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Oggi la firma con l'assessore allo sviluppo economico Olivi

Centro ricerche Gpi: accordo negoziale sull'innovazione nel settore sanitario

Nuovo accordo negoziale siglato oggi presso l'assessorato allo sviluppo economico della Provincia, all'insegna dell'innovazione in un ambito che sta molto a cuore a tutti i cittadini, quello socio-sanitario. Alla firma la società Centro ricerche Gpi srl, costituitasi a Trento nel 2011.
Oggetto dell'accordo un progetto di ricerca applicata, PACEr finalizzato all'informatizzazione di alcune attività per la gestione dei malati cronici, realizzato in collaborazione con l'Università di Trento.
La spesa prevista e ammessa è di euro 764.163,59; il contributo provinciale sarà di euro 413.020,20. Sul versante occupazionale, il centro di ricerca si impegna ad accrescere le proprie unità lavorative e ad ospitare almeno 15 tirocinanti, nell’ambito del programma di «Garanzia giovani».
La società Gpi definirà con l’Agenzia del Lavoro della Provincia, tramite i Centri per l’impiego territoriali, un progetto per la selezione del personale, privilegiando per quanto possibile l’occupazione giovanile e i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
Gpi si è inoltre impegnata a fare entro il 2016 investimenti in Trentino per non meno di 2 milioni di Euro acquistando beni e servizi da imprese con sede in Trentino.
 
«Parliamo innanzitutto di personale fortemente specializzato – sottolinea il vicepresidente Alessandro Olivi, che ha siglato l'accordo con il presidente Fausto Manzana e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cils e Uil, – in possesso dei requisiti necessari per lavorare in una realtà che sta consolidando la propria presenza sia in Trentino che all'estero, e che opera in un settore ad alto tasso di innovazione.
«Un'azienda che collabora strettamente con la nostra università e Fbk, e che dimostra come gli investimenti in ricerca e sviluppo sono strategici, perché ci permettono di far crescere nuove realtà produttive ad alto valore aggiunto, giovani, fortemente competitive, e che hanno l'internazionalizzazione nel loro dna, pur rimanendo ben 'ancorate' al territorio.
«Con questo accordo sviluppiamo sempre di più il concetto di negozialità: sostegno al lavoro dei giovani, alla rioccupazione dei disoccupati, ma anche investimenti a beneficio dell'indotto locale.»
«La sanità si sta spostando sempre di più sul versante domiciliare, – ha detto a sua volta Manzana. – Siamo convinti pertanto che questo progetto potrà apportare al settore un contributo importante, a partire proprio dal nostro territorio.
«Siamo molto orgogliosi di operare su questo versante del welfare.»

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