sanitaria di base, l’assistenza sul territorio e quindi vicina al domicilio, la rete ospedaliera provinciale.

Nell’assistenza sanitaria di base rientra anche il Piano provinciale di prevenzione 2016-2020 già approvato con misure riguardanti tra l’altro stili di vita, screening, prevenzione incidenti domestici, lavoro, ambiente e salute, infezioni e coperture vaccinali, sicurezza alimentare.
L’assistenza vicino a casa e domiciliare comprende invece le misure per un’assistenza orientata al fabbisogno individuale e continua del paziente nelle immediate vicinanze del suo domicilio.
In tal senso va rafforzata la collaborazione fra servizi sanitari e sociali, specie nella cura delle persone anziane e delle persone con disabilità.
Un altro aspetto prioritario della bozza degli esperti affronta il miglioramento dell’assistenza dei malati cronici, ad esempio attraverso l’incentivazione dell’autogestione, l’uniformità nell’assistenza, l’uso di sistemi IT e la collaborazione migliorata tra medici di medicina generale, medici specialisti e altre professioni sanitarie.

La rete della medicina di gruppo, lo sviluppo dei distretti in direzione di centri sanitari e sociali con un ampliamento delle prestazioni offerte, la messa in rete dei servizi sul territorio e la cooperazione degli operatori nell’assistenza agli acuti nella rete ospedaliera sono misure che dovranno contribuire a rafforzare l’assistenza dei pazienti vicino a casa propria.
La cura nella rete ospedaliera provinciale si concretizzerà in una migliore armonizzazione dell’offerta delle prestazioni sanitarie fornite da ospedali di base (Silandro, Vipiteno, San Candido) e ospedali aziendali (Merano, Bressanone, Brunico) secondo il principio «un ospedale, due sedi».
I reparti e il personale saranno gestiti da una direzione unica con un responsabile in ciascuna delle due strutture.
La riduzione dei posti letto per acuti sarà compensata dalla modifica nei posti letto per post acuti e ricoveri temporanei di transito. Il quadro viene completato con l'ospedale centrale di Bolzano.

La pianificazione di case di riposo e strutture per anziani sarà riferita al fabbisogno previsto nel 2030.
Altri punti centrali del Piano sanitario provinciale sono il riordino della rete del soccorso d’urgenza (compreso il passaggio al numero unico 112), il potenziamento dei servizi riabilitativi a domicilio, la creazione di un’offerta di assistenza unitaria a livello provinciale per mamma e neonato durante la gravidanza e dopo la nascita.
Il nuovo Piano sanitario provinciale 2016-2020 definisce anche l’accreditamento delle strutture private in base a un’analisi del fabbisogno, l’acquisto di attrezzature mediche a seguito di una valutazione delle necessità sul piano medico ed economico.
L’elaborazione di un piano sostenibile di sviluppo del personale, lo sviluppo e l’attuazione di piani IT sia nei servizi online per i cittadini (prenotazioni, pagamento, ritiro referti) che il fascicolo integrato del paziente.

Tutte le misure saranno sottoposte a una verifica annuale riguardo alla loro attuazione ed eventualmente adeguate alle mutate esigenze.
Il Piano sanitario provinciale vuole essere una sorta di work in progress costantemente aggiornato e attualizzato.

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