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La ferrovia Trento- Malè -Marilleva adesso arriva a Mezzana

Rossi: «Pronti a sviluppare le potenzialità di quest’opera, mobilità sostenibile e turismo leggero sono gli obiettivi per la Val di Sole»

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Una vera e propria folla, complice anche la possibilità di viaggiare gratis per tutta la giornata, ha partecipato stamane all'inaugurazione del prolungamento della linea ferroviaria Trento-Malè-Marilleva, da Marilleva 900 a Mezzana e della nuova stazione ferroviaria di Mezzana, a testimonianza dell’interesse della comunità per un’opera attesa da tempo.
«C’è una sfida da raccogliere: la Provincia e Trentino Trasporti sono pronti a sviluppare tutte le potenzialità che quest’opera rappresenta per una valle che deve fare della mobilità sostenibile e del turismo leggero la chiave di sviluppo per il futuro.»
Sono state queste le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi. Il governare ha ricordato anche la figura di Bruno Kessler e la spinta allo sviluppo della val di Sole, che ha consentito di interrompere il fenomeno migratorio, rivolgendo infine un pensiero particolare «a tutti coloro che utilizzeranno questo mezzo e a tutti coloro che ci lavorano e che, quotidianamente, ne garantiscono la qualità».
 

 
Accanto al governatore Rossi, all’inaugurazione, vi erano gli assessori provinciali alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi e alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss, la presidente di Trentino trasporti e Trentino trasporti esercizio Monica Baggia con il vicepresidente Ezio Facchin e il direttore tecnico Ettore Salgemma, nonché il sindaco Giacomo Redolfi, il presidente della Comunità Valle di Sole Guido Redolfi e Sergio Collini della ditta omonima come capofila delle imprese coinvolte.
Ad allietare la cerimonia la banda sociale di Mezzana e il coro Rondinella.
 

 
«Sono due le ragioni che motivano quest’opera – ha quindi spiegato l’assessore Gilmozzi, – se da un lato è una struttura bella e ben progettata, che ha saputo dare opportunità di lavoro, dall’altro non rappresenta la fine di un percorso, ma una proposta aggiuntiva nell’ambito della mobilità integrata, ecologica e sostenibile.
«La Val di Sole – ha chiarito l’assessore provinciale – è una delle poche valli alpine che ha questo collegamento, a beneficio della vita dei residenti, un modo per mettere in relazione non solo la valle con il centro, ma anche il capoluogo con questa zona.»
 

 
Di un’opera funzionale e moderna, ma anche architettonicamente pregiata e ben inserita nell’ambiente circostante in una posizione strategica, ha parlato poi la presidente di Trentino Trasporti Monica Baggia.
«Oggi consegniamo questa stazione ed è una scommessa per il futuro, sia per il suo pieno utilizzo, sia per la sua fruizione da residenti e turisti. Già a partire da settembre ridurremo le corse degli autobus – ha concluso la presidente – facendo coincidere le corse dei treni con le partenze degli autobus.»
Azioni richieste anche dal sindaco Redolfi, che ha parlato di «valorizzare tutte le potenzialità insite nella nuova stazione, prestando particolare attenzione allo scambio fra gomma e rotaia».
Infine il direttore tecnico Salgemma ha illustrato le caratteristiche dell’opera.
«Una stazione a zero emissioni perché utilizza il calore della falda del Noce», dove è possibile anche ricaricare i veicoli elettrici grazie alle due colonnine presenti nel parcheggio.
 

 
 NOTE TECNICHE 
L’intervento del prolungamento della ferrovia Trento Malé rientra in un contesto più ampio che interessa la mobilità complessiva del territorio comunale di Mezzana, coinvolgendo la mobilità su ferro, su gomma e quella ciclo-pedonale.
 
