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Presentati a Trento i risultati del progetto «Ambacoop»

Per la prima volta viene definito un profilo e un percorso di valorizzazione delle competenze per amministrare una Cassa Rurale/Bcc

Interpretare un bilancio, curare i rapporti con i portatori di interesse, conoscere a fondo il «core business» dell’azienda e definirne la strategia.
Sono solo alcuni dei requisiti di un buon amministratore di cooperativa. Per una banca, in particolare, la normativa prevede che ogni amministratore compili una «autovalutazione» delle proprie competenze. Che, nel caso di una Cassa Rurale BCC, non possono essere di natura solo tecnica.
Il tema è stato oggetto negli ultimi due anni di un progetto europeo – capofila la Federazione Trentina – che ha coinvolto esperti delle organizzazioni cooperative di Germania, Inghilterra e Spagna.
I risultati sono stati presentati oggi in un seminario a Trento, alla sala della Cooperazione.
Attualmente gli amministratori di banche cooperative devono compilare una autovalutazione sulle proprie competenze professionali, così come richiesto dalla normativa di Bankitalia. Competenze che in futuro dovranno essere formalizzate da un ente terzo che dovrà validare i risultati di apprendimento e rilasciare i crediti formativi che diventeranno obbligatori.
 
«Spesso si tratta di far emergere competenze già esistenti – ha affermato il direttore della Federazione Carlo Dellasega – oppure integrare quelle mancanti.
«Un percorso condiviso che prevede per la prima volta procedure certe e definite da un protocollo accettato da tutti.»
Si applicherà in maniera graduale a partire dai nuovi amministratori e amministratrici, e coinvolgerà anche la selezione dei candidati e delle candidate alla carica.
L’innovazione si propone di avere effetti positivi sulla gestione delle Casse Rurali, con una maggiore qualificazione dei consigli di amministrazione a partire dalla consapevolezza del proprio ruolo all’interno della banca cooperativa.
«Un altro passo verso la qualificazione dei consigli di amministrazione – ha affermato la vicepresidente Marina Castaldo, – fondamentale in questo periodo in cui la gestione di una banca è diventata estremamente complessa.
«Ma il vero valore aggiunto di una Cassa Rurale è la coerenza con i principi e i valori della cooperazione. Che vanno riconosciuti e validati.»
 
 Le caratteristiche del profilo di amministratore 
Il profilo si struttura in tre ambiti: due professionali (di ruolo e di settore) ed uno identitario, che per una Cassa Rurale è molto rilevante, ovvero il rispetto dei principi e valori della cooperazione.
Le competenze tecniche degli amministratori (presidenti, vice, consiglieri, componenti comitato esecutivo) attengono anzitutto il ruolo che è la capacità di orientare la strategia dell’impresa, conoscerne a fondo le linee di sviluppo, le procedure dei processi decisionali e i rapporti con tutti i portatori di interesse.
Poi c’è una competenza specifica di settore, che comprende la capacità di interpretare le informazioni finanziarie come la compliance, l’internal audit, eccetera che derivano dalla struttura manageriale della Cassa.
Infine c’è un aspetto specifico che riguarda la banca come cooperativa, l’ambito identitario. È opportuno che un amministratore di cooperativa, anche una banca, conosca ed interpreti in maniera coerente i principi e i valori della cooperazione. Sono requisiti indispensabili per rendere evidente la specificità di una Cassa Rurale rispetto alla generalità degli istituti di credito.
Per arrivarci, sono previste varie tappe di valutazione e validazione, in cui i consiglieri (o candidati) si confrontano con esperti per far emergere la consapevolezza di quello che già si fa ed integrare eventualmente con la formazione i requisiti mancanti. Il tutto seguendo procedure validare, compatibili anche con i vari standard a livello europeo.
 
La Federazione - insieme a Formazione Lavoro - gestirà questo processo di validazione delle competenze, che prevede il rilascio di crediti formativi in coerenza con il Patto di sistema per la formazione obbligatoria degli amministratori.
Attualmente Formazione Lavoro attraverso Banking Care gestisce i corsi di preparazione per amministrare imprese cooperative: 40 ore di formazione serale con test serale.
«L’obiettivo – ha affermato il direttore di Formazione Lavoro Giorgio Pasolli – è di dare la possibilità ai giovani che vogliono assumere l’impegno ad amministrare di proporsi all’assemblea con una preparazione e un’esperienza tali da renderli credibili agli occhi di chi li voterà.»

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