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Alberto Pattini vincitore di un concorso internazionale di poesia

Ritirerà il premio questa sera a Benevento nel corso della premiazione del concorso «Echi di poesia dialettale 2016»

Alberto Pattini ha vinto il primo premio assoluto del prestigioso concorso internazionale «Echi di poesia dialettale 2016» e questa sera, domenica 24 luglio, lo ritira a Bonito in Provincia di Benevento.
Alberto Pattini, che negli ultimi due anni si è dedicato con successo alla poesia, ha anche organizzato il concorso nazionale intitolato «Il lago nel cuore - Calceranica Poesia», che sta avendo molto successo, sia per testi in lingua italiana che in forma dialettale.
Nel frattempo ha avuto l’onore e il piacere di essere risultato vincitore in un concorso internazionale al quale hanno partecipato 600 partecipanti.
Di seguito pubblichiamo la poesia vincitrice, sia nella versione originale che in lingua italiana.

Alberto Pattini
  Mòrir lassù: testamént montanaro  

Voria mòrir lassù e viver l'eternità
tra le zime e i pascoi 'n fior,
endóve che tut l'è amor e emozion,
endóve le enquietùdini se calma,
endóve regna la meditazión del silenzio.
 
Voria esser ogni sera
carezzà dal vènt del nord,
basà al scur dala pólver dele stéle.
abrazzà dala bruma con i me laori umidi.
 
Voria mòrir lassù
endóve ciama l'amor
che l'è 'ntéle robe picenìne,
'ntél rìder de 'na stéla alpina
'ndove le emozion davèrze la mént
e le scalda l'anima.
 
Voria mòrir lassù 'ndove che le canzon d'amor
le è 'ntéi echi del vent,
'ntéla musica dei osèi ennamorai,
endóve i fiori zuga a conquistar,
endóve con le ale dele pavèle
mi podo ancor volar
'ntrà le ombrie dele nugole.
 
Voria mòrir lassù soto le querte
dele stéle del ziel,
endóve ogni matina vegnirò
carézzà dai cervi 'n amor
quando sarò fiori e erba,
endóve spunterà l'asfodèlo del poeta
come 'na memoria perpètua
de 'na pésta ùmil.
 
© Alberto Pattini - Diritti riservati.
 
 

Traduzione in italiano
 Morire lassù: testamento montanaro 

Vorrei morire lassù
e vivere l'eternità
tra le guglie e pascoli in fiore,
dove tutto è amore ed emozione,
dove le inquietudini si placano,
dove regna la meditazione del silenzio.
 
Vorrei essere ogni sera
accarezzato dal vento del nord,
baciato nell'oscurità
dalla polvere di stelle,
abbracciato dalla rugiada
inumidendo le mie labbra.
 
Vorrei morire lassù
dove il richiamo d'amore
sta nelle piccole cose,
nel sorriso di una stella alpina
dove le emozioni aprono la mente
e riscaldano l'anima.
 
Vorrei morire lassù
dove le melodie d'amore
sono negli echi del vento,
nelle sinfonie degli uccelli innamorati,
dove i fiori giocano a sedurre,
dove con le ali delle farfalle
posso ancora volare
nelle ombre delle nuvole.
 
Vorrei morire lassù
dove coperto dalle trapunte
stellate del cielo,
ogni mattina verrò
accarezzato dai cervi in amore
quando sarò fiori ed erba,
dove spunterà l'asfodelo del poeta
come perenne memoria di un'umile impronta.

 Concorso Internazionale «Echi di poesia dialettale 2016» 
Con l’esperienza maturata negli anni e il successo della precedente edizione svoltasi con l’alto patrocinio dell’UNESCO, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, della Regione Campania, del Comune di Bonito, Nusco e Montemarano ed altri Enti, proponiamo il Concorso Internazionale «Echi di poesia dialettale 2016».
Perseveriamo nell’intento di raccogliere gli echi che giungono dalla cultura popolare, le voci che vivono ancora di storia, tradizioni, natura e che riconoscono, nell’idioma locale, un vincolo di appartenenza. Il concorso non è stato concepito a scopo di lucro, ma solo ed esclusivamente per il recupero dei dialetti attraverso il componimento poetico, rivolgendoci anche agli autori fuori dai confini nazionali.
L’esperienza ci ha insegnato come il dialetto, essendo linguaggio vivo, si trasforma contaminandosi coi linguaggi che incontra. In virtù di questo invitiamo gli Italiani nel mondo a indagare su come si è evoluta la propria parlata e come ha contribuito a mantenere un saldo rapporto con la patria.
Il concorso non prevede alcuna quota di partecipazione. Inoltre, sottolineiamo che, pur partecipando a un concorso, non è importante arrivare primi, ma operare il recupero con diligenza e passione per rendere reale servigio alla ricerca.

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