L’opera comprende infatti:
- Tratta ferroviaria di circa 800 m e stazione capolinea di Mezzana: la nuova stazione si sviluppa linearmente attorno all’asse della ferrovia e con i diversi volumi costruiti collocati contro il versante genera una struttura integrata con l’ambiente circostante, di notevole valore paesaggistico. Nella nuova stazione sono previsti una serie di volumi con locali di servizio ai viaggiatori e una serie di locali a carattere tecnico e logistico. All’uscita della stazione si trova il nuovo piazzale di parcheggio e interscambio gomma – ferro per mezzi pubblici e privati, dove è presente anche la possibilità di ricaricare veicoli elettrici. Per attivare la ricarica, è sufficiente uno smartphone e la App evway (disponibile per iOS e Android https://evway.net/it/scarica-app.html); a breve inoltre sarà possibile anche utilizzando la tessera del trasporto pubblico MITT. Per il momento si tratta di due colonnine per la ricarica di auto elettriche, che potrebbero diventare quattro in futuro; vi è inoltre la disponibilità, presso la stazione, di un’auto elettrica ad autonomia estesa grazie alla collaborazione con la cooperativa Car Sharing di Trento. E’ la prima realizzazione di un progetto che vedrà dotare i punti nevralgici del trasporto pubblico di Trentino Trasporti con infrastrutture di ricarica per incentivare lo scambio modale tra due vettori ecologici quali il treno e le auto elettriche.
- Bretella stradale: lunga circa 1 km, collega la strada provinciale n. 206 con la statale n. 42 e costituisce il nuovo accesso stradale a Marilleva 900 e ai suoi impianti di risalita sciistici.
- Percorso pedonale: lungo 250 m tra la passeggiata arginale esistente sulla sponda sinistra del Noce e l’abitato di Mezzana, collegato alla stazione ferroviaria con una nuova passerella pedonale sul Noce; quest’ultima, oltre a consentire il collegamento pedonale con Mezzana, permette di completare l’intervento di riqualificazione dell’intero tratto fluviale e dare piena accessibilità alle due sponde del Noce: quella di sinistra adibita a parco fluviale e a tribuna per le gare di canoa, e quella di destra, dove è stata realizzata la nuova pista ciclabile, che avrà anche funzione di pista arginale per la manutenzione del fiume.
 
Importo e durata dei lavori
- Opere civili e impianti ferroviari: € 14.470.087,27
- Impianto di sicurezza e segnalamento: € 977.421,34
- Durata dei lavori: 2 anni (3 giugno 2014 – 15 luglio 2016)
 
Opere ferroviarie
- Lunghezza della nuova tratta ferroviaria: 816,10 m
- Scartamento: 1000 mm
- Rotaie: 50 E5
- Elettrificazione: 3000 V c.c.
- Impianto di sicurezza e segnalamento ACC-M con sistema di controllo marcia treno
- Automatic Train Protection
- Nuova stazione capolinea di Mezzana: superficie coperta 3.220 m²
- Parcheggio di interscambio gomma-ferro: 29 posti auto di cui 4 per ricarica auto elettriche; 3 posti bus
- 1 viadotto ferroviario a 6 campate con luci di 32 e 40 m per una lunghezza complessiva di 225 m
- 2 ponti ferroviari per gli attraversamenti del Rio Copai, 12 m, e del Rio Lores, 20 m
- 1 sovrappasso alla S.P. 206, 29 m
- Muri di sostegno: lunghezza complessiva 180 m
 
Opere stradali
- Nuova viabilità stradale: lunghezza 980 m
- Nuovo ponte stradale sul Noce, 1 campata da 40 m
- Nuova rotatoria sulla S.S. 42 in Sinistra Noce
- Muri di sostegno e controripa: lunghezza complessiva 590 m
- Parcheggio P1 in destra Noce: 15 posti auto e 9 posti bus turistici
- Parcheggio P2 in destra Noce: 8 posti auto
- Viabilità stradale via Valar: lunghezza 117 m
- Nuova viabilità stradale comunale per una lunghezza di 203 m
- Sottopasso stradale alla nuova S.P. 206
 
Percorsi ciclopedonali
- Nuova pista ciclabile in destra Noce: 470 m
- Sottopasso ciclabile alla S.P. 206
- Passerella pedonale sospesa sotto il ponte stradale sul Noce
- Passerella pedonale sul Noce ad 1 campata di 28 m
- Percorso pedonale in sinistra Noce di collegamento a Mezzana: lunghezza 235 m
 
Altre opere accessorie
- Sistemazione idraulica dei tratti terminali del Rio Copai e del Rio Lores
- Nuovo attraversamento alla S.S. 42 del Rio Fossà
 

 
 NOTE STORICHE 
Fu Paolo Oss Mazzurana, podestà di Trento, a dare avvio alla costruzione della nuova linea lungo un tracciato realizzato in gran parte sulla sede stradale, che venne inaugurato, nel percorso originario tra Trento e Malé, l’11 ottobre del 1909.
Già allora il progetto di prolungamento della ferrovia fino a Mezzana e, ancora oltre, fino a Fucine, era nei programmi dell’Impero austroungarico, ma la cesura storica rappresentata dai due conflitti mondiali bloccò il progetto.
Dopo la seconda guerra mondiale, viste le cattive condizioni della ferrovia, si decise la chiusura e la sostituzione del servizio con mezzi su gomma.
Occorsero diversi anni per la sua completa ricostruzione e il 14 dicembre 1964 fu inaugurata la nuova linea ferroviaria costruita interamente in sede propria, con l’entrata in esercizio di nuovi elettrotreni.
Nel 1997 poi iniziarono i lavori del prolungamento da Malé a Marilleva 900 e il 4 maggio del 2003 si inaugurò la nuova tratta di circa 10 km, con le nuove stazioni di Malé e Dimaro.

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