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Brady dà all’Italia la prima sconfitta: l’Irlanda vola agli ottavi

Partita poco entusiasmante, giocata male: più difesa che attacco

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Non riesce a calare il tris l’Italia, che dopo i successi con Belgio e Svezia subisce la prima sconfitta dell’Europeo ad opera dell’Irlanda.
Decide un gol di Brady a cinque minuti dalla fine, una rete che regala una storica qualificazione all’Irlanda ma che è ininfluente per la classifica degli Azzurri, già sicuri del primo posto del girone e proiettati alla sfida negli ottavi di finale con la Spagna.
Come preannunciato alla vigilia Conte cambia otto giocatori rispetto all’incontro con la Svezia, confermando solo Barzagli e Bonucci in difesa e Florenzi a centrocampo nel consueto 3-5-2.
Davanti a Sirigu, schierato tra i pali al posto di Buffon, è Ogbonna ad affiancare i suoi due ex compagni ai tempi della Juventus, mentre Thiago Motta è il regista in un centrocampo inedito con Sturaro, De Sciglio a sinistra e l’esordiente Bernardeschi sulla corsia destra.
In avanti spazio a Zaza e Immobile, entrati bene in campo con Svezia e Belgio ed entrambi alla ricerca del secondo gol in Nazionale.
 
L’Irlanda deve fare a meno della sua stella, Jonathan Walters, autore di cinque gol nelle qualificazioni compresa la doppietta decisiva nel ritorno dei play off con la Bosnia.
Per centrare la qualificazione il Ct Martin O’Neill si affida a Shane Long, compagno di squadra di Pellè al Southampton e terminale offensivo con Murphy di una squadra esperta (con 29 anni, 9 mesi e 17 giorni è la rosa con l’età media più alta all’Europeo) e che ha nella fisicità la sua arma migliore.
Non sorprende quindi l’aggressività degli irlandesi, sin dalle prime battute in pressing alto e duri nei contrasti per cercare di ostacolare il giro palla dell’Italia, reso difficoltoso anche dal pessimo stato del terreno di gioco.
Dopo un sinistro dalla distanza di Hendrick che sfiora l’incrocio dei pali, al 20’ Sirigu si fa trovare pronto deviando sopra la traversa l’incornata di Murphy.
L’Italia fatica nell’impostazione della manovra e sono pochi i palloni giocabili per Zaza e Immobile, mentre l’Irlanda si affida ai lanci lunghi e ai calci piazzati alla ricerca delle sue torri, ben controllate dalla difesa azzurra.
L’unica vera occasione di un primo tempo povero di emozioni arriva a tre minuti dall’intervallo con Immobile, che dal limite dell’area calcia a lato.
Allo stadio Pierre Mauroy, con il tetto chiuso per l’occasione, lo spettacolo è solo sugli spalti, con i tifosi di Italia e Irlanda a cercare di spingere alla vittoria le due squadre in un clima di massimo fair play.
 
La ripresa è più vibrante, con gli uomini di O’Neill a caccia di un successo fondamentale per il passaggio del turno e l’Italia pronta a ripartire.
Al 7’ Zaza sfiora la traversa con una bella girata al volo su cross di De Sciglio, poi è Long a chiamare alla respinta Sirigu con un violento tiro cross.
Conte inserisce Darmian per Bernardeschi e a un quarto d’ora dal termine decide di giocarsi la carta Insigne, anche lui all’esordio nell’Europeo al posto di Immobile.
E a due minuti dall’ingresso in campo il fantasista del Napoli va subito vicinissimo al gol, colpendo il palo con un destro a giro al termine di una bella azione personale.
Al 35’ debutta anche El Shaarawy, ma dopo un’occasionissima fallita da Hoolahan è l’Irlanda a trovare il gol qualificazione con un colpo di testa di Brady, che sorprende Bonucci e di testa brucia sul tempo Sirigu.
L’Italia passa comunque il turno, ma il 27 giugno a Saint-Denis con la Spagna non si può più sbagliare.

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