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Suoni delle Dolomiti: il violoncello del grande Mischa Maisky

Mercoledì 20 al rifugio Rosetta «G. Pedrotti» nelle Pale di San Martino

Dopo il jazz, la canzone d'autore, la world music, sulle Dolomiti torna la musica classica, un genere sempre più amato e seguito dal pubblico e in grado di trovare nel rapporto con la natura nuove forme e vitalità.
Sulle Pale di San Martino, al rifugio Rosetta «G. Pedrotti», mercoledì 20 luglio (ore 13) si esibisce un grandissimo violoncellista come Mischa Maisky.
«Non so ancora bene cosa aspettarmi da questa esperienza, per me sicuramente inusuale. Ma sono un tipo aperto alle novità e sono quindi molto curioso di poterla vivere», – afferma il celebre musicista lettone, vincitore nel 1966 del prestigiosissimo concorso Čajkovskij e da allora protagonista di una brillante carriera concertistica che lo ha portato a suonare in tutto il mondo, ovunque apprezzato per la sua versatilità stilistica.
 

Mischa Maisky – Credits Hideki Shiozawa.
 
Maisky è nato a Riga in Lettonia poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Finiti gli studi cittadini è entrato nel Conservatorio di Leningrado e dopo aver vinto nel 1966 il Čajkovskij ha proseguito gli studi al Conservatorio di Mosca. Il suo debutto con l'Orchestra Philarmonica di Leningrado avvenne a soli 17 anni e ben presto si guadagnò il nomignolo di «futuro Rostropovich».
Maisky è emigrato in Israele a inizio degli anni Settanta dopo aver ottenuto la cittadinanza; dopo di allora la sua carriera l'ha portato in varie parti del mondo: nel 1973 ha vinto il concorso Gaspar Cassado di Firenze quindi ha suonato con la Pittsburg Symphony Orchestra diretta da William Steinberg per diventare successivamente allievo di Gregor Piatigorsky a Los Angeles.
Nella sua lunga attività, il violoncellista lettone ha potuto lavorare a lungo con artisti del calibro di Martha Agerich, Radu Lupu, Sergio Tiempo, Gidon Kremer oltre a direttori come Leonard Bernstein, Zubin Mehta, Vladimir Ashkenazy, Daniel Barenboim, Giuseppe Sinopoli.
Numerose anche le sue incisioni – oltre cinquanta – di cui molte con le più importanti orchestre del mondo dalla Vienna Philarmonic alla Berlin Philarmonic passando per la London Symphony Orchestra, l'Orchestre de Paris e molte altre.
 
Tra i compositori a cui ha prestato la proprie tecnica e interpretazione raggiungendo vette assolute ci sono Bach, Joseph Haydn, Brahms, Beethoven, Rachmaninoff – solo citandone alcuni – e quello che attenderà gli ascoltatori sulle Pale di San Martino, a San Martino di Castrozza, sarà sicuramente una esperienza indimenticabile con un viaggio nella terza e nella quinta Suite per Violoncello di Johann Sebastian Bach.
«Credo che Bach sia perfetto per un evento del genere. Peraltro, la musica di Bach si adatta a qualsiasi situazione o contesto ambientale, che sia una chiesa, un teatro, una sala da concerto o, appunto, un rifugio di montagna. È la musica più universale che possa esserci! Non ha limiti!, – ha detto Maisky. – Sarà anche molto interessante verificare la reazione degli ascoltatori.
«Di solito il rapporto fra musicista e pubblico cambia a seconda dell’acustica del luogo e dell’ispirazione dello stesso musicista. Credo che suonare in mezzo alla natura possa dar vita a un’interazione particolare. Non vedo l’ora di poterla constatare di persona.»
In una dichiarazione di alcuni anni fa al quotidiano La Repubblica, Maisky ha inoltre raccontato del proprio strumento e del legame con Bach: «Io suono Bach su uno strumento originale! Il mio è un violoncello Montagnana costruito a Venezia proprio negli stessi anni in cui Bach scriveva le sue Suites.»
 
 Come raggiungere il luogo del concerto 
Il Rifugio Rosetta G. Pedrotti a 2.581 metri di quota si raggiunge da San Martino di Castrozza con gli impianti Colverde-Rosetta e poi a piedi minuti 15 di cammino, dislivello in discesa 60 metri, difficoltà E.
 
 L’escursione 
In occasione dell'evento è possibile partecipare a una escursione con le Guide Alpine, verso la Forcella di Miel di ore 3.30 di cammino, dislivello 350 metri, difficoltà E.
L'escursione è gratuita e su prenotazione telefonando al numero 0439 768795 dalle 17 alle 18.30.
In caso di maltempo si recupera alle ore 21 all'Auditorium Intercomunale di Primiero.

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