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Mercoledì 22 giugno la terza partita: Italia-Irlanda

Buffon e Candreva non giocheranno, ma «non ci sono titolari e riserve, ci sono 23 giocatori che vincono o perdono»

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Antonio Conte predica umiltà e massima attenzione alla vigilia del match con l’Irlanda, una sfida che non vale per la classifica del girone, ma che può contribuire ad aumentare la fiducia del gruppo.
E guai a pensare già agli ottavi di finale.
«Dopo la gara con la Svezia – confessa il Ct in conferenza stampa – ho cambiato idea su alcune situazioni, la squadra ha bisogno di alcuni equilibri e le scelte dimostreranno quanto ci teniamo alla partita, che non considero inutile e che non servirà a creare titolari e riserve.
«Dobbiamo essere umili, consci dei nostri mezzi e dei nostri difetti. Abbiamo intrapreso un percorso nella maniera giusta, ma non ci deve far dimenticare da dove arriviamo, saremmo degli stolti a cadere in un tranello del genere.
«Non dobbiamo mai perdere la strada maestra.»
 
Anche in occasione dell’ultimo incontro delle qualificazioni europee con la Norvegia, gli Azzurri avevano già il pass per la Francia in tasca, ma questo non influì in alcun modo sulla prestazione.
«Abbiamo vinto costringendoli allo spareggio e non si sono qualificati, – ricorda Conte. – So benissimo che se perdessimo domani arriverebbero delle rotture di scatole e dobbiamo cercare di evitarle.»
Con l’Irlanda troverà spazio chi ha giocato meno nelle prime due uscite, a conferma del fatto che il Ct ha la massima fiducia in tutto il gruppo.
«Non saranno 9 cambi, non saranno 5, fate un po' voi la media, – annuncia rivolgendosi ai cronisti. – Queste sono gare spartiacque anche all'interno del gruppo.
«Non ci sono titolari e riserve, ci sono 23 giocatori che vincono o perdono, insieme a me e allo staff. Mi aspetto una prestazione da squadra.»
Sicuramente non sarà della partita Antonio Candreva, infortunatosi con la Svezia all’adduttore destro.
«Oggi ha fatto un buon lavoro sul campo, – sottolinea il Ct. – Ho fiducia sul suo recupero per la prossima gara, ma valuteremo anche soluzioni alternative.»
 
Prima di entrare in sala stampa il Commissario tecnico azzurro ha effettuato un rapido sopralluogo sul campo e ha potuto valutare in prima persona le pessime condizioni del terreno di gioco.
«È un Europeo organizzato molto bene, ma questo campo non è all'altezza della situazione.
«Non mi piace però dare alibi ai giocatori perché il campo sarà lo stesso per noi e per l’Irlanda.»
 
Ad accompagnare Conte in conferenza c’è Gigi Buffon, che ha smaltito solo oggi la febbre e domani dovrebbe accomodarsi in panchina per lasciare il posto a Salvatore Sirigu.
«Sto bene – spiega il capitano – ma ho avuto tre/quattro giorni di influenza, anche nel pre gara con la Svezia, penso di non giocare e credo sia giusto così.»
Dall’alto della sua esperienza, il portierone azzurro sa bene che basta poco per rovinare quanto fatto sinora.
«Se veniamo meno a certi ingredienti, a certe caratteristiche, rischiamo di fare dei passi indietro e non ce lo possiamo permettere.
«Abbiamo costruito una condizione privilegiata qualificandoci dopo due partite e sappiamo cosa abbiamo fatto per arrivare a questo e cosa dobbiamo continuare a fare per toglierci altre soddisfazioni.
«È insolito per l'Italia avere qualche giorno per poter preparare il turno successivo perché di solito arriviamo affogati all' ultimo minuto della terza partita.»
 
Il legame con il Ct è sempre stato molto forte.
«È l'allenatore ideale per come sa creare un gruppo e mettere tatticamente in campo le squadre. Ci vuole tanta dose di disponibilità anche da parte di chi non gioca nel credere in toto in quello che dice il mister.»
Non erano in molti a credere alle possibilità dell’Italia all’inizio dell’avventura francese.
«Le premesse erano funeste e facevano presagire l’immediato ritorno sul suolo patrio, ma fortunatamente non è andata così e questo ha fatto sì che, stimolati nell'orgoglio, tutti e 23 abbiamo cercato un unico modo di pensare e di lavorare per stupire, fare gruppo e raggiungere risultati.»

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