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La Cassazione dà il via libera al referendum costituzionale

Adesso il governo ha due mesi di tempo per decidere la data in cui svolgerlo

Adesso c'è l'imprimatur formale da parte della Cassazione che ha validato il referendum costituzionale, che peraltro era obbligatorio in quando la modifica alla Legge Costituzionale era stata approvata con una maggioranza relativa e non assoluta.
Il governo adesso ha due mesi di tempo per stabilire la data in cui svolgere il sondaggio popolare, e le ipotesi che si fanno indicano il 13 o il 20 novembre.
La scelta cui i cittadini saranno chiamati a decidere riguarda un bel po' di novità molto importanti.
Tra le più vistose, si segnala che il senato, così come è, non esisterà più e verranno chiamati a fare da senatori i presidenti delle regioni e i sindaci dei capoluoghi, senza prendere un solo euro in più.
I parlamentari saranno ridotti e le province scompariranno, fatta eccezione per le province autonome di Trento e di Bolzano.
Il titolo V, quello che regola il funzionamento delle regioni a statuto ordinario, viene rivisto a favore di un maggiore accentramento di poteri allo stato.

